Storia del giornalismo e dei media digitali
- A.A. 2016/2017
- CFU 8
- Ore 40
- Classe di laurea LM-19
Alle studentesse e agli studenti è richiesto un orientamento di base sui fatti e problemi
della storia contemporanea.
Conoscere e orientarsi nella storia del giornalismo e in particolar modo in quella del
giornalismo degli ultimi trent'anni e saperla collocare all'interno della storia contemporanea
italiana e internazionale. Ci si attende che, al termine del corso, gli studenti siano in grado di
orientarsi nella relazione connaturata tra informazione, società di massa e democrazia. Ciò
attraverso lo studio del ruolo del giornalismo in alcuni passaggi fondamentali della
contemporaneità, la Rivoluzione francese come la nascita della Repubblica, ma anche i
passaggi tecnologici fondamentali, dal telegrafo senza fili alla digitalizzazione e Internet.
Il corso si occupa in particolare della storia dei media italiani in età repubblicana con
particolare attenzione all'epoca della televisione. Una parte del corso sarà dedicata allo
sviluppo dei nuovi media, Internet in particolare e del giornalismo partecipativo.
La centralità del corso è come detto puntata sul ruolo della televisione. Molto più di tutti gli
altri media che l'hanno preceduta nella storia (stampa, radio, cinema) la televisione suscita
mitologie e denunce, entusiasmo e demonizzazione, assuefazione e ripulsa. Secondo il Censis
l'Italia di oggi appare una società frammentata e confusa, priva di punti di riferimento forti e
stabili, ma la televisione domina largamente i consumi culturali. Tuttavia il ruolo di questa si è
straordinariamente modificato negli ultimi sessant'anni.
Dalla televisione top-down, pedagogica e autoreferenziale di Ettore Bernabei si è passati a
una televisione bottom-up, bidirezionale che - lungo un percorso che va da trasmissioni come
"Portobello" (1977) fino al "Grande Fratello" (2000) - mette in scena, celebra e mitizza
l'italiano medio in una 'rivoluzione individualista' esplosa negli anni '80 e celebrata dalla
permanenza di Silvio Berlusconi sulla scena politica.
- 1. (C) Gennaro Carotenuto Giornalismo partecipativo Nuovi Mondi, Modena, 2010
- 2. (C) M. Morcellini (a cura di) Neogiornalismo. tra crisi e Rete, come cambia il sistema dell'informazione Mondadori, Milano, 2011
- 3. (A) G. Gozzini Storia del giornalismo (edizione 2011) Bruno Mondadori, Milano, 2011
- 4. (C) N. Chomsky La fabbrica del consenso Marco Tropea, Milano, 1998
- 5. (C) M. Castells Comunicazione e potere Università Bocconi, Milano, 2009
- 6. (C) Giovanni Gozzini La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954-2011 Laterza, Roma-Bari, 2011
- 7. (A) G. Baldi, P. Magaudda Storia dei media digitali Laterza, Roma, 2014
- 8. (A) I. Piazzoni Storia delle televisioni in Italia Carocci, Roma, 2014
Dei tre testi adottati gli studenti dovranno obbligatoriamente studiare "Storia del giornalismo" e concordare, secondo le loro personali inclinazioni, uno degli altri due col docente.
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Lezioni frontali dialogate. I frequentanti saranno invitati ad una partecipazione attiva nella
quale potranno non solo contribuire all'indirizzo del corso, ma saranno coinvolti in una
costante verifica dell'apprendimento da parte della classe di modo che il corso possa essere
commisurato alle effettive esigenze dei componenti della stessa.
- La valutazione verterà sull'esame orale che sarà composto di una serie di domande per la
quale verrà formulato un voto equilibrato rispetto alle distinte parti del corso e ai saggi
studiati per l'esame. In particolare saranno oggetto di domande d'esame il saggio di Giovanni
Gozzini sulla Storia del giornalismo e quello sulla storia della televisione, o quanto
diversamente concordato col docente rispetto alle opzioni offerte in bibliografia e alle
inclinazioni degli studenti.