Storia della religiosita' e dei movimenti ereticali
- A.A. 2016/2017
- CFU 9
- Ore 45
- Classe di laurea LM-84
Conoscenza minima delle grandi linee storiche di costruzione istituzionale della
cristianità medievale in Occidente.
Il docente è disponibile - attraverso colloqui, letture o lezioni extra - a inquadrare sommariamente questi argomenti per gli studenti che non avessero avuto modo di affrontarli nel curriculum di studio. Si auspica una conoscenza elementare della lingua latina per accedere eventualmente in modo diretto a fonti in latino dei secoli XIII-XV.
Tenendo presenti le dinamiche di vertice che hanno strutturato la christianitas basso-
medievale, il corso ha due obiettivi:
- formare all'allestimento di un "punto di vista" storiografico e distinguerlo
metodologicamente da contenuti e argomenti
- applicare correttamente categorie socio-antropologiche ('popolare', 'spontaneo',
'folklorico', 'sacro') generalmente usate per per la definizione dei fenomeni relativi al
vissuto religioso
Con particolare attenzione all'emersione del laicato e della borghesia
(rispettivamente nel senso moderno e medievale dei termini) nel basso medioevo
italiano ed europeo, il corso prende in considerazione tutti quei fenomeni religiosi
che si potrebbero definire 'popolari' o 'spontanei' o anche esperienze individuali che hanno esercitato forti attrattive di carattere religioso e che di volta in volta sono state accolte e strutturate o perseguite e represse dalle istituzioni ecclesiastiche.
Particolare attenzione sarà dedicata alla fenomenologia della devozione e delle
forme di pietà popolare e alle sperimentazioni della vita religiosa che rimasero al di
fuori di sedi istituzionali.
Il percorso didattico mostrerà come questi due livelli non siano 'dati' e come tra
essi non vi sia contrapposizione ma sussistano piuttosto forme di dialogo o
comunque di sinergia, e come la sussistenza e la interazione tra queste due istanze (una di storia religiosa l'altra di storia istituzionale) sia stata determinante per la strutturazione dei rapporti di potere e delle forme di governo della e nella
christianitas.
Orientativamente il programma delle lezioni prevede la trattazione dei seguenti
punti:
1. Premessa concettuale, metodologica e storiografica. Lo statuto epistemologico della storia religiosa in rapporto alla Storia del Cristianesimo e alla Storia della Chiesa; tipologia delle fonti per la storia religiosa (ivi comprese le sue declinazioni giudicate ereticali)
2. Le caratteristiche della vita religiosa saranno individuate - a partire dal XII secolo
- per grandi unità cronologiche (nel secolo d'oro della christianitas:il Duecento;
nell'Italia sena papa: da Avignone allo Scisma; dal 1417 - Concilio di Costanza, alla
prima Età moderna.
4. entro ciascun periodo si terrà conto di alcuni parametri: le forme della vita
consacrata; la religiosità e devozioni dei laici e l'orientamento della loro vita
religiosa; dal sacro al santo: disciplina del culto dei
santi; superstizione, magia, stregoneria; la religiosità dei "movimenti ereticali" e le declinazioni basso-medievali dell'evangelismo; eventuali caratteristiche della vita
religiosa femminile.
5. Analisi dei dossier documentari relativi a personaggi di rilievo
- 1. (A) S. Boesch Gajano La santità Laterza, Roma-Bari, 2005 » Pagine/Capitoli: pp. 173
- 2. (A) G. Merlo, Eretici ed eresie medievali Il Mulino, Bologna, 1989 » Pagine/Capitoli: pp. 120
- 3. (A) A. Vauchez, Esperienze religiose nel Medioevo, Viella,, Roma , 2003 » Pagine/Capitoli: (pp. 333)
- 4. (A) O. Niccoli, La vita religiosa nell'Italia moderna, Carocci, Roma, 2008 » Pagine/Capitoli: (pp. 200)
- 5. (A) G. De Rosa, T. Gregory, A. Vauchez Storia dell'Italia religiosa, Vol.I: L'antichità ed il medioevo Editori Laterza , Roma, 1993 » Pagine/Capitoli: Capitolo VII - XVII (pp. 243-536, totale pp. 293)
Programma frequentanti (9 cfu): testi 1 e 2
Programma non frequentanti (9 cfu): testo 5 più un testo a scelta tra 1, 2, 3 e 4
-
il corso è articolato in lezioni frontali e in lezioni seminariali (su documenti), e prevede
la possibilità di interventi programmati degli studenti sotto la supervisione del docente
(che possono riguardare letture concordate o argomenti inerenti la disciplina su cui gli
studenti abbiano svolto ricerche di prima mano nel corso di studi triennale).
- orale, vertente sia sui contenuti delle lezioni sia sui testi di programma, sia sulla
esegesi e critica di un documento di età medievale scelto dallo studente tra quelli
presentati nel corso delle lezioni.
la valutazione terrà di due parametri: livello di acquisizione, auspicabilmente critica,
delle problematiche affrontate;
chiarezza della esposizione orale quanto a proprietà di linguaggio e livello di
gerarchizzazione della esposizione
La sufficienza è riconosciuta qualora almeno il primo dei due parametri sia
soddisfatto.
Si riconosce con la lode la capacità di restituire dati e discorsi come esito di un
approccio personale e partecipato allo studio della disciplina.
