Storia delle istituzioni politiche
- A.A. 2022/2023
- CFU 10
- Ore 50
- Classe di laurea L-14
Una buona conoscenza della storia contemporanea e delle principali nozioni di diritto pubblico.
L'insegnamento intende fornire allo studente gli strumenti per una lettura problematica delle vicende storiche dello Stato italiano con un approccio che unisca la storia giuridico-normativa alle condizioni politiche e sociali del Paese.
Al termine del percorso formativo, lo studente dovrà dimostrare di:
- conoscere, comprendere i modelli costituzionali europei e saper riflettere sui caratteri dei sistemi politico-istituzionali;
- aver acquisito e sapersi orientare sulle principali trasformazioni amministrative dello Stato italiano;
- saper leggere criticamente opere storiografiche e orientarsi nella ricerca e nell'analisi delle fonti;
- utilizzare strumenti linguistici adeguati ad esprimere concetti di carattere politico, istituzionale, giuridico e culturale;
- avere acquisito la capacità di analisi e riflessione sui rapporti fra istituzioni, società e individuo.
Il corso, rivolto agli studenti che frequentano l'indirizzo in 'Operatore giuridico delle amministrazioni pubbliche e private', ripercorre cronologicamente le varie fasi della storia dello Stato italiano, in una prospettiva che tiene conto dei modelli costituzionali e amministrativi europei.
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti: il costituzionalismo ottriato e lo Statuto di Carlo Alberto; il concetto storico di 'governo rappresentativo'; la Monarchia e la responsabilità ministeriale; il Parlamento e la 'rappresentanza politica'; Risorgimento, stampa e opinione pubblica; il modello amministrativo di Cavour; i progetti regionalistici Farini-Minghetti; la costruzione dello Stato Unitario e le leggi sull'unificazione amministrativa (1865); i rapporti tra centro-periferia; i prefetti; le riforme crispine; la 'svolta orlandiana' nello studio del diritto amministrativo; il Consiglio di Stato e la legittimità amministrativa; Giolitti e il 'progetto burocratico di governo'; le aziende municipalizzate; la legge sullo stato giuridico degli impiegati (1908); il suffragio universale maschile (1913); le istituzioni politiche durante la Grande Guerra; il progetto di riforma di F.S. Nitti; le "leggi fascistissime" (1925, 1926); la riforma De Stefani; enti locali e fascismo; le amministrazioni parallele; il periodo della transizione costituzionale; il referendum istituzionale; il Ministero per la Costituente e l'assemblea costituzionale; la forma di governo repubblicana; l'ordinamento regionale e gli enti locali; il rapporto Giannini; tentativi di riforma dell'amministrazione da Cassese a Brunetta.
- 1. (A) G. Astuto L'amministrazione italiana. Dal centralismo napoleonico al federalismo amministrativo Carocci, Roma, 2014
- 2. (A) G. Melis Storia dell'amministrazione italiana il Mulino, Bologna, 2021
Gli studenti frequentanti devono studiare:
- Appunti delle lezioni;
- Le parti indicate di uno tra i due testi a scelta:
1. G. Astuto, L'amministrazione italiana. Dal centralismo napoleonico al federalismo amministrativo, Bari, Carocci, 2014, pp. 44-334.
2. G. Melis, Storia dell'amministrazione italiana, Bologna, il Mulino, 2021, pp. 21-88; 113-156; 177-231; 261-546.
Gli studenti NON frequentanti devono studiare per intero un testo a scelta tra:
1. G. Astuto, L'amministrazione italiana. Dal centralismo napoleonico al federalismo amministrativo, Bari, Carocci, 2014.
2. G. Melis, Storia dell'amministrazione italiana, Bologna, il Mulino, 2021.
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Le lezioni frontali saranno alternate con le lezioni dialogate che prevedono l'analisi e la discussione di materiali forniti prima della lezione.
Sono anche previsti seminari con presentazioni di lavori di ricerca individuali.
- L'esame finale consisterà in un colloquio orale volto ad accertare la conoscenza degli argomenti trattati a lezione e nei testi d'esame. Saranno, inoltre, richiesti proprietà di linguaggio, capacità di giudizio, capacità critica e di collegamento tra fenomeni storici e politico-istituzionali.