Diritto penitenziario
- A.A. 2014/2015
- CFU 8
- Ore 40
- Classe di laurea LMG/01
Lo studio del diritto penitenziario presuppone che lo studente abbia maturato le
conoscenze di base riguardanti il diritto penale (in particolare il sistema sanzionatorio)
e la procedura penale (almeno nei suoi aspetti ordinamentali). Si consiglia lo studio
della materia a studenti che siano iscritti almeno al terzo anno di corso.
Obiettivo del corso è fornire agli studenti le conoscenze di base dell'ordinamento
penitenziario (sia negli aspetti sostanziali che processuali) seguendo lo sviluppo
legislativo che questo ha avuto dalla sua introduzione ad oggi. Inoltre, si intendono
approfondire le interazioni tra gli istituti propri dell'esecuzione penitenziaria e le
regole
del processo penale. Particolare attenzione sarà dedicata all'analisi del sistema
delle
misure alternative, punto focale nel trattamento dei detenuti in esecuzione di pena.
La
preparazione acquisita dovrà consentire agli studenti di poter analizzare testi
giuridici,
risolvere questioni problematiche anche attraverso il supporto dell'elaborazione
giurisprudenziale in argomento, organizzare ed esporre una dissertazione orale sui
temi oggetto di approfondimento.
PRINCIPI COSTITUZIONALI
- Art. 13 Cost.: inviolabilità della libertà personale
- Art. 27 comma 3 Cost.: principio rieducativo della pena
- Art. 111 Cost.: giusto processo ed esecuzione
PRINCIPI EUROPEI
- Raccomandazione R(2006)2: le regole penitenziarie europee
- Convenzione europea dei diritti dell'uomo e Giurisprudenza Corte EDU riguardante
l'esecuzione della pena
IL TRATTAMENTO DEI DETENUTI
- I soggetti dell'esecuzione penitenziaria: amministrazione penitenziaria,
magistratura di sorveglianza, servizi sociali
- Trattamento intramurario e diritti dei detenuti: in particolare il diritto alla salute
- Trattamento rieducativo dei condannati: gli elementi costitutivi (istruzione,
religione, lavoro, contatti con il mondo esterno, rapporti con la famiglia, attività
culturali, sportive e ricreative)
- Ordine e sicurezza nelle carceri: i circuiti penitenziari, la legislazione
dell'emergenza, il programma di protezione dei collaboratori e testimoni di giustizia
IL TRATTAMENTO PROGRESSIVO
- Trattamento extramurario
- Il sistema delle misure alternative: affidamento in prova, detenzione domiciliare,
semilibertà, liberazione condizionale, liberazione anticipata
- Altri benefici: licenze, permessi premio, lavoro all'esterno
- Trattamento dei tossicodipendenti e dei malati di HIV
- Ordine di esecuzione ex art. 656 c.p.p.: la concessione delle misure alternative
dalla libertà
MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA: PROFILI FUNZIONALI
- Funzioni del magistrato di sorveglianza
- Funzioni del tribunale di sorveglianza
- Procedimento di sorveglianza
- Procedimenti atipici: procedure di reclamo
- 1. (A) M. CANEPA-S.MERLO Manuale di diritto penitenziario Giuffré, Milano, 2010 » Pagine/Capitoli: ad esclusione: premesse; cap. III e IV della parte I; cap. IV della parte II; i paragrafi 5, 6, 12, 13, del cap. I della parte III; cap. III, IV, V della parte III
PER I FREQUENTANTI:
Verranno forniti ai frequentanti testi normativi, dispense, materiali di approfondimento, sentenze riguardanti specifiche tematiche affrontate a lezione.
La parte del programma relativa ai procedimenti esecutivi e alla legislazione dell'emergenza, sarà oggetto di sola verifica scritta preventiva.
PER I NON FREQUENTANTI:
M. CANEPA-S.MERLO, Manuale di diritto penitenziario, Giuffrè, Milano, 2010, ad esclusione: premesse; cap. III e IV parte I; cap. IV della parte II; paragrafi 5, 6, 12, 13 del cap. I della parte III; cap. III, IV, V della parte III.
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Durante le lezioni verranno impartite le conoscenze di base ricorrendo a modelli di
didattica frontale dialogata, anche attraverso l'utilizzo di supporti audio-video.
E' previsto inoltre l'affiancamento di operatori del settore (direttori di
istituti di pena, assistenti sociali, magistrati di sorveglianza) per la trattazione di
tematiche specifiche che potranno sfociare in esercitazioni di gruppo e analisi di studi
di caso, utili per consentire allo studente di risolvere problemi giuridici applicando le
nozioni teoriche impartite. Sono altresì programmate esperienze didattiche "sul
campo" attraverso visite di studio negli istituti di pena e la partecipazione alle udienze
di sorveglianza.
- La prova di accertamento finale è orale. Consiste nella esposizione, su domande
specifiche, delle conoscenze acquisite. Sono previste altresì prove di verifica
intermedie, effettuate sia attraverso la somministrazione di test a risposta multipla e
testi a completamento (per valutare le conoscenze su tematiche particolari), sia
ricorrendo a studi di caso con dissertazione finale orale (volti a verificare le capacità
dello studente di utilizzare le conoscenze teoriche per la soluzione di problemi
concreti). La valutazione riportata nella prova intermedia verrà computata nella
valutazione finale.