Tradizioni filosofiche medioevali
- A.A. 2016/2017
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-78
Discreta conoscenza della filosofia medievale.
Il corso intende guidare gli studenti a una comprensione approfondita dello sviluppo
di una precisa questione filosofica, sviluppando la capacità di analisi diretta dei testi
degli autori trattato.
Natura
Il concetto di natura gioca un ruolo fondamentale nella strutturazione della
conoscenza, sia da un punto vista metafisico sia da un punto di vista della filosofia
naturale. Si tratta di un concetto complesso, legato da una parte allo studio della
struttura del modo fisico, giudicato più o meno autonomo e deterministicamente
ordinato, dall'altro la struttura essenziale dell'agente, sia esso fisico, sia biologico. In questo modo entrano a contatto due visioni diverse ma complementari: il mondo extraumano, che è dotato di natura perché essenzialmente organizzato ed è natura perché incapace di autonomia morale; e l'antropologia, che indica nella natura umana la sua struttura metafisica, ma include la responsabilità morale del soggetto. In altre parole, si gettano le fondamenta per una possibile tensione fra natura - che abbiamo visto essere un concetto polisemico - e libertà - che invece caratterizza in maniera esclusiva l'umano. Si tratta di una tensione potenziale, che trova spazio in base all'antropologia che fa da contesto alle dottrine: per esempio, nel mondo stoico il determinismo degli eventi fisici e quello delle azioni umane convergono in un determinismo assoluto. Natura e libertà assumono significati sensibilmente divergenti con la riflessione cristiana, dove il tema della caduta e della libertà della scelta adamitica viene posta al centro della natura umana. In Agostino la natura umana diviene una caratteristica piuttosto instabile delle caratteristiche donate da Dio, in opposizione con l'idea della immodificabilità della natura dell'uomo al pari di quella degli oggetti fisici.
Il corso vuole studiare questo rapporto nel suo sviluppo da Aristotele a Agostino, per soffermarsi in maniera più analitica sulla problematizzazione di questo rapporto che ha luogo nella riflessione scolastica del XIII secolo. Si analizzerà quindi il rapporto fra natura e libertà in Tommaso d'Aquino, in Enrico di Gand e in Giovanni Duns Scoto, seguendo i diversi equilibri che vengono stabiliti in connessione alle antropologie sottese. In questo modo si collegherà questa pluralità di posizioni alle distinte concezioni di persona che il dibattito medievale consegna alla filosofia moderna.
Ai sensi del Regolamento didattico di ateneo, concernente la "possibilità di autorizzare (soprattutto per i corsi di laurea magistrale e di formazione avanzata) progetti di sperimentazione, ispirati a principi di innovazione didattica, che prevedano anche attività svolte in forme interdisciplinari e cooperative, sulla base di un coinvolgimento collegiale di più docenti" ( art. 6, come 6, lett. C), il corso partecipa, in collaborazione con Percorsi storici nel pensiero greco (Prof. Maurizio Migliori) ed Etica fondamentale - Modulo di etica pubblica (Prof. Luigi Alici), allo sviluppo di un modulo interdisciplinare sul tema "Natura e libertà: diversità temporali e azione comune".
Il modulo intende promuovere la capacità di articolare temi e problemi in prospettiva interdisciplinare, favorendo il confronto di categorie e metodologie a partire da diversi ambiti del sapere e lo sviluppo di paradigmi argomentativi plurali
(NON si richiede che l* student* frequenti obbligatoriamente anche gli altri corsi).
- 1. (C) Leo J. Elders La filosofia della natura di san Tommaso Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano , 1996
- 2. (C) Francois Loiret Volonté et infini chez Duns Scot Kime, Paris , 2003
Il programa prevede lo studio di parti dei volumi (indicate a lezione) integrati da materiale che sarà distribuito a lezione (articoli e testi). Verranno analizzati testi di Aristotele, Agostino, Tommaso, Tommaso d'Aquino e Duns Scoto tratti dove possibile dalle edizioni in lingua italiana disponibili o altrimenti distribuiti in traduzione durante il corso.
La conoscenza dei testi letti durante le lezioni è parte integrante del programma.
Gli studenti non frequentanti dovranno presentare ambedue i volumi indicati nella loro interezza. Si consiglia in ogni caso di prendere contatto con il docente.
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Le lezioni si svolgeranno secondo tipologie diverse. Una prima parte del corso sarà
esposta tramite lezioni frontali, volte a trasmettere le coordinate di inquadramento
storico e dottrinale necessarie per la comprensione del dibattito filosofico.
Successivamente le lezioni si svolgeranno in maniera interattiva e seminariale,
ricavando la dottrina dalla lettura dei testi in traduzione a disposizione degli studenti
e consentendo così una pratica di interpretazione e un confronto su di esse.
- La verifica orale sarà volta a valutare tre diverse abilità: la capacità di inquadramento
del dibattito nel contesto cronologico e dottrinale del periodo; la capacità di ricavare
dalla lettura diretta dei testi in maniera precisa e esauriente le argomentazioni dei
vari pensatori oggetto di analisi durante il corso; la capacità di sintetizzare i termini
generali del dibattito nel loro significato filosofico e di assumere argomentate
posizioni all'interno del dibattito. Ogni parte della verifica contribuisce per un terzo
alla valutazione finale.
