Filosofia della religione
- A.A. 2017/2018
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea L-5
Non sono richiesti prerequisiti
Il piano di studi del corso di laurea in Filosofia, dopo il primo anno, prevede
insegnamenti di area teoretica, tra i quali l'insegnamento di "Filosofia della
religione". Gli obiettivi formativi dell'insegnamento sono, tenendo conto di quanto
previsto dall'offerta formativa del corso in Filosofia: comprensione di questioni
filosofiche che riguardano il ruolo che la religione svolge nella società e il ruolo che
le credenze hanno nella formazione dell'uomo e dei contesti culturali; saper
interpretare la religione e le religioni in modo critico; saper interpretare la crisi
della religione e le questioni che ne derivano, quali l'ateismo e il conflitto tra
religioni e culture; fornire agli studenti capacità critiche per affrontare
l'insegnamento in classi nelle quali l'integrazione religiosa e interculturale è
ormai un dato di fatto; affrontare contesti in cui le credenze sono fortemente
messe in discussione; presentare criticamente le diverse religioni del mondo.
La temporalità dell'istante: il "Concetto dell'angoscia" di S. Kierkegaard.
Heidegger osservava che nessuno più di Kierkegaard si è spinto avanti nell'analisi dell'istante e, si potrebbe aggiungere, i passaggi che il filosofo danese dedica a questo motivo nel "Concetto dell'angoscia" sono giustamente molto noti e discussi. Obiettivo del corso, interrogando queste pagine tanto famose, sarà indagare l'accesso alla temporalità e alla possibilità che Kierkegaard permette di pensare.
A questo scopo, si chiederà in che modo il filosofo danese, evitando una "metabasis eis allo genos", permetta di concepire il tempo a partire da se stesso e non dallo spazio. Ora, se tale "metabasis" si produce quando il tempo è concepito come successione di passato, presente e futuro, la novità introdotta dall'autore sarà pensare la temporalità al di là di tale successione a partire dall'istante che interrompe lo svolgimento temporale.
Oltre al "Concetto dell'angoscia", la temporalità kierkegaardiana sarà indagata nella lettura della "Postilla conclusiva non scientifica alle Briciole di filosofia".
Non vi sono differenze di CFU per frequentanti e non frequentanti.
- 1. (A) S. Kierkegaard il concetto dell'angoscia SE, Milano, 2013 » Pagine/Capitoli: lettura integrale
- 2. (A) S. Kierkegaard Postilla conclusiva non scientifica alle Briciole di Filosofia Zanichelli, Bologna, 1962 » Pagine/Capitoli: scelta di capitoli
- 3. (C) A. Fabris Filosofia delle religioni. Come orientarsi nell'epoca dell'indifferenza e dei fondamentalismi Carocci, Roma, 2012
- 4. (A) L. Pareyson Due possibilità: Kierkegaard e Feuerbach (in Esistenza e persona) Genova, Il Melangolo, 1985 » Pagine/Capitoli: 97-109
- 5. (C) U. Regina Kierkegaard : l'arte dell'esistere Morcelliana, Brescia, 2005
- 6. (C) E. Rocca Søren Kierkegaard : l'essere umano come rapporto Morcelliana, Brescia, 2008
- 7. (C) E. Rocca Tra estetica e teologia : studi kierkegaardiani ETS, Pisa, 2004
Il programma è formulato per il conseguimento di 6 CFU (modulo di trenta ore di lezione). Tali crediti saranno conseguiti sostenendo l'esame sui testi indicati nel programma.
Non vi sono distinzioni per fasce di CFU; il programma dell'esame è il medesimo per gli studenti frequentanti e non frequentanti. Il docente fornirà dispense che gli studenti potranno reperire presso la portineria del corso di laurea in Filosofia (via Garibaldi, 20)
Il programma vale anche per il corso di Filosofia della religione M1 (ODU 2011)
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Una parte delle lezioni sarà tenuta dal docente e una parte sarà dialogata e
seminariale. Nella prima parte il docente esporrà le principali nozioni teoriche
generali e l'argomento monografico. Il materiale didattico sarà rappresentato da
testi adottati e fotocopie fornite dal docente. La seconda parte sarà concordata dal
docente con gli studenti, ai quali saranno fornite delle parti dei testi adottati
da presentare ai colleghi e da discutere in aula. Vi saranno anche attività
seminariali svolte dagli studenti e concordate insieme fin dalle prime lezioni, al fine
di favorire la preparazione del lavoro. Scopo dell'attività didattica è favorire
l'apprendimento dei contenuti del corso e l'acquisizione di una solida formazione di
base (didattica frontale); favorire l'acquisizione di un linguaggio tecnico specialistico
(didattica frontale); formare lo studente all'esposizione dei contenuti ad altri
interlocutori (scopo della didattica seminariale e dialogata).
- L'esame consterà di un commentario scritto (40% del voto finale) e un colloquio orale (60% del
voto finale). Il voto sarà assegnato tenendo conto della seguente griglia: sufficiente 18-22;
discreto 23-26; buono 27-29; ottimo 30-30 e lode.
Criteri di valutazione: 1-aver acquisito una conoscenza di base degli argomenti per il
superamento dell'esame (conoscenza di tutti i testi discussi a lezione e indicati nel programma
dell'esame; voto: sufficiente); 2-Aver acquisito un'adeguata conoscenza degli
argomenti del corso di base e monografico (voto: discreto); 3-Conoscere il
linguaggio tecnico e specifico dell'autore (voto: discreto); 4-Mostrare padronanza
dei contenuti suddetti e saper esporre con linguaggio tecnico e appropriato i
contenuti appresi nel corso delle lezioni e studiati per la preparazione dell'esame
(voto: discreto/buono); 5-Saper rispondere a quesiti mostrando di essere
capaci di comprendere le diverse implicazioni dei contenuti appresi (ottimo).
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