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Home Graziano Alfredo Vergani Didattica 2021/2022 Storia dell'arte nei paesi europei

Storia dell'arte nei paesi europei

  • A.A. 2021/2022
  • CFU 6, 6(m)
  • Ore 30, 30(m)
  • Classe di laurea LM-84, LM-14,15(m), LM-84(m)
Graziano Alfredo Vergani / Professore di ruolo - II fascia (ARTE-01/A)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

Nessun prerequisito, anche se sarebbe auspicabile che gli studenti avessero già sostenuto un esame di storia dell'arte durante il corso di laurea triennale (a scelta tra storia dell'arte medievale e storia dell'arte moderna)

Obiettivi del corso

Fornire agli studenti una conoscenza ampia e approfondita del panorama della cultura artistica tra medioevo ed età moderna nei paesi transalpini, sondando, attraverso percorsi appositamente indirizzati, i caratteri delle diverse realtà locali e nazionali, insieme con le dianamiche di interelazione - da un lato con l'Italia, dall'altro con i gusti della committenza nella sua mutevole stratificazione e identità -che ne hanno arricchito e reso variegato il panorama nel suo svolgimento diacronico.
Alla fine del corso gli studenti dovranno saper muoversi con agilità tra le varie categorie di manufatti artistici franco-fiamminghi del XIV e XV secolo e tra gli artisti attivi in quell'epoca sul territorio del ducato di Borgogna e delle Fiandre, manifestando di conoscerne con proprietà i caratteri e gli aspetti stilistici e culturali.

Programma del corso

NEL SEGNO DEI VALOIS.
L'ARTE IN BORGOGNA E NELLE FIANDRE DA FILIPPO L'ARDITO A CARLO IL TEMERARIO (1363-1477).

Passato sotto il dominio di un ramo cadetto della dinastia dei Valois, sovrani di Francia, tra la seconda metà del Trecento e la fine del Quattrocento il ducato di Borgogna, con gli annessi territori delle Fiandre, rappresenta non solo il più vasto e potente principato d'Europa, ma anche uno dei suoi principali centri di elaborazione artistica, in cui, grazie alla protezione e alle iniziative della casa regnante (rappresentata nell'ordine dai duchi Filippo l'Ardito, Giovanni senza Paura, Filippo il Buono e Carlo il Temerario) sia afferma innanzitutto, nei decenni finale del XIV secolo, una delle più scintillanti esperienze dell'arte gotica internazionale, e prende poi il via all'inizio del Quattrocento una rivoluzione artistica parallela ma autonoma rispetto a quella del primo Rinascimento fiorentino, caratterizzata dalla ricerca di una resa naturalistica delle forme che si svolge secondo percorsi del tutto originali rispetto a quelli italiani, alla cui tendenza sintetica contrappone un'indole analitica di straordinario effetto illusionistico. Anticipato dalla scultura di Claus Sluter per la certosa di Champmol a Digione, l'apporto della pittura nella definizione di questo percorso è di assoluto rilievo: spetta infatti a miniatori come i fratelli De Limbourg, in prima battuta, e poi soprattutto a pittori come Robert Campin e Jan van Eyck, il compito di portare a matura elaborazione il nuovo modello di rappresentazione, che verrà poi perfezionato e tradotto in chiave monumentale da artisti come Roger van der Weyden e divulgato in termini del tutto nuovi da una terza generazione di pittori che ha in Hans Memling il suo esponente più significativo.
Partendo da un'inquadramento generale della realtà storica, culturale e artistica del ducato di Borgogna e delle Fiandre della seconda metà del Trecento e del Quattrocento, il corso intende approfondire le componenti e le personalità dei protaginisti di questa straordinaria stagione, cercando di metterne a fuoco i caratteri, le personalità e anche le relazioni con le diverse categorie e con i diversi gusti dei committenti e con la cultura e la spiritualità del periodo.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) J. BIALOSTOCKI L'arte del Quattrocento nell'Europa settentrionale TEA, Milano, 1995 » Pagine/Capitoli: 15-193
  • 2.  (A) J. Koldeweij Gli anonimi e i grandi maestri del XV secolo, in B. W. Meijer (a cura di), La pittura nei Paesi Bassi, tomo primo Electa, Milano, 1997 » Pagine/Capitoli: 19-145
  • 3.  (A) C. SPANTIGATI Van Eyck Giunti, supplemento di "Arte e Dossier" n. 131, Firenze, 1998 » Pagine/Capitoli: pp.5-48
  • 4.  (A) M. TAZARTES Van der Weyden Giunti, supplemento di "Arte e Dossier" n. 286, Firenze, 2012 » Pagine/Capitoli: pp.5-49
  • 5.  (A) Till-Holger Borchert Memling Giunti, supplemento di "Arte e Dossier" n. 214, Firenze, 2005 » Pagine/Capitoli: pp.5-48
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Il testo n. 1 di J. Bialostocki, oltre che nell'Edizione TEA è disponibile anche nell'Edizione Utet.

Durante le lezioni verranno proiettate delle immagini, che saranno poi messe a disposizione degli studenti su supporto informatico.

Programma per la preparazione dell'esame.
Studenti frequentanti: i testi nn. 2, 3, 4, 5 della lista
Studenti non frequentanti: i testi nn. 1, 2, 3, 4, 5 della lista.

Metodi didattici
  • Lezioni frontali dialogate, con l'ausilio di materiali scritti, rilievi, audio e video.
Modalità di valutazione
  • La prova di accertamento è orale.
    La valutazione si baserà sui seguenti criteri: conoscenza dei contenuti della disciplina, capacità critica e di organizzazione logica del discorso, correttezza espositiva.
    L'esame sarà strutturato attraverso una serie di domande volte a misurare la capacità dello studente di presentare innanzitutto un quadro di sintesi di un tema o di un argomento tra quelli affrontati a lezione e trattati nei testi di studio, quindi di illustrare in modo chiaro e organico uno o più testi figurativi sotto il profilo storico, formale e iconografico-iconologico.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

francese, inglese.

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