Lingua e traduzione inglese ii/m
- A.A. 2023/2024
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-37
Per affrontare i contenuti previsti dall’insegnamento è necessaria una conoscenza della lingua inglese pari al livello C1+ del Quadro Europeo di riferimento.
Il percorso didattico è disegnato per consolidare in studenti e studentesse una competenza avanzata della lingua inglese, tale da includere la conoscenza di parte delle varianti linguistiche adottate negli spazi anglofoni postcoloniali e le relative implicazioni sociopolitiche nelle dinamiche di confronto transculturale. Si promuoverà, in particolare, lo studio della traduzione applicata a testi letterari di autrici e autori provenienti dai paesi di lingua inglese una volta parte dell’Impero britannico. Alla conclusione del corso lo/a studente/ssa dovrà dimostrare di conoscere e saper applicare le strategie traduttive più utili ad affrontare non solo le varietà di dominanti e registri, ma anche le varietà geografiche dell’inglese, con particolare attenzione alla resa di pidgin e creoli.
Il corso si prefigge di fornire a studenti e studentesse un’introduzione alla teoria e alla pratica della traduzione di testi anglofoni postcoloniali, promuovendo al contempo lo studio della variazione geografica dell’inglese nelle “zone di contatto” tra cultura britannica e culture native delle (ex) colonie (World Englishes). Partendo dalla consapevolezza dell’importanza della traduzione sia come processo di lettura analitica sia come atto politico (Spivak 1993), ci si soffermerà sulla complessità dei testi provenienti dalle aree postcoloniali di lingua inglese, e in particolare sui fenomeni di diglossia, poliglossia e ibridizzazione tipici dei relativi contesti linguistici. Si esamineranno quindi, attraverso una serie di esempi letterari di autori e autrici sudafricani, caraibici e del sud-est asiatico, le diverse strategie traduttive con cui affrontare la variabilità linguistica del creole continuum e si analizzeranno le tensioni derivanti dalla parola ibrida postcoloniale nel contesto della traduzione verso l’italiano.
Testi di studio adottati
MANUALI O SAGGI
o Gayatri C. Spivak, 1993. “The Politics of Translation”. In Outside in the Teaching Machine. New York: Routledge, pp. 179-200
o Judith Misrahi-Barak and Srilata Ravi, 2017. “Translating the Postcolonial in Multilingual Contexts: Disruptive Transfers on the Borders”. In Judith Misrahi-Barak and Srilata Ravi (eds.), Translating the Postcolonial in Multilingual Contexts, Presses universitaires de la Méditerranée, pp. 9-18
o Simona Bertacco and Nicoletta Vallorani, 2021. The Relocation of Culture: Translations, Migrations, Borders. New York: Bloomsbury [solo Chap. 1, pp. 21-28, e Chap. 2 intero, pp. 47-66]
o Mario Saraceni, 2020. “The Politics of World Englishes”. In Daniel Schreier, Marianne Hundt, Edgar W. Schneider (eds.) The Cambridge Handbook of World Englishes, Cambridge: Cambridge University Press, pp. 633-651
TESTI PRIMARI (forniti dalla docente; soggetti ad eventuali modifiche a seconda dell’andamento del corso)
o Nadine Gordimer, 1980, “Country Lovers”, in A Soldier’s Embrace: Stories, Jonathan Cape, London, pp. 48-60
o Andrea Levy, 2014, “Uriah’s War”, in Six Stories and an Essay, Tinder Press, London, pp. 113-127
o (excerpts from) Jean Rhys, 1999 [1966], Wide Sargasso Sea, W.W. Norton & Co., New York
Testi aggiuntivi per studenti e studentesse non frequentanti
o Philip Seargeant, 2012. Exploring World Englishes: Language in a Global Context, Routledge, London [ solo Chap. 3 “The Context and History of World Englishes”, pp. 46-63; Chap. 10 “World Englishes as an Academic Discipline”, pp. 134-141; Chap. 11 “English as an Object of Study”, pp. 141-149; Chap. 12 “Models and Theoretical Frameworks”, pp. 150-161]
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Il taglio didattico del corso è di tipo combinato e mescola gli spunti teorici con l’applicazione pratica degli strumenti traduttivi analizzati attraverso gli studi di caso. Il corso prevede sia lezioni frontali e dialogate, coadiuvate dall’utilizzo di supporti multimediali, sia attività di tipo seminariale e/o lavori individuali e di gruppo volti a promuovere la partecipazione attiva di studenti e studentesse.
L'esame consiste di 3 parti, tutte obbligatorie ai fini della valutazione.
- La parte 1, relativa al lettorato di lingua inglese, consiste in una prova scritta di verifica delle conoscenze e delle competenze acquisite nelle esercitazioni di lingua: le tipologie dei test e i criteri di valutazione sono indicati nei programmi dei lettorati. Queste prove scritte hanno luogo una volta per sessione (abitualmente nel mese di maggio per quella estiva, settembre per quella autunnale, gennaio per quella invernale). L’esito di questo test vale per 1/3 del voto finale dell’esame di Lingua Inglese;
- La parte 2 dell’esame consiste in una prova scritta di traduzione dall’inglese all’italiano di un testo di autore/autrice anglofono/a postcoloniale, da consegnare alla docente via email al massimo 10 giorni prima dell’appello scelto, e corredata da un breve saggio critico (tra i 6.500 e gli 8.000 caratteri, spazi inclusi) su uno o più problemi incontrati nel processo di traduzione, contestualizzati in base agli argomenti discussi in classe. Questa prova sarà valutata in base a: abilità di traduzione dalla variante in questione di “World English” all’italiano; capacità di organizzazione del discorso critico scritto; abilità di produzione scritta in lingua inglese al livello C1+. La valutazione vale per 1/3 del voto finale;
- La parte 3 dell’esame consiste in un colloquio orale in cui, a partire dalla discussione della prova di traduzione e del relativo saggio critico, si verificherà la conoscenza delle teorie e delle metodologie esaminate nel corso. Saranno criteri di valutazione la capacità di organizzazione del discorso critico orale, la conoscenza delle teorie e delle tecniche della traduzione letteraria applicata al contesto postcoloniale, la conoscenza della storia dei cosiddetti “World Englishes” e della specifica variante in questione. La valutazione vale per 1/3 del voto finale.
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