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Home Ninfa Contigiani Didattica 2017/2018 Storia della legislazione sociale

Storia della legislazione sociale

  • A.A. 2017/2018
  • CFU 5
  • Ore 25
  • Classe di laurea LM-87
Ninfa Contigiani / Ricercatrice (GIUR-16/A)
Dipartimento di Giurisprudenza
Prerequisiti

Necessaria una essenziale conoscenza della storia italiana ed europea del XIX secolo.

Obiettivi del corso

Il corso ha l'obiettivo di approfondire la dimensione
storico-culturale della legislazione sociale italiana dallo Stato liberale di diritto alla formazione dello Stato sociale in età repubblicana.
Ciò nel contesto della relazione tra scienze sociali e giuridiche e con spunti di
comparazione europea e internazionalistica finalizzati alla ricostruzione dei fenomeni complessi di intervento del potere pubblico nel campo dell'assistenza sociale e delle relative politiche, con particolare attenzione alla cittadinanza femminile.
Le conoscenze acquisite riguarderanno quindi la capacità di comprensione e
ricostruzione dei modelli storico-teorici di riferimento e la capacità critica di
individuare le rappresentazioni istituzionali e sociali delle situazioni di bisogno e di disagio nel loro modificarsi nel tempo.

Programma del corso

Il percorso didattico ripercorrerà un secolo di storia italiana (1861 - 1960)
storicizzando fenomeni complessi di intervento del potere pubblico nel campo della legislazione sociale e dell'assistenza pubblica. A partire dalle origini del diritto del lavoro, particolare attenzione verrà riservata all'emersione della cittadinanza femminile per mezzo del lavoro extra-domestico.
La valenza e gli obiettivi delle varie leggi sociali italiane saranno ricostruiti nel contesto dei modelli di cittadinanza prima dello Stato liberale, poi del Regime fascista, infine dell'Italia repubblicana.
Una parte del corso illustrerà quindi il superamento dei paradigmi dell'ordine moderno (carità e disciplinamento) e le principali trasformazioni degli ordinamenti giuridici dopo la Rivoluzione francese. La trasformazione della società ottocentesca sarà ricostruita attraverso la descrizione della centralità tecnica e ideologica del Codice civile fino alla sua messa in discussione. La nuova rappresentazione delle situazioni di bisogno e di disagio sarà poi ricostruita con l'analisi della legislazione speciale stimolata dai processi di industrializzazione (responsabilità, contratto di lavoro, associazionismo, controllo sociale).
L'altra parte invece analizzerà i modelli teorici di cittadinanza europei (ed
extraeuropei) nel rapporto diretto con l'emersione dei diritti delle donne tra Otto e Novecento (lavoro, voto, maternità).

Articolazione del corso
1.La storia giuridica e la storia della legislazione sociale
2.Un fenomeno "costituzionale": la codificazione
3.Costituzioni liberali, Codice civile, Leggi speciali
4.L'ordine dell'età moderna tra carità e disciplinamento: assistenza all'obbediente, rifiuto al/la deviante
5.Lo sviluppo della società industriale e l'emersione della questione operaia(origini del diritto e del contratto di lavoro)
6.L'associazionismo femminile e l'inizio del cammino verso la parità;
7.Il regime fascista e le politiche sociali: la ricerca del consenso e l'illusione della cittadinanza femminile;
8.L'Italia repubblicana e lo Stato sociale: dal diritto all'assistenza all'estensione della cittadinanza

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) Costa Pietro Cittadinanza Laterza, Roma-Bari, 2013 » Pagine/Capitoli: tutto
  • 2.  (A) Passaniti Paolo (a cura di), Lavoro e cittadinanza femminile (Anna Kuliscioff e la prima legge sul lavoro delle donne), Franco Angeli, Milano, 2016 » Pagine/Capitoli: pp. 31-155
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Gli studenti da 5 CFU:
FREQUENTANTI: TESTO N. 2 + SLIDES DELLE LEZIONI

NON FREQUENTANTI: TESTI N.1 TUTTO + TESTO N. 2 (PP. 31-155)

Gli studenti da 6 CFU (vecchio ordinamento)
sia i frequentanti che i non frequentanti dovranno concordare con la docente un piccolo aggravamento del programma

Metodi didattici
  • Didattica frontale con slides di supporto;
    lezioni interdisciplinari e/o seminari;
    materiali audio/video;
Modalità di valutazione
  • La prova di valutazione è scritta e orale.
    La prova scritta non è obbligatoria e si sosterrà immediatamente appena finite le lezioni. Con la prova scritta si chiederà allo studente frequentante di applicare ad un fatto d'attualità le conoscenze storico-giuridiche acquisite con le lezioni.
    Nell'elaborato scritto verranno valutati:
    -chiarezza e correttezza grammaticale della sintassi (abilità comunicative),
    -la capacità di interpretazione critica e l'autonomia di giudizio dello studente.
    La valutazione finale sarà un giudizio di idoneità/non idoneità alla prova orale allo scopo di 'simulare' una delle prove dell'Esame di Stato abilitante.

    La prova orale è da sostenere durante le normali sessioni di esame;
    si accerteranno:
    -la conoscenza generale dei modelli storico-teorici di riferimento (contesto istituzionale e sociale),
    -la conoscenza puntuale delle leggi sociali più importanti,
    -la proprietà di linguaggio tecnico.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

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Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

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