Storia della religiosita' e dei movimenti ereticali
- A.A. 2017/2018
- CFU 9
- Ore 45
- Classe di laurea LM-84
Conoscenza minima delle grandi linee storiche di costruzione istituzionale della
cristianità medievale in Occidente.
Il docente è disponibile - attraverso colloqui, letture o lezioni extra - a inquadrare
sommariamente questi argomenti per gli studenti che non avessero avuto modo di
affrontarli nel curriculum di studio. Si auspica una conoscenza elementare della lingua
latina per accedere eventualmente in modo diretto a fonti in latino dei secoli XIII-XV.
Le specificità della disciplina consentono in modo specifico come obiettivi formativi:
- formare all'allestimento di un "punto di vista" storiografico e distinguerlo
metodologicamente da contenuti e argomenti
- applicare correttamente categorie socio-antropologiche ('popolare', 'spontaneo',
'folklorico', 'sacro') generalmente usate per per la definizione dei fenomeni relativi al
vissuto religioso
Come risultato di apprendimento atteso si garantisce:
- di sapersi orientare della panoramica dei fenomeni e delle pratiche che caratterizzano i
vissuto religioso basso-medievale
- di conoscere la tipologia delle fonti (letterarie e documentarie attinenti)
- di apprendere il metodo ed esperire le pratiche per una loro corretta esegesi
Con particolare attenzione all'emersione del laicato e della borghesia
(rispettivamente nel senso moderno e medievale dei termini) nel basso medioevo
italiano ed europeo, il corso prende in considerazione tutti quei fenomeni religiosi
che si potrebbero definire 'popolari' o 'spontanei' o anche esperienze individuali che
hanno esercitato forti attrattive di carattere religioso e che di volta in volta sono state
accolte e strutturate o perseguite e represse dalle istituzioni ecclesiastiche.
Particolare attenzione sarà dedicata alla fenomenologia della devozione e delle
forme di pietà popolare e alle sperimentazioni della vita religiosa che rimasero al di
fuori di sedi istituzionali.
Il percorso didattico mostrerà come questi due livelli non siano 'dati' e come tra
essi non vi sia contrapposizione ma sussistano piuttosto forme di dialogo o
comunque di sinergia, e come la sussistenza e la interazione tra queste due istanze (una
di storia religiosa l'altra di storia istituzionale) sia stata determinante per la strutturazione
dei rapporti di potere e delle forme di governo della e nella
christianitas.
Orientativamente il programma delle lezioni prevede la trattazione dei seguenti
punti:
1. Premessa concettuale, metodologica e storiografica. Lo statuto epistemologico della
storia religiosa in rapporto alla Storia del Cristianesimo e alla Storia della Chiesa; tipologia
delle fonti per la storia religiosa (ivi comprese le sue declinazioni giudicate ereticali)
2. Le caratteristiche della vita religiosa saranno individuate - a partire dal XII secolo
- per grandi unità cronologiche (nel secolo d'oro della christianitas:il Duecento;
nell'Italia sena papa: da Avignone allo Scisma; dal 1417 - Concilio di Costanza, alla
prima Età moderna.
4. entro ciascun periodo si terrà conto di alcuni parametri: le forme della vita
consacrata; la religiosità e devozioni dei laici e l'orientamento della loro vita
religiosa; dal sacro al santo: disciplina del culto dei
santi; superstizione, magia, stregoneria; la religiosità dei "movimenti ereticali" e le
declinazioni basso-medievali dell'evangelismo; eventuali caratteristiche della vita
religiosa femminile.
5. Analisi dei dossier documentari relativi a personaggi di rilievo
- 1. (A) S. Boesch Gajano La santità Laterza, Roma-Bari, 2005 » Pagine/Capitoli: pp. 173
- 2. (A) G. Merlo, Eretici ed eresie medievali Il Mulino, Bologna, 1989 » Pagine/Capitoli: pp. 120
- 3. (A) A. Vauchez, Esperienze religiose nel Medioevo, Viella,, Roma , 2003 » Pagine/Capitoli: (pp. 333)
- 4. (A) O. Niccoli, La vita religiosa nell'Italia moderna, Carocci, Roma, 2008 » Pagine/Capitoli: (pp. 200)
- 5. (A) G. De Rosa, T. Gregory, A. Vauchez Storia dell'Italia religiosa, Vol.I: L'antichità ed il medioevo Editori Laterza , Roma, 1993 » Pagine/Capitoli: Capitolo VII - XVII (pp. 243-536, totale pp. 293)
Programma frequentanti (9 cfu): testi 1 e 2
Programma non frequentanti (9 cfu): testo 5 più un testo a scelta tra 1, 2, 3 e 4
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il corso è articolato in lezioni frontali e in lezioni seminariali (centrate sulla esegesi di
documenti documenti); prevede interventi programmati degli studenti sotto la supervisione
del docente (che possono riguardare letture concordate o argomenti inerenti la disciplina su
cui gli studenti abbiano svolto ricerche di prima mano nel corso di studi triennale). Tra gli
strumenti didattici alcuni ppt preparati dal docente con la presentazione di ampi dossier
documentari tematici e con la decodifica di manufatti librari o artistici inerenti singole
questioni di storia della religiosità,
- orale, vertente sia sui contenuti delle lezioni sia sui testi di programma, sia sulla
esegesi e critica di un documento di età medievale scelto dallo studente tra quelli
presentati nel corso delle lezioni.
la valutazione terrà di due parametri: livello di acquisizione, auspicabilmente critica,
delle problematiche affrontate;
chiarezza della esposizione orale quanto a proprietà di linguaggio e livello di
gerarchizzazione della esposizione
La sufficienza è riconosciuta qualora almeno il primo dei due parametri sia
soddisfatto.
Si riconosce con la lode la capacità di restituire dati e discorsi come esito di un
approccio personale e partecipato allo studio della disciplina.