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Home Guido Alliney Didattica 2016/2017 Storia della filosofia medievale

Storia del pensiero medioevale

  • Storia della filosofia medievale Classe: L-10
  • A.A. 2016/2017
  • CFU 6, 9(m)
  • Ore 30, 45(m)
  • Classe di laurea L-5, L-10(m)
Guido Alliney /
Prerequisiti

Una conoscenza generale della storia della filosofia medievale.

Obiettivi del corso

L'obiettivo principale è l'approfondimento della conoscenza della storia del
pensiero filosofico. Particolare attenzione sarà data all'acquisizione di contenuti
specifici e di un adeguato metodo di approccio alla storia della filosofia tramite
analisi testuali volte alla comprensione delle forme argomentative del discorso
filosofico medievale e allo sviluppo storico delle idee.

La frequenza del corso di storia della filosofia medievale deve far acquisire allo
studente la capacità di contestualizzare le diverse teorie e questioni studiate,
comprendendone il lessico specifico anche in riferimento al contesto culturale del
periodo. Da un punto di vista metodologico è attesa l'acquisizione di una
consapevolezza degli opportuni strumenti di indagine testuale capaci di far meglio
comprendere le dottrine studiate.

Programma del corso

Servitù e proprietà privata nel XIII secolo
Il pensiero scolastico che si sviluppa nella seconda metà del secolo deve affrontare,
fra gli altri, un tema decisivo per l'antropologia e i diritti della persona: quello dei
fondamenti filosofici della servitù. Se la causa occasionale del dibattito è la connessa
fra Signori laici e Chiesa sul diritto dei servi di contrarre matrimonio anche senza il
permesse dei padroni, il tema è molto più profondo e investe una questione che la
riflessione cristiana ha sempre trattato con una certa difficoltà. Se tutti gli uomini
sono figli di Dio, infatti, perché alcuni sono possesso di altri? Le risposte date
storicamente alla domanda furono varie, basate sia sulla differenza delle capacità
individuali, sia sulla punizione di Dio per i peccatori. Nel XIII secolo, la conoscenza
della Politica di Aristotele, tradotta intorno alla metà del secolo, introduce accanto
all'utilità sociale il concetto della diversità biologica fra schiavi e liberi.
In questo contesto, e in un mondo dove la servitù aveva assunto caratteristiche
nuove rispetto a quelle del mondo antico, vengono sviluppate dottrine nuove e, a
volte, opposte: Tommaso d'Aquino, all'interno della sua teoria del diritto naturale,
sostiene che la proprietà privata, e quindi la servitù, sono istituite da Dio come leggi
di natura a correzione della caduta adamitica, e per questo sono immodificabili. Duns
Scoto, al contrario, ritiene la proprietà privata frutto dell'accordo libero degli uomini
e, proprio per questo, considera la servitù contro natura perché incompatibile con la
libertà della persona.
Il corso, partendo da Aristotele e passando per Agostino, metterà a confronto i
modelli di pensiero di Tommaso e Scoto, sottoponendo ad analisi i testi che li
esprimono e le conseguenze che ne derivano.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) G. Alliney «I presupposti teorici della servitù nella riflessione teologica di Tommaso d'Aquino e Giovanni Duns Scoto», in A. Musco, I francescani e la politica Officina di Studi Medievali, Palermo , 2007 » Pagine/Capitoli: 15-32
  • 2.  (A) Aristotele Politica Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori, Milano, 2014 » Pagine/Capitoli: Libro I
  • 3.  (A) Tommaso d'Aquino Summa Teologica ESD, Bologna, 1996 » Pagine/Capitoli: Questioni 90-108
  • 4.  (A) Giovanni Duns Scoto Ordinatio, liber IV Typis Vaticanis, Civitas Vaticana, 2011 » Pagine/Capitoli: Distinzione 36
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Sono indicati i testi di riferimento, che saranno letti in traduzione italiana e per le partisignificative er il corso.
Verranno indicati durante le lezione alcuni volumi di letteratura secondaria da aggiungere ai testi elencati.

Gli studenti che intendono sostenere un esame con accreditamento da 9 CFU, durante il corso possono contattare il docente per concordare una maggiorazione del carico di lavoro.

Metodi didattici
  • Le lezioni si svolgeranno secondo tipologie diverse. Una prima parte del corso sarà
    esposta tramite lezioni frontali, volte a trasmettere le coordinate di inquadramento
    storico e dottrinale necessarie per la comprensione del dibattito filosofico.
    Successivamente le lezioni si svolgeranno in maniera più interattiva, ricavando la
    dottrina molto spesso dalla lettura dei testi in traduzione a disposizione degli studenti
    e consentendo così una pratica di interpretazione e un confronto su di esse.
Modalità di valutazione
  • La verifica orale sarà volta a valutare tre diverse abilità: la capacità di inquadramento
    del dibattito sulla libertà nel contesto cronologico e dottrinale del periodo; la capacità
    di dar conto in maniera logica e esauriente delle argomentazioni dei vari pensatori
    oggetto di analisi durante il corso; la capacità di sintetizzare i termini generali del
    dibattito nel loro significato filosofico e di assumere argomentate posizioni all'interno
    del dibattito. Ogni parte della verifica contribuisce per un terzo alla valutazione finale.
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  Materiali didattici
Avviso
I materiali didattici sono reperibili nella stanza Teams al link di seguito
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