Diritto romano

  • A.A. 2022/2023
  • CFU 15
  • Ore 75
  • Classe di laurea LMG/01
Pierangelo Buongiorno / Professore di ruolo - I fascia (GIUR-15/A)
Dipartimento di Giurisprudenza
Prerequisiti

Non sono previste propedeuticità. È utile, ai fini della frequenza al corso, una conoscenza di base dei rudimenti della storia di Roma antica. La conoscenza in esame sarà oggetto in ogni caso di ripasso nelle prime lezioni del corso.

Obiettivi del corso

Lo studio delle fonti antiche concernenti lo sviluppo delle istituzioni politiche di Roma antica e del diritto privato condurrà lo studente alla conoscenza dei rudimenti dell'esperienza storica del diritto e alla comprensione dei profili-chiave dell'ordinamento pubblico e privato. Si guiderà lo studente a maturare consapevolezza sulle origini degli istituti giuridici di tradizione romanistica attraverso l'analisi del contesto religioso, economico, politico e sociale in cui questi si sono sviluppati. Sono previsti anche spunti comparatistici con l'esperienza giuridica contemporanea.
Si mira altresì a favorire l'acquisizione, da parte dell'aspirante giurista, dei profili applicativi della materia. Lo studente analizzerà le fonti antiche, acquisendo in tal modo la capacità di interpretare le fonti nel contesto storico di riferimento, di rappresentarsi le problematiche antiche e di rapportare l'orizzonte di problemi e soluzioni alla realtà odierna.

Programma del corso

Il corso sarà articolato su due moduli, rispettivamente di 7 CFU (Modulo 1) e di 8 CFU (Modulo 2):
1. Nel primo semestre si svolgerà un modulo di storia del diritto romano, dedicato all'esame delle fonti, delle strutture politico-istituzionali, alla storia della giurisprudenza e alla repressione criminale. Saranno analizzati i seguenti temi: I. La genesi della comunità politica. - II. Le strutture della città. - III. I re etruschi. - IV. Dalla monarchia alla repubblica. - V. Il compiuto disegno delle istituzioni repubblicane. - VI. Un'aristocrazia di governo. - VII. La strada per l'egemonia italica. - VIII. Da una città all'impero. - IX. L'evoluzione del diritto romano e gli sviluppi della scienza giuridica. - X. I nuovi orizzonti del III secolo a.C. e l'egemonia romana nel Mediterraneo. - XI. La prospettiva delle grandi riforme e la crisi della classe dirigente romana. - XII. Il tentativo di restaurazione sillana e il tramonto della repubblica. - XIII. L'età delle guerre civili. - XIV. La nascita del principato. - XV. Un'architettura di governo. - XVI. Il principato di Augusto: politica, società e ideologia. - XVII. Gli sviluppi del nuovo ordine imperiale. - XVIII. Il diritto del principe. - XIX. Un impero di città. - XX. Crisi e trasformazione. - XXI. Gli albori di un mondo nuovo. - XXII. Diritto e giuristi da Diocleziano a Giustiniano. - XXIII. Prosopografia dei giuristi romani di età classica.
2. Nel secondo semestre si svolgerà un modulo di istituzioni del diritto romano, dedicato all'esame dei rapporti fra i privati nell'esperienza giuridica romana, dall'età arcaica all'età post-classica e giustinianea. Saranno analizzati i seguenti temi: I. Il processo. - II. Atti e negozi giuridici. - III. Persone e famiglia. - IV. Cose, diritti reali e possesso. - V. Obbligazioni. - VI. Donazioni. - VII. Le successioni mortis causa.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) L. Capogrossi Colognesi Storia di Roma tra diritto e potere. Terza edizione Il Mulino, Bologna, 2021 » Pagine/Capitoli: pp. 1-456
  • 2.  (A) M. Marrone Istituzioni di diritto romano (terza edizione) Palumbo, Palermo, 2006 » Pagine/Capitoli: pp. 56-648
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Ulteriori materiali saranno eventualmente forniti dal docente nel corso delle lezioni.

Il programma per integrazione da 9 CFU (passaggio da laurea triennale in scienze giuridiche a laurea magistrale), e altri programmi per integrazione saranno concordati direttamente col docente.

Metodi didattici
  • - Attività di didattica frontale di taglio storico-teorico (anche in forma seminariale), per complessive 75 ore.
Modalità di valutazione
  • L'esame si svolge oralmente e in lingua italiana, al fine di verificare la conoscenza e comprensione da parte dello studente dei temi del corso, nonché la padronanza dello strumentario linguistico imprescindibile e il senso critico. A tale proposito, si terrà conto innanzitutto della conoscenza e consapevolezza delle nozioni di base, della capacità di esposizione fluida e ragionata degli argomenti, del corretto utilizzo degli strumenti linguistici di base e specialistici. Saranno altresì oggetto di valutazione la completezza delle informazioni, la capacità di analizzarle criticamente riferendo anche dei profili problematici di maggiore rilievo, la padronanza degli strumenti anche sotto il profilo dell'attitudine ad applicarli a casi concreti.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

inglese

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

nessuna

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