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Home Marcello La Matina Didattica 2020/2021 Filosofia della voce

Filosofia della voce

  • A.A. 2020/2021
  • CFU 6
  • Ore 30
  • Classe di laurea L-5
Marcello La Matina / Professore di ruolo - II fascia (PHIL-04/B)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

Benché questa disciplina non si assoggetti ad una propedeuticità data in partenza, non è male che lo studente abbia una idea, anche minima, delle teorie linguistiche moderne e conosca almeno i problemi dibattuti dalla antropologia contemporanea o dalla etnomusicologia. Non guasta una minima conoscenza di parole greche e di rituali musicali, antichi e moderni.

Obiettivi del corso

Come scrivevamo nel 2016, il neonato Corso di Filosofia della Voce si propone di offrire una riflessione sul rapporto tra phoné (voce, in greco) e logos (discorso, linguaggio). Più precisamente, esso cerca di trattare tutti gli aspetti dello studio del Significante, non importa quale sia il linguaggio coinvolto, senza assumere impegni preliminari con il piano del significato. Accanto a quegli obiettivi, oggi sentiamo di aggiungere una riflessione sulla "scomparsa della voce", ovvero sul crescente numero di dispositivi che ci chiedono di rinunciare alla nostra voce, o ci obbligano ad averne una standard. Sono le facce di una stessa ideologia fonoclasta, il cui obiettivo finale è la riduzione della persona a pura istanza di un tipo.
Lo studente è richiesto di analizzare la presenza della Voce nel processo antropogenetico, ossia nel divenire umano dell'uomo. Si tratta di comporre la singolarità di ogni voce con le urgenze della pluralità (si pensi alla lirica corale in Grecia classica).

Programma del corso

Alla base del Corso, come dicemmo, sta la divaricazione greca tra l'aver voce e l'aver linguaggio. Differenza di non poco conto, dal momento che sono gli animali ad avere una voce ed è invece l'uomo ad essere definito come "il vivente capace di linguaggio". Ma cosa vuol dire questa differenziazione? Tutti i viventi hanno una voce; perfino le cose talora ne assumono una, in contesti ordinari o particolari. Avere una voce non è lo stesso che avere un linguaggio. C'è come una frattura tra la phoné delle comunità umane e il loro Logos, misura della loro razionalità. Ma cosa vuol dire per una creatura l'essere capace di Voce? E come questa capacità connaturata si coniuga con le convenzioni, con le costruzioni sociali che controllano ad ogni passo la pratica linguistica? Infine, quali relazioni sono esplorabili tra la Voce articolata del linguaggio umano e la Voce modulata del suono musicale, la quale è sì umana, ma può anche provenire dalle Cose, da altri viventi, da fenomeni naturali e non naturali?.

Il programma di studio comprende tre parti:

(1) Teorie della Voce (con riferimento alla opposizione Natura Vs Cultura nella phoné dei Greci); prevedo un excursus attraverso le discipline e le arti che trattano della voce o come strumento o come dotazione naturale / culturale;

(2) Metafisica della Voce (la Voce nella filosofia contemporanea); è il tentativo di coniugare la riflessione fenomenologica con la filosofia della musica. La rilfessione di filosofi come Giovanni Piana, Carlo Serra, Silvia Vizzardelli, e altri, viene ad affiancarsi alla parola di Roland Barthes, di Gaston Bachelard o di Christos Yannaras.

(3) Archeologia del Significante: questa parte racchiude le riflessioni di chi scrive. La Voce è presentata come un segno indicale, precisamente come un index relationis. Questo contenuto verrà spiegato con riferimento alla relazione erotica tra la madre e il bimbo infante e con relazione alla poesia d'amore, spec. il poema noto come il Cantico dei Cantici.

Nota

Programma da 6 CFU.

Ove consentito dal Corso di laurea, il docente è pronto a

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (C) Giorgio Agamben Che cos'è la filosofia ? Quodlibet, Macerata, 2016 » Pagine/Capitoli: scelta capitoli da concordare
  • 2.  (C) Marcello La Matina L'accadere del suono. Musica, significante e forme di vita Mimesis, Milano, 2017 » Pagine/Capitoli: da concordare
  • 3.  (C) Corrado Bologna Metafisica della Voce ilMulino, Bologna, 1984 » Pagine/Capitoli: intero
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

dispense, audiovisivi, dischi ed esecuzioni dal vivo. Ospiti saranno musicisti e artisti, pedagogisti e docenti elementari, poeti.

Metodi didattici
  • Trattandosi di un insegnamento a scelta è quasi ovvio chiedere che vi si iscriva soltanto chi desidera frequentarne le lezioni (senza eccessive preoccupazioni di CFU). La lezione è svolta ora come conferenza-saggio, alla maniera di Plutarco, ora
    come incontro seminariale. Sono possibili declinazioni telematiche delle lezioni, che sostituiscano o si affianchino alle lezioni in presenza. In linea puramente teorica il Corso si gioverebbe molto del contributo di esperti (studiosi, artisti, docenti di discipline affini).
Modalità di valutazione
  • L'esame viene svolto in modo conforme alle regole fissate dal Corso di laurea. Tuttavia, è lasciata facoltà allo studente di optare per un diverso metodo,
    che tenga conto degli indici di partecipazione alla vita della "comunità filosofica" costituita nel semestre (interventi, papers, schede di libri, problem solving); inoltre, sono ammessi esami in forma di esposizione o di verifiche anche scritte; l'esame mira ad accertare in modo graduabile se lo studente abbia o no stabilito una attitudine e una conoscenza dei problemi fondamentali (dello stato dell'arte della disciplina) esposti nel Corso di lezioni.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

inglese, francese, greco antico.

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

inglese, neogreco.

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  Materiali didattici
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I materiali didattici sono reperibili nella stanza Teams al link di seguito
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