Diritto penitenziario
- A.A. 2015/2016
- CFU 8
- Ore 40
- Classe di laurea LMG/01
Lo studio del diritto penitenziario presuppone che lo studente abbia maturato le
conoscenze di base riguardanti il diritto penale (in particolare il sistema sanzionatorio)
e la procedura penale (almeno nei suoi aspetti ordinamentali). Si consiglia lo studio
della materia a studenti che siano iscritti almeno al terzo anno di corso.
Fornire agli studenti le conoscenze di base dell'ordinamento penitenziario (sia negli
aspetti sostanziali che processuali) seguendo lo sviluppo legislativo che l'ordinamento
ha avuto dalla sua introduzione ad oggi. Inoltre, si intendono
approfondire le interazioni tra gli istituti propri dell'esecuzione penitenziaria e le
regole del processo penale. Particolare attenzione sarà dedicata all'analisi del sistema
delle misure alternative, punto focale nel trattamento dei detenuti in esecuzione di
pena. La preparazione acquisita dovrà consentire agli studenti di poter analizzare testi
giuridici, risolvere questioni problematiche anche attraverso il supporto
dell'elaborazione giurisprudenziale in argomento, organizzare ed esporre una
dissertazione orale sui temi oggetto di approfondimento.
PRINCIPI COSTITUZIONALI
- Art. 13 Cost.: inviolabilità della libertà personale
- Art. 27 comma 3 Cost.: principio rieducativo della pena
- Art. 111 Cost.: giusto processo ed esecuzione
PRINCIPI EUROPEI
- Raccomandazione R(2006)2: le regole penitenziarie europee
- Convenzione europea dei diritti dell'uomo e Giurisprudenza Corte EDU riguardante
l'esecuzione della pena
IL TRATTAMENTO DEI DETENUTI
- I soggetti dell'esecuzione penitenziaria: amministrazione penitenziaria,
magistratura di sorveglianza, UEPE (uffici di esecuzione penale esterna)
- Trattamento intramurario e diritti dei detenuti: in particolare il diritto alla salute
- Trattamento rieducativo dei condannati: gli elementi costitutivi (istruzione,
religione, lavoro, contatti con il mondo esterno, rapporti con la famiglia, attività
culturali, sportive e ricreative)
- Ordine e sicurezza nelle carceri: i circuiti penitenziari, la legislazione
dell'emergenza, il procedimento disciplinare
IL TRATTAMENTO PROGRESSIVO
- Trattamento extramurario
- Il sistema delle misure alternative: affidamento in prova, detenzione domiciliare,
semilibertà, liberazione condizionale, liberazione anticipata
- Altri benefici: licenze, permessi premio, lavoro all'esterno
- Trattamento dei tossicodipendenti e dei malati di HIV
- Ordine di esecuzione ex art. 656 c.p.p.: la concessione delle misure alternative
dalla libertà
MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA: PROFILI FUNZIONALI
- Funzioni del magistrato di sorveglianza
- Funzioni del tribunale di sorveglianza
- Procedimento di sorveglianza
- Procedimenti atipici: procedure di reclamo
- 1. (A) AA.VV. Manuale della esecuzione penitenziaria (a cura di Piermaria Corso) Monduzzi, Milano, 2015
PER I FREQUENTANTI:
AA.VV., Manuale dell'esecuzione penitenziaria, a cura di Piermaria Corso, Monduzzi, 2015, ad eccezione dei capitoli VIII, XI, XII, XIII.
Verranno forniti ai frequentanti testi normativi, dispense, materiali di approfondimento, sentenze riguardanti specifiche tematiche affrontate a lezione in sostituzione delle corrispondenti parti trattate nel manuale.
La parte del programma relativa ai procedimenti esecutivi e alla legislazione dell'emergenza, sarà oggetto di sola verifica scritta preventiva.
PER I NON FREQUENTANTI:
AA.VV., Manuale dell'esecuzione penitenziaria, a cura di Piermaria Corso, Monduzzi, 2015 (tutto il manuale)
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Durante le lezioni verranno impartite le conoscenze di base ricorrendo a modelli di
didattica frontale dialogata, anche attraverso l'utilizzo di supporti audio-video.
E' previsto l'affiancamento di operatori del settore (direttori di istituti di pena,
assistenti sociali, magistrati di sorveglianza) per la trattazione di tematiche specifiche
che potranno sfociare in esercitazioni di gruppo e analisi di studi di caso, utili per
consentire allo studente di risolvere problemi giuridici applicando le nozioni teoriche
acquisite. Sono altresì programmate esperienze didattiche "sul campo" attraverso
visite di studio negli istituti di pena e la partecipazione alle udienze di sorveglianza.
- La prova di accertamento finale è orale e prevede, su domande specifiche, la verifica
sia delle conoscenze acquisite nella materia, sia della capacità di esporre l'argomento
oggetto d'esame attraverso l'impiego del linguaggio giuridico appropriato. Sono
previste altresì prove di verifica intermedie su tematiche particolari affrontate in aula:
la prova intermedia sarà effettuate attraverso la somministrazione di test a risposta
multipla e ricorrendo a testi a completamento, nonché mediante studi di caso con
dissertazione finale orale, volti ad appurare le capacità dello studente di utilizzare le
conoscenze teoriche per la soluzione di problemi concreti. La valutazione riportata
nella prova intermedia verrà computata nella valutazione finale.