Discreta conoscenza della filosofia medievale.
Il corso intende guidare gli studenti a una comprensione approfondita dello sviluppo
di una precisa questione filosofica, sviluppando la capacità di analisi diretta dei testi
dell'autore trattato in confronto con la letteratura critica attualmente disponibile.
C'è libertà in cielo?
La definizione del concetto di 'libertà' ha una storia lunga e complessa che trova uno
dei punti decisivi di svolta nel pensiero di Giovanni Duns Scoto.
Si vedrà che per la maggioranza dei pensatori scolastici il beato che ama Dio con
necessità lo ama anche liberamente, qualche secolo dopo Francisco Suarez sosterrà
che proprio perché il beato ama necessariamente Dio, per questo non lo ama
liberamente.
Dunque c'è stato un cambiamento nella concezione della libertà, che perde il
rimando, presente in Agostino, allo stato di perfezione del soggetto, e mantiene
solamente la connessione con il potere di scegliere i propri atti. L'obiettivo del corso è
proprio quello di analizzare questo cambiamento.
Uno dei modi di accedere al problema è quello di studiare la teoria della volontà di
Scoto, soffermandosi in particolare su un tema apparentemente di esclusivo interesse
teologico, quello della possibilità del beato di non amare Dio visto faccia a faccia in
paradiso. La questione filosofica sottesa è quella di individuare i limiti della possibilità
di fare altrimenti: fino a che punto la scelta è costitutiva della libertà? E altrimenti: la
libertà è compatibile con la necessità? e se sì, con quale tipo delle molte tipologie di
necessità che si possono concepire? Infine, in che modo si possono inquadrare le
dottrine scolastiche e di Scoto in particolare, all'interno della classificazione attuale,
per esempio fra compatibilismo e determinismo.
Le risposte a queste domande implicano lo studio della psicologia scotiana dell'atto
volontaria anche dal suo versante metafisico trascendentale, in connessione con
l'ambiente filosofico degli anni a cavallo fra XIII e XIV secolo.
- 1. (A) S. F. Gaine Will there be free will in Heaven? T&T Clark, London, 2003 » Pagine/Capitoli: pp. 1-136
- 2. (A) W.A. Frank Duns Scotus' Concept of Willing Freely «Francisca Studies», USA, 1982 » Pagine/Capitoli: pp. 68-89
- 3. (A) D. Langston Did Scotus Embrace Anselm's Notion of Freedom? «Medieval Philosophy and Theology», USA, 1992 » Pagine/Capitoli: pp. 229-256
- 4. (A) R.P. Prentice The Degree and Mode of Liberty in the Beatitude of the Blessed in «Deus et homo ad mentem Duns Scoti», Roma , 1972 » Pagine/Capitoli: pp. 327-342
- 5. (A) R. Swinburne Faith and Reason Clarendon Press, Oxford, 1981 » Pagine/Capitoli: pp. 130-170
Il programma prevede la conoscenza delle parti dell'opera di Duns Scoto che saranno lette e commentate a lezione. I testi adottati saranno disponibili anche in fotocopia: informazioni più precise saranno date durante il corso.
Gli studenti non frequentanti dovranno studiare il volume di Swinburne nella sua interezza. Si consiglia in ogni caso di prendere contatto con il docente.
-
Le lezioni si svolgeranno secondo tipologie diverse. Una prima parte del corso sarà
esposta tramite lezioni frontali, volte a trasmettere le coordinate di inquadramento
storico e dottrinale necessarie per la comprensione del dibattito filosofico.
Successivamente le lezioni si svolgeranno in maniera interattiva e seminariale,
ricavando la dottrina dalla lettura dei testi a disposizione degli studenti e
consentendo così una pratica di interpretazione e di confronto.
- La verifica orale sarà volta a valutare tre diverse abilità: la capacità di inquadramento
del dibattito nel contesto cronologico e dottrinale del periodo; la capacità di ricavare
dalla lettura diretta dei testi in maniera precisa e esauriente le argomentazioni dei
vari pensatori oggetto di analisi durante il corso; la capacità di sintetizzare i termini
generali del dibattito nel loro significato filosofico e di assumere argomentate
posizioni all'interno del dibattito. Ogni parte della verifica contribuisce per un terzo
alla valutazione finale.