Storia della religiosita' e dei movimenti ereticali
- A.A. 2015/2016
- CFU 9
- Ore 45
- Classe di laurea LM-84
Conoscenza minima delle grandi linee storiche di costruzione istituzionale della
cristianità medievale in Occidente. Il docente è disponibile - attraverso colloqui, letture
o lezioni extra - a inquadrare sommariamente questi argomenti per gli stidenti che non
avessero avuto modo di affrontarli nel curriculum di studio. Si auspica una
conoscenza elementare della lingua latina per accedere eventualmente in modo diretto
a fonti in latino dei secoli XIII-XV
Tenendo presenti le dinamiche di vertice che hanno strutturato la christianitas basso-
medievale, il corso ha due obiettivi:
- formare all'allestimento di un "punto di vista" storiografico e distinguerlo
metodologicamente da contenuti e argomenti
- applicare correttamente categorie socio-antropologiche ('popolare', 'spontaneo',
'folklorico', 'sacro') generalmente usate per per la definizione dei fenomeni relativi al
vissuto religioso
Con particolare attenzione all'emersione del laicato e della borghesia
(rispettivamente nel senso moderno e medievale dei termini) nel basso medioevo
italiano ed europeo, il corso prende in considerazione tutti quei fenomeni religiosi
che si potrebbero definire 'popolari' o 'spontanei' o anche esperienze individuali che
hanno esercitato forti attrattive di carattere religioso e che di volta in volta sono
state accolte e strutturate o perseguite e represse dalle istituzioni ecclesiastiche.
Particolare attenzione sarà dedicata alla fenomenologia della devozione e delle
forme di pietà popolare e alle sperimentazioni della vita religiosa (soprattutto
femminile) che rimasero al di fuori di sedi istituzionali.
Il percorso didattico mostrerà come questi due livelli non siano 'dati' e come tra
essi non vi sia contrapposizione ma sussistano piuttosto forme di dialogo o
comunque di sinergia, e come la sussistenza e la interazione tra queste due istanze
(una di storia religiosa l'altra di storia istituzionale) sia stata determinante per la
strutturazione dei rapporti di potere e delle forme di governo della e nella
christianitas.
orientativamente il programma delle lezioni prevede la trattazione dei seguenti
punti:
1. Premessa concettuale, metodologica e storiografica
Lo statuto epistemologico della storia religiosa in rapporto alla Storia del
Cristianesimo e alla Storia della Chiesa; tipologia delle fonti per la storia religiosa
(ivi comprese le sue declinazioni giudicate ereticali)
2. Per la vita religiosa: Le mediazioni terrene
L'orientamento della vita religiosa dei laici, la cura pastorale del laicato
(l'ambito parrocchiale, il canonicato nel XII secolo, la predicazione dei mendicanti),
le missioni popolari dei gesuiti in età moderna
3. Per la vita religiosa: Le mediazioni ultraterrene
Le devozioni popolari e il culto dei santi; dal sacro al santo: disciplina del culto dei
santi; superstizione, magia, stregoneria; modelli di santità tra XIII e XV secolo;
fenomenologia e documentazione dei miracoli
4. La religiosità ereticale del basso medioevo
Declinazioni basso-medievali dell'evanglismo: chiese alternative e non riconosciute
(catari e valdesi); esperienze individuali para-ereticali; a partire da Francesco:
dissidenza e/o continuità nella storia dei 'francescani'
5. La difficile vita evangelica delle donne:
specificità della vita religiosa femminile; la difficoltà (o il successo)
dell'inquadramento di alcune sue forme; analisi di singoli casi
6. Pratiche di devozione:
pellegrinaggi, dimensione religiosa dei testamenti, fruizione delle immagini, la
pratica delle opere di misericordia corporale (ospedali, confraternite); le letture
devote del laicato alfabetizzato.
7. Religiosità e culto dei santi in Occidente: storia dei culti e del riconoscimento di
santità; metamorfosi dei modelli di santità dal Tardo antico alla Prima Età moderna
- 1. (A) S. Boesch Gajano La santità Laterza, Roma-Bari, 2005 » Pagine/Capitoli: pp. 173
- 2. (A) G. Merlo, Eretici ed eresie medievali Il Mulino, Bologna, 1989 » Pagine/Capitoli: pp. 120
- 3. (A) A. Vauchez, Esperienze religiose nel Medioevo, Viella,, Roma , 2003 » Pagine/Capitoli: (pp. 333)
- 4. (A) O. Niccoli, La vita religiosa nell'Italia moderna, Carocci, Roma, 2008 » Pagine/Capitoli: (pp. 200)
- 5. (A) G. De Rosa, T. Gregory, A. Vauchez Storia dell'Italia religiosa, Vol.I: L'antichità ed il medioevo Editori Laterza , Roma, 1993 » Pagine/Capitoli: Capitolo VII - XVII (pp. 243-536, totale pp. 293)
Programma frequentanti (9 cfu): testi 1 e 2
Programma non frequentanti (9 cfu): testo 5 più un testo a scelta tra 1, 2, 3 e 4
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il corso è articolato in lezioni frontali e in lezioni seminariali (su documenti), e prevede
la possibilità di interventi programmati degli studenti sotto la supervisione del docente
(che possono riguardare letture concordate o argomenti inerenti la disciplina su cui gli
studenti abbiano svolto ricerche di prima mano nel corso di studi triennale).
- orale, vertente sia sui contenuti delle lezioni sia sui testi di programma, sia sulla
esegesi e critica di un documento di età medievale scelto dallo studente tra quelli
presentati nel corso delle lezioni.
la valutazione terrà di due parametri: livello di acquisizione, auspicabilmente critica,
delle problematiche affrontate;
chiarezza della esposizione orale quanto a proprietà di linguaggio e livello di
gerarchizzazione della esposizione
La sufficienza è riconosciuta qualora almeno il primo dei due parametri sia
soddisfatto.
Si riconosce con la lode la capacità di restituire dati e discorsi come esito di un
approccio personale e partecipato allo studio della disciplina.