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Home Marcello La Matina Didattica 2023/2024 Filosofia del testo

Filosofia del testo

  • Filosofia e teoria del testo Classe: LM-78
  • A.A. 2023/2024
  • CFU 6, 6(m)
  • Ore 30, 30(m)
  • Classe di laurea LM-14,15, LM-78(m), LM-84(m)
Marcello La Matina / Professore di ruolo - II fascia (PHIL-04/B)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

Noi tutti abbiamo a che fare con qualche testo tutti i giorni e per molto tempo al giorno; la consuetudine col testo è per lo studente e per lo studioso una dimensione pervasiva. C’è chi ha coi testi un rapporto costante e consapevole; e chi, invece, si muove nella rete testuale in modo solo istintivo. Riconoscere un testo significa prendere una posizione rispetto ad esso. I testi pongono domande, danno risposte, interpellano. Una filosofia del testo può muovere solo da esercizi che rendano consapevoli le operazioni che si possono compiere in presenza del testo, davanti al testo. 

Obiettivi del corso

L’indagine che prende a tema il “testo” aspira a coinvolgere, più che gli oggetti di indagine (libri, dipinti, balletti, concerti, esposizioni), soprattutto le operazioni che rendono il testo qualcosa di “presente per il lettore” – e possono aprire il lettore a quel futuro che il testo può annunciare. Vorrei che lo studio filosofico del testo assomigliasse a quelle pratiche o “esercizi filosofici” che si compivano nell’età ellenistica: esercitare l’attenzione, aspettare che il testo si manifesti oltre il suo “portatore”, attendere alla chiamata che il testo formula per ognuno.

Programma del corso

Ogni cultura umana può essere immaginata come una infinita raccolta di testi, o, in alternativa, come un meccanismo capace di generare infiniti testi. Ogni cultura umana affida ai testi la propria storia e la propria identità. V’è propriamente storia umana solo là dove il testo può radunare attorno a sé una comunità di lettori/performatori. Come le comunità, così anche i testi possono muoversi nello spazio: viaggiano, vengono tradotti, riscritti; ma i testi si muovono anche nel tempo: vengono trascritti, ricopiati, preservati, modificati ovvero semplicemente dimenticati. 

I testi non sono i libri. Essi hanno a che fare con i libri, che spesso li “portano dentro”, ma non si sovrappongono a questi. Come persone, i testi circolano, ma a volte è difficile rintracciare i loro antenati o seguirli nei loro cammini. I testi sono dappertutto, anche dove non ti aspetteresti di trovarli. Per questo, anche le scienze faticano a definirli in modo unitario. Una filosofia del testo può svilupparsi proprio dalla difficoltà e dalla parzialità di ogni definizione del dispositivo testuale.


Fine della testualità o crisi del libro?

 

Il Testo non è il Libro; il libro è un oggetto, il testo no. Proponendo questa linea di indagine, la filosofia del testo accetta di mettere in discussione alcuni presupposti delle cosiddette scienze del testo. Non si tratta di rinunciare a quel che sappiamo da esse, ma di procedere oltre il già noto, per indagare la dimensione dell’evento, l’accadere del testo e il rapporto tra gli accadimenti testuali e i vissuti del lettore/performatore.  Il programma è perciò suddiviso in due parti. Per un verso, si tratterà di descrivere quegli ambiti (come la filologia, la semiotica, la linguistica testuale) nei quali il testo occupa già un suo posto, o quale oggetto di studio, ovvero quale strumento dello studioso. Per altro verso, si tratterà di rivendicare alla filosofia (del linguaggio?) uno spazio e un ruolo che vorremmo capaci di illuminare il dispositivo testuale quale operatore (a) che genera forme di vita, (b) che apre l’esistenza singolare alle esistenze (di altre creature, di altri mondi o di sé come Altro da sé) e (c) che manifesta il possibile, appunto, come possibile.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati

Letture consigliate


Marcello La Matina

L’essere inesemplare. Per un umanismo non violento, “Scenari” n. 17, 2/2022 pp. 91-107 


Marcello La Matina, Andrea Ponso (a cura di)

Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili

Macerata, Eum 2023

ISBN 978-88-6056-853-3


Marcello La Matina

Cronosensitività. Una teoria per lo studio filosofico dei linguaggi

Roma, Carocci 2004

ISBN 88-430-2762-0

Scelta di capitoli


Sergio Vitale

L’arco, il telaio e la tempesta

Macerata, Giometti & Antonello 2023

ISBN 978-88-98820-60-3


Guia Soncini

L’era della suscettibilità

Milano Feltrinelli 2022

ISBN 978-88-2971-4575


Algirdas J. Greimas, Alessandro Zinna, a cura di,

Del Senso

Roma Luca Sossella editore 2017

ISBN 978-88-973-5643-1


Jacques Fontanille,

Rifare il sociale, ripensare la sociosemiotica, a cura di G Marrone

Roma, Luca Sossella editore 2023

ISBN 979-12-5998-040-3



Matteo Bedetti, Vincenzo Fano, a cura di,

Le scienze e l'antropocene

Roma Meltemi 2023

ISBN 978-88-5519-913-1


Gianfranco Marrone

Prima lezione di semiotica

Bari Laterza 2019

ISBN 9788858130704


Francesco Marsciani, Alessandro Zinna

Elementi di semiotica generativa

Bologna Esculapio

ISBN 9788893852760


Antonio Milano, Marcello La Matina, a cura di,

The Milman Parry Blues

Bologna Diogene Multimedia 2023

ISBN 978-88-9363-259-1


N. B. -- Il numero di pagine complessivo rispecchia il valore di corrispondenza con i CFU erogabili e viene concordato con ciascuno studente.


Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Lo studente ha il diritto di non avvalersi dell'insegnamento orale del docente. A tal fine lui/lei potrà richiedere un programma alternativo individuale entro (e non oltre) la terza settimana dall'inizio del Corso delle lezioni.

Metodi didattici
  • La lezione non sarà una esposizione di concetti da mandare a memoria. Compito della lezione sarà risvegliare l'interesse e la curiosità verso i fenomeni che sono alla base della articolazione del senso: riscritture, remakes, traduzioni, trasposizioni, esempli?cazioni. Si tratterà di smontare i nostri giocattoli abituali, di vederli in una luce nuova; ovvero si tratterà di interrogare certi abiti domestici, per far sì che lascino intravvedere aspetti esotici, per noi inconsueti. La lezione è dialogata, come nella originaria tradizione universitaria.


    P. S. -- Lezione dialogata signi?ca che lo studente è invitato a intervenire ?n dall'inizio, contribuendo con la sua curiosità allo svolgimento del tema di volta in volta affrontato. Questa modalità di insegnamento si chiama "omiletica", perché richiama lo spirito delle lezioni di Socrate, così come ci è raccontato dai suoi ascoltatori.

Modalità di valutazione
  • L'esame è una cerimonia linguistica codi?cata nella quale, secondo tradizione, l'esaminatore opera una "perquisizione" intellettuale con domande dirette o indirette, al ?ne di quanti?care il livello di conoscenze posseduto dal discente. Dio sa quanto questo tipo di esame sia criticabile. Tuttavia, occorre prendere atto che la maggior parte degli studenti preferisce questa modalità ad altre, forse meno invadenti, forme di interazione pilotata. Sicché, l'esame sarà svolto con domande e risposte volte ad accertare il grado e la qualità delle competenze sviluppate attraverso la lezione e le letture consigliate. Lo studente, “ça va sans dire”, potrà richiedere forme alternative (presentare una relazione, elaborare creativamente gli appunti presi a lezione, etc.). In casi eccezionali, si potrà pensare a una valutazione in forma scritta, basata su risposte aperte. GLI STUDENTI FREQUENTANTI ESPORRANNO TEMI TRATTI DAL CORSO DELLE LEZIONI. Per gli studenti che decidono di non avvalersi delle lezioni, si tratterà di SCEGLIERE insieme al Docente qualcuna fra le letture consigliate.

Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Italiano

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano

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