Sociologia del welfare e politica sociale (corso progredito) biennale - Sociologia del welfare e politica sociale (corso progredito) biennale 2 - modulo 2: politica sociale (corso progredito)
- A.A. 2019/2020
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-87
Nessuno
L'obiettivo generale del corso è di trasmettere conoscenze avanzate e strumenti concettuali volti a formare competenze per l'analisi delle trasformazioni che riguardano il welfare sociale e i sistemi di welfare locali e per la progettazione di politiche innovative. Tale obiettivo generale si declina in tre obiettivi intermedi:
a) approfondire le conoscenze sui cambiamenti inerenti al sistema di welfare locale italiano, sui processi di riforma, sulle criticità e sui modelli emergenti di welfare mix;
b) conseguire capacità di analisi degli strumenti di policy, adottati a livello nazionale e regionale, e dell'evoluzione dei rischi e dei bisogni in riferimento a prima infanzia, anziani non autosufficienti, persone con disabilità, persone povere e a rischio emarginazione;
c) acquisire competenze nel campo della coprogettazione sociale, attraverso l'approfondimento degli orientamenti culturali, metodologici e organizzativi.
Il programma si articola in tre parti, ognuna finalizzata al raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.
Parte A: Cambiamenti riguardanti il sistema di welfare locale italiano, i processi di riforma, le criticità e i modelli emergenti di welfare mix (2 CFU). Si esaminano i principali tratti che contraddistinguono il welfare locale italiano, approfondendo la dimensione territoriale delle politiche sociali e gli aspetti problematici connessi alla rete del welfare locale. Le politiche nazionali sono valutate in termini critici, in relazione al "riformismo
incompiuto", al processo di sussidiarizzazione delle politiche sociali, ai meccanismi di governace, programmazione e partecipazione, al nodo delle risorse economiche. Inoltre, sono prese in esame le politiche regionali, con specifico riferimento ad alcuni campi di intervento, e gli effetti che differenti politiche hanno provocato nelle diverse aree del Paese.
Parte B: Strumenti di policy, adottati a livello nazionale e regionale, ed evoluzione dei rischi e dei bisogni sociali (2 CFU). L'analisi è applicata ad alcuni campi di intervento, ovverosia le politiche per gli anziani non autosufficienti e per le persone con disabilità, le politiche di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, i servizi per la prima infanzia. Per ogni ambito, sono presi in esame i bisogni sociali emergenti e i limiti connessi all'attuale offerta di servizi. Inoltre, si considerano i rischi riguardanti gli strumenti di policy adottati, in particolare i rischi verso l'utenza, in termini di qualità ed equità dei servizi, e i rischi verso gli operatori, in termini di dignità del lavoro sociale.
Parte C: Coprogettazione sociale, come orientamento culturale, strumento regolativo e modello organizzativo per rendere operativo il principio di sussidiarietà orizzontale e verticale tra enti pubblici, privato sociale e società civile (2 CFU). Si analizza il cambiamento in atto nei sistemi di welfare locali, in modo specifico in relazione al cosiddetto "welfare di comunità" o "secondo welfare": esso rappresenta un'opportunità "generativa" e di sviluppo per la comunità o si tratta di una risposta necessaria ed emergenziale a fronte dell'arretramento (finanziario e programmatico) dello Stato? Il welfare locale può essere ripensato alla luce del modello della coprogettazione sociale.
In merito a tale modello, si approfondiscono la dimensione culturale (qual è la praticabilità della coprogettazione rispetto agli assetti e alla cultura dei sistemi locali di welfare) e la dimensione organizzativa (come avviare reti per la coprogettazione, come gestire modelli di network management). Facendo riferimento alla realtà italiana, saranno esaminati casi di efficace implementazione di coprogettazione sociale.
- 1. (A) Burgalassi M. Politica sociale e welfare locale Carocci, Roma, 2013 » Pagine/Capitoli: Tutti i capitoli
- 2. (A) Gori C., Ghetti V., Rusmini G., Tidoli R. Il welfare sociale in Italia Carocci, Roma, 2015 » Pagine/Capitoli: Da cap. 1 a cap. 9 (compresi)
- 3. (A) Brunod M., Moschetti M., Pizzardi E. La coprogettazione sociale Erickson, Trento, 2016 » Pagine/Capitoli: da cap 1 a cap. 6 (compresi)
Programma da 6 CFU:
- Burgalassi M. (2013), Politica sociale e welfare locale, Carocci, Roma: tutto il testo (104 pg.)
- Gori C., Ghetti V., Rusmini G., Tidoli R. (2015), Il welfare sociale in Italia, Carocci, Roma: da cap. 1 a cap. 9 (compresi)
- Brunod M., Moschetti M., Pizzardi E. (2016), La coprogettazione sociale. Erickson, Trento: da cap 1 a cap. 6 (compresi)
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Gli argomenti del corso saranno illustrati attraverso una didattica frontale e dialogata.
Durante le lezioni, si utilizzerà materiale didattico (slides), che sarà fornito agli studenti attraverso la pagina web dell'insegnamento. Saranno presentati e discussi studi di caso su strumenti di policy e interventi/servizi innovativi, anche nel campo della coprogettazione sociale. Gli studenti frequentanti saranno coinvolti in un lavoro di gruppo sulla progettazione sociale, finalizzato alla realizzazione di una scheda di progetto relativa ad un intervento innovativo nel campo della coprogettazione sociale e del welfare locale. Ogni gruppo presenterà in aula i risultati del lavoro di elaborazione della scheda di progetto.
- L'esame è orale ed è finalizzato a valutare il livello di conoscenza dei contenuti del programma, nonché l'autonomia di giudizio e la capacità di analisi delle trasformazioni che coinvolgono i sistemi locali di welfare. Per gli studenti frequentanti, vi è la possibilità di svolgere una prova scritta di valutazione intermedia (formulata attraverso 3 domande aperte) durante le lezioni. Il voto ottenuto nella prova intermedia ha un peso pari al 50% sul voto finale.
Inglese
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