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Home Guarascio Carmela Didattica 2023/2024 Modelli organizzativi, reti e processi comunicativi

Modelli organizzativi, reti e processi comunicativi

  • A.A. 2023/2024
  • CFU 8
  • Ore 40
  • Classe di laurea LM-19
Carmela Guarascio / Ricercatrice T.D. (GSPS-08/A)
Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali
Prerequisiti

Nessuno

Obiettivi del corso

I- Introduzione

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo I: “Organizzazione: concetti chiave”.

II e III Modelli organizzativi

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo II: “La struttura organizzativa”.

Mintzberg H. (1996), La progettazione dell’organizzazione aziendale, Capitolo I: “Gli elementi di base della progettazione organizzativa”.

IV - Burocrazia

-       Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo VIII: "Max Weber: la burocrazia come apparato del potere legale".

-       Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo XIV: "Oltre la burocrazia tradizionale: tecnologie complicate e utenti esigenti".

V e VI - Il rapporto fra organizzazioni ed ambiente

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo III: “Organizzazione e ambiente”.

Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo XI: "Philip Selznick: logiche organizzative e leadership”

Bonazzi (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo XVII: "Teorie della contingenza e controllo dell'incertezza"

VII e VIII - Il rapporto fra potere ed organizzazioni ed il ruolo del controllo

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo IV: “Potere e organizzazione”.

Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo XII: "Michel Crozier: sistema burocratico e strategie degli attori".

  IX, X e XI La cultura organizzativa

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo V: “La cultura organizzativa”.

 Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo XVIII: “Cultura, significato e risorse: approcci duri e approcci morbidi alle organizzazioni”.

XII - Il processo decisionale nelle organizzazioni

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo VI: “Processi decisionali e di creazione di senso nelle organizzazioni”.

XIII - La creazione di senso e le reti

Bonazzi G., (2016), Capitolo III: “Chester Barnard. L’azienda come sistema cooperativo”

XIV, XV, XVI e XVII - Il cambiamento organizzativo. Human Resource management. Corporate social Responsibility.

Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Capitolo VII: “Cambiamento, innovazione, apprendimento”.

Mintzberg H., (1996), La progettazione dell’organizzazione aziendale, Capitolo XIII: “Oltre le cinque configurazioni”.

XVIII, XIX e XX - Tecnologia ed organizzazione. L'agile management

Jo Hatch, M., Cunliffe, A.L., (2013), Teoria dell’organizzazione, Capitolo V: “La tecnologia”.

-       Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo I: "L'organizzazione scientifica del lavoro, ovvero il taylorismo"

-       Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Capitolo VII: "Nel post-fordismo: specializzazione flessibile, produzione snella e fabbrica modulare"

Programma del corso

Il corso fornisce elementi avanzati di analisi sui principali meccanismi organizzativi, per progettare azioni innovative nelle organizzazioni, di responsabilità sociale di impresa e di processi di agile management. In particolare gli/le studenti/esse acquisiranno la capacità di cogliere e implementare differenti strategie di cambiamento organizzativo, focalizzando l’attenzione su più livelli, dal capitale umano, all’innovazione organizzativa, alle tecnologie e alla strategia di coinvolgimento degli stakeholders.


Testi (A)dottati, (C)onsigliati

(A) Catino M., Tirabeni L., (2023), Fondamenti di organizzazione, Bologna: Il Mulino. Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7.

(A) Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Milano: FrancoAngeli. Capitoli 1, 3, 7, 8.

 

(C) Bonazzi G., (2016), Storia del pensiero organizzativo, Milano: FrancoAngeli. Capitoli 11, 12, 14, 17, 18.

(C) Mintzberg H., (1996), La progettazione dell’organizzazione aziendale, Bologna: Il Mulino. Capitoli 1, 13.

(C) Jo Hatch, M., Cunliffe, A.L., (2013), Teoria dell’organizzazione. Capitolo 5.



Altre informazioni / materiali aggiuntivi

nessuna

Metodi didattici
  • Durante il corso si favorirà la massima partecipazione attiva degli/le studenti/esse. Innanzitutto ci saranno delle lezioni frontali sui concetti di base, inoltre gli/le studenti/esse si confronteranno con l’analisi di casi studio, utilizzando documenti e data base dedicati, infine sarà chiesto loro di lavorare in gruppo e questi contributi contribuiranno alla formulazione della valutazione finale degli/le studenti/esse frequentanti.


Modalità di valutazione
  • Esame scritto tramite tre elaborati / domande aperte, con risposta indicativa di una facciata per ciascun elaborato / domanda aperta, che possano permettere di valutare le conoscenze complessive dello studente.

     

    Le domande di esame saranno strutturate in maniera tale da favorire la valutazione dei livelli di conoscenza e comprensione acquisiti nella materia, evitando domande di tipo nozionistico e ponendo quesiti che possano far risaltare la capacità di fare e la capacità critica dello studente a partire da quanto studiato. La lingua dell’esame è l’italiano.

    Le domande speci?che saranno formulate in maniera tale da permettere di veri?care sia le conoscenze acquisite nella materia, sia la capacità di interpretare ed analizzare fenomeni socio-economici complessi.

    Il voto complessivo dello scritto sarà dato dalla somma delle risposte a ciascuna delle singole tre domande (ognuna ha un punteggio pari ad 1/3 della valutazione complessiva: 33.3% ciascuna).

    Ogni elaborato / risposta a domanda aperta verrà valutato nella seguente maniera:

    a)      conoscenza del tema posto nella domanda (il 70% sul totale della valutazione complessiva);

    b)      capacità di operare collegamenti fra le principali tematiche del corso ed il tema specifico discusso nella domanda (il 20% sul totale della valutazione complessiva);

    c)       autonomia di giudizio e di pensiero critico (il 10% sul totale della valutazione complessiva).

    Agli studenti frequentanti verrà dato modo di svolgere alcuni lavori durante il corso: tale attività contribuirà alla valutazione ?nale dello studente.


Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Italiano

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