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Home Lina Caraceni Didattica 2024/2025 Diritto penitenziario

Diritto penitenziario

  • A.A. 2024/2025
  • CFU 8
  • Ore 40
  • Classe di laurea LMG/01
Lina Caraceni / Professoressa di ruolo - II fascia (GIUR-13/A)
Dipartimento di Giurisprudenza
Prerequisiti

Lo studio del diritto penitenziario presuppone che lo studente abbia maturato le conoscenze di base riguardanti il diritto penale (in particolare il sistema sanzionatorio) e la procedura penale (almeno nei suoi aspetti ordinamentali). Si consiglia lo studio della materia a studenti che siano iscritti almeno al terzo anno di corso.

Obiettivi del corso

Fornire agli studenti le conoscenze di base dell'ordinamento penitenziario nei suoi aspetti sostanziali e processuali, seguendo lo sviluppo legislativo che l'ordinamento ha avuto dalla sua introduzione ad oggi. Particolare attenzione sarà dedicata all'analisi del sistema delle misure alternative, punto focale nel trattamento dei detenuti in esecuzione di pena.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO - La preparazione acquisita dovrà, da un lato, assicurare la padronanza del linguaggio tecnico-giuridico e la comprensione degli istituti qualificanti il sistema dell'esecuzione penitenziaria; dall'altro sviluppare capacità di analisi critica delle norme, capacità di risoluzione di questioni problematiche anche attraverso il supporto dell'elaborazione giurisprudenziale, abilità comunicative nell’organizzazione ed esposizione di una dissertazione scritta e/o orale sui temi oggetto di approfondimento.

Programma del corso

PRINCIPI COSTITUZIONALI - Art. 13 Cost.: inviolabilità della libertà personale - Art. 27 comma 3 Cost.: principio rieducativo della pena - Art. 111 Cost.: giusto processo ed esecuzione

PRINCIPI EUROPEI - Raccomandazione R(2006)2-rev: le regole penitenziarie europee - Convenzione europea dei diritti dell'uomo e Giurisprudenza Corte EDU

IL TRATTAMENTO DEI DETENUTI - I soggetti dell'esecuzione penitenziaria: amministrazione penitenziaria, magistratura di sorveglianza, UEPE (uffici di esecuzione penale esterna) - Trattamento intramurario e diritti dei detenuti - Gli elementi del trattamento - Ordine e sicurezza nelle carceri: i circuiti penitenziari, la legislazione dell'emergenza, il procedimento disciplinare

IL TRATTAMENTO RIEDUCATIVO - Trattamento extramurario - Il sistema delle misure alternative alla detenzione - Altri benefici: licenze, permessi premio, lavoro all'esterno - Trattamento dei tossicodipendenti e dei malati di HIV - Sospensione dell'ordine di esecuzione ex art. 656 c.p.p.

MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA: Profili funzionali e processuali - Funzioni del magistrato di sorveglianza - Funzioni del tribunale di sorveglianza - Procedimento di sorveglianza - Procedimenti atipici: procedure di reclamo

Testi (A)dottati, (C)onsigliati

(A) F. DELLA CASA-G. GIOSTRA, Manuale di diritto penitenziario, Giappichelli, Torino, ult. ed. , pp. 1-355 - ISBN 979-12-211-0073-0
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
PER I FREQUENTANTI: parti del manuale potranno essere sostituite da dispense e altri materiali forniti a lezione. Si precisa, inoltre, che l'assegnazione della tesi di laurea in diritto penitenziario presuppone la frequenza del corso.

Metodi didattici
  • Verranno impiegate lezioni frontali, anche con il supporto di strumenti multimediali (slides, video), corredate da didattica dialogata, così da stimolare la capacità degli studenti di interazione rispetto alle tematiche trattate. È previsto, ove possibile, l'affiancamento di operatori del settore (direttori di istituti di pena, assistenti sociali, magistrati di sorveglianza) per la trattazione di tematiche specifiche che potranno sfociare in esercitazioni di gruppo e studi di caso. Sono altresì programmate, ove possibile, esperienze didattiche "sul campo" attraverso lezioni e visite di studio negli istituti di pena e/o la partecipazione alle udienze dinanzi al tribunale di sorveglianza.

Modalità di valutazione
  • La prova finale è orale e si svolge in lingua italiana per verificare la conoscenza e la comprensione da parte dello studente dei principali istituti del sistema penitenziario, nonché la padronanza dello strumentario linguistico indispensabile e l'acquisizione di senso critico.

    Nella valutazione della prova si terrà conto:

    - della conoscenza e padronanza delle nozioni di base (40% sul totale della valutazione complessiva);

    - della capacità di comunicazione e dell'impiego corretto degli strumenti linguistici di base e specialisti (30% sul totale della valutazione complessiva).

    - della completezza delle informazioni e l'attitudine ad analizzarle criticamente, riferendo anche dei profili problematici di maggior rilievo (15% sul totale della valutazione complessiva);

    - la capacità di applicazione degli istituti penitenziari ai casi pratici (15% sul totale della valutazione complessiva).

Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Italiano

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano