Diritto processuale penale 2
- A.A. 2015/2016
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LMG/01
Diritto costituzionale, Diritto penale, Procedura penale 1
Il corso si prefigge di fornire conoscenze avanzate dello strumentario processualpenalistico, attraverso la conoscenza e comprensione del codice e delle leggi speciali in tema di riti alternativi. Lo scopo è quello di assicurare la conoscenza approfondita del complesso panorama dei differenti riti speciali di matrice codicistica e non, con consapevolezza critica sia della struttura dei vari modelli, sia di implicazioni, effetti, opzioni strategiche che comportano per i soggetti processuali.
Il risultato atteso all'esito del corso è che lo studente padroneggi la terminologia tecnica, la fisionomia e le dinamiche specifiche degli istituti approfonditi. Dovrebbe altresì avere conoscenza, comprensione e capacità di analisi della disciplina che li concerne, dai contenuti normativi sino ai profili controversi, riuscendo ad esporli e commentarli in forma chiara, ragionata e terminologicamente corretta, anche avendo contezza delle possibili applicazioni a casi concreti.
La flessibilità del modello processuale e le logiche di fondo delle alternative al rito ordinario - Il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica - Carattere accusatorio/inquisitorio dei riti - Dettato costituzionale e riti speciali - Il giudizio abbreviato - L'applicazione della pena su richiesta - Il giudizio direttissimo - Il giudizio immediato - Il procedimento per decreto - La sospensione del processo con messa alla prova - Il rito penale di pace - Il rito penale a carico di minorenni - Il procedimento a carico degli enti
- 1. (A) CONSO - GREVI-BARGIS Compendio di procedura penale Cedam, Padova, ult. ed., 2014 » Pagine/Capitoli: Cap. VI, VIII, XII, XIII, XIV
Atti specifici e letture aggiuntive verranno eventualmente indicati durante il corso.
Per i non frequentanti lo studio va integrato con il seguente testo:
Procedura penale minorile, a cura di M. Bargis, Giappichelli, 2016, limitatamente al capitolo sul proscioglimento per irrilevanza del fatto e sulla messa alla prova.
- Al fine di fornire agli studenti le nozioni avanzate e una più affinata metodologia di settore, ci si avvarrà di lezioni frontali, corredate da didattica dialogata in modo da stimolare la capacità degli studenti di interagire e discutere sui temi trattati. Nel corso delle lezioni verrà svolta l'analisi di atti processuali dei riti speciali, per affinare la capacità di collegamento con i profili pratici della disciplina e l'attitudine a fronteggiare casi concreti, nonché lo studio di controversie giurisprudenziali e decisioni delle Alte Corti, per sollecitare la capacità di analisi critica. Ove necessario e possibile, si terranno seminari di approfondimento su temi di attualità o si organizzeranno lezioni di professionisti di settore su aspetti qualificanti dei temi trattai dal punto di vista della pratica forense.
- L'esame si svolge oralmente e in lingua italiana, al fine di verificare la conoscenza e comprensione da parte dello studente delle dinamiche e degli istituti in materia di riti speciali e riti extra codicistici. A tal fine, si terrà conto innanzitutto della conoscenza e consapevolezza delle informazioni di base di quest'ambito della disciplina, della capacità di esposizione fluida e ragionata degli argomenti, dell'impiego corretto della terminologia specialistica. Verranno altresì valutati la completezza delle informazioni, la capacità di analizzarle criticamente riferendo anche dei profili problematici di maggiore rilievo, la padronanza degli strumenti anche sotto il profilo dell'attitudine ad applicarli a casi concreti.
Il corso prevede per gli studenti frequentanti una prova finale parziale, mediante somministrazione di questionario a risposta multipla. L'esame orale, per chi sostenga detta prova, verte solo sulla disciplina dei riti speciali che da essa sono rimasti esclusi.