Storia della scuola e delle istituzioni educative
- A.A. 2019/2020
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea L-5
La frequenza del corso presuppone una buona conoscenza della storia della filosofia tedesca e italiana a cavallo tra i secoli XIX e XX.
Il corso si propone di offrire le coordinate generali della recente e più accreditata riflessione storiografica sulla storia delle idee e delle teorie pedagogiche in Italia a cavallo di Otto e Novecento.
I risultati di apprendimento attesi consisteranno nel:
a) conoscere e comprendere l'evoluzione storica del pensiero pedagogico contemporaneo;
b) delineare il quadro generale di tale evoluzione dal punto di vista della storia delle idee;
c) indagare le forme e i modi della strumentalizzazione politica della riscoperta della tradizione pedagogica nazionale e dei suoi principali autori.
Il corso si propone - da un lato - di presentare le linee evolutive del pensiero pedagogico italiano tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo e - dall'altro - di ripercorrere la genesi della moderna storia della pedagogia attraverso la ricostruzione del progetto editoriale dei "Monumenta Italiae Paedagogica", al quale tra il 1886 e il 1956 si dedicarono - seppur con approcci estremamente differenti - pedagogisti del calibro di Luigi Credaro, Giuseppe Lombardo Radice e Giovanni Calò, intenzionati a definire il «canone pedagogico nazionale», ossia il complesso delle opere educative alle quali la comunità pedagogica italiana riconosceva un valore esemplare, fondativo della cultura pedagogica propriamente italiana.
Il corso di distinguerà in tre parti:
Parte I - L'antefatto del progetto tra herbartismo, idealismo e spiritualismo
- I "Monumenta Germaniae Paedagogica" di Karl Kehrbach: il modello tedesco
- I "Monumenta Italiae Paedagogica" di Romeo Taverni (1882-1886)
- Giovanni Battista Gerini e la riscoperta della «tradizione pedagogica nazionale» (1896-1910)
- I "Monumenta Italiae Paedagogica" di Luigi Credaro (1896-1908)
- Giuseppe Lombardo Radice e la collana «Pedagogisti ed educatori antichi e moderni» (1910-1916), ovvero l'alternativa neoidealistica ai Monumenta
Parte II - I "Monumenta Italiae Paedagogica" di Giovanni Calò: genesi e preparazione di un progetto editoriale (1914-1940)
- Giovanni Calò e la prima esplicitazione del progetto (1914)
- La presentazione del primo progetto alla Reale Accademia dei Lincei (1933)
- L'attività della Commissione per la storia della filosofia e della pedagogia del Centro studi sul Rinascimento di Firenze (1939-1942)
Parte III - I "Monumenta Italiae Paedagogica" di Giovanni Calò: ascesa e fallimento di un progetto editoriale (1940-1956)
- La presentazione del secondo progetto alla Reale Accademia d'Italia (1940)
- L'approvazione del piano di pubblicazione dei "Monumenta Italiae Paedagogica" (1941)
- La nomina della Commissione per la pubblicazione dei "Monumenta Italiae Paedagogica" e la revisione del piano della pubblicazione (1941-1942)
- La dichiarazione di «edizione nazionale», l'accordo con la casa editrice CEDAM e l'interruzione forzata a causa della guerra (1943-1944)
- Il riassorbimento del progetto da parte dell'Accademia Nazionale dei Lincei e il suo definitivo naufragio (1944-1956)
- 1. (A) Juri Meda I «Monumenta Italiae Paedagogica» e la costruzione del canone pedagogico nazionale (1886-1956) Franco Angeli, Milano , 2019
La lettura del testo adottato dovrà essere effettuata preliminarmente alle attività dei gruppi di ricerca, in quanto garantirà l'impostazione dell'indagine sulla base d'un più corretto approccio metodologico.
Altre risorse didattiche saranno in parte fornite dal docente e in parte reperite di volta in volta dagli stessi frequentanti - sotto forma di informazioni, letture e fonti - nel corso del seminario.
La preventiva lettura del testo adottato potrà garantire l'impostazione dell'indagine sulla base di un più corretto approccio metodologico.
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Il corso sarà articolato in:
- lezioni frontali (prime due parti), svolte con l'ausilio di strumenti volti alla facilitazione dell'apprendimento dei contenuti proposti (presentazioni Power Point, etc.);
- lezioni partecipate, basate su una forte interazione con gli studenti (terza parte e appendice), nel corso delle quali sarà possibile anche la proiezione di materiale audio-video e lo studio diretto di una selezione di fonti d'archivio, selezionate dal docente.
- La prova di accertamento sarà orale e consentirà allo studente di dimostrare non solo l'apprendimento dei contenuti proposti durante il corso, ma anche la loro sistematizzazione all'interno del quadro più complessivo della propria conoscenza. La proprietà linguistica e lessicale dimostrata in sede espositiva concorre alla determinazione della valutazione.