Storia della giustizia
- A.A. 2020/2021
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea L-14
Si consiglia la frequenza e lo studio di: storia del diritto moderno e contemporaneo; diritto costituzionale; diritto penale.
Obiettivo del corso è di acquisire un metodo di osservazione interdisciplinare e comparativo nello studio del complesso fenomeno giuridico-politico-sociale della giustizia nella sua evoluzione storica. I risultati attesi sono l'acquisizione di capacità critica e autonomia di giudizio nella comprensione e interpretazione dei fenomeni giuridici, oltre ad un consono vocabolario giuridico ed una adeguata abilità comunicativa.
Concezioni e pratiche di giustizia
Il corso intende esplorare la storia della giustizia con un approccio pluridimensionale. Anzitutto la dimensione pubblicistica offerta dalle carte costituzionali, quella legislativa dei codici, quella della scienza giuridica, senza trascurare la dimensione praticata della giustizia attraverso l'analisi della giurisprudenza e delle circolari ministeriali. Si osserverà la storia della giustizia anche attraverso l'iconografia e la letteratura.
La principale chiave di lettura sarà la figura del giudice nella sua evoluzione storica in particolare nel passaggio dal sistema giurisprudenziale del diritto comune al sistema monistico-legislativo dello stato liberale di diritto, si faranno cenni alla giustizia riparativa e alle attuali sollecitazioni della emergente legaltech e della giustizia predittiva.
I temi che verranno approfonditi sono: la giustizia negoziata e la giustizia egemonica, l'idea di giustizia nell'Illuminismo penale, attraverso la figura di Cesare Beccaria e il pamphlet "Dei delitti e delle pene", i modelli processuali inquisitorio, accusatorio e misto, la formula della divisione dei poteri dalla sua invenzione settecentesca fino alle odierne declinazioni negli stati democratici. Si affronteranno l'intrinseca 'politicità' della funzione giudiziaria, l'evoluzione dei concetti di autonomia e indipendenza della magistratura, le differenti strategie per l'effettività della garanzia dei diritti.
Attraverso casi celebri e figure emblematiche di giuristi si affronterà il dibattito sul metodo di interpretazione del diritto e sul ruolo del giurista rispetto alle dinamiche di trasformazione ed evoluzione del diritto e delle innovazioni scientifiche.
Il momento giurisprudenziale e casistico saranno la cartina di tornasole per verificare la risposta alla domanda di giustizia da parte dell'opinione pubblica e la reale portata dei principi di eguaglianza, di certezza della pena e, più in generale, della "civiltà" del sistema penale.
Argomenti:
- giustizia negoziata/giustizia egemonica
- iconografia della giustizia
- illuminismo penale
- modelli processuali: accusatorio, inquisitorio, misto
- figura del giudice
- "penalistica civile" e "civilistica penale"
- modelli carcerari
- 1. (A) Monica Stronati Un'idea di giustizia solidale. Il buon giudice Majetti e il caso della giurisprudenza "minorile" nel primo Novecento, in «Quaderni Fiorentini per la Storia del pensiero giuridico moderno», vol. 40, II, Giuffrè, Milano, 2011 » Pagine/Capitoli: pp. 813-867
- 2. (A) L. Lacchè, M. Stronati (a cura di), Questione criminale e identità nazionale in Italia tra Otto e Novecento eum , Macerata, 2014 » Pagine/Capitoli: per intero
Studenti frequentanti (6CFU):
- APPUNTI DALLE LEZIONI;
- M. Stronati, Un'idea di giustizia solidale. Il buon giudice Majetti e il caso della giurisprudenza "minorile" nel primo Novecento, in «Quaderni Fiorentini per la Storia del pensiero giuridico moderno», vol. 40, II, 2011, pp. 813-867
Studenti non frequentanti (6CFU):
- L. Lacchè, M. Stronati (a cura di), Questione criminale e identità nazionale in Italia tra Otto e Novecento, Macerata, eum edizioni università di macerata, 2014, per intero
- Lezioni frontali dialogate, lezioni integrate, seminari interdisciplinari, materiali dati a lezione e oggetto dell'attività didattica, studi casistici, proiezione di slides
- L'esame si svolgerà in forma orale con domande tese ad accertare la consapevolezza teorica dello studente circa gli argomenti tratti nella lezione e/o nei testi indicati per la preparazione dell'esame; le abilità comunicative, la capacità di autonomia di giudizio, la capacità critica e di collegamento tra fenomeni giuridici.