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Home Raffaele Tumino Didattica 2017/2018 Modelli formativi nei contesti organizzativi

Modelli formativi nei contesti organizzativi

  • A.A. 2017/2018
  • CFU 6
  • Ore 30
  • Classe di laurea LM-78
Raffaele Tumino / Professore di ruolo - II fascia (PAED-01/A)
Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo
Prerequisiti

Storia della filosofia e della pedagogia del XIX e XX secolo. È consigliabile aver seguito gli
insegnamenti di filosofia, di storia della filosofia, di logica ed epistemologia, di psicologia e
pedagogia previsti nel corso triennale e nel primo anno della laurea magistrale.

Obiettivi del corso

Obiettivi che saranno raggiunti: conoscere il significato della professione di
docente/formatore; competenze comunicative e relazionali, capacità critica, metodo di
ricerca, per una impostazione più consapevole e valida dell'intervento formativo. Altro
obiettivo fondamentale la progettualità e l'operatività dei piani educativi e formativi.

Programma del corso

Nessuna distinzione di crediti formativi per studenti frequentanti e non frequentanti Il
programma di studio intende fornire le basi in ambito pedagogico sulle più importanti
questioni relative al mondo del lavoro e della formazione, analizzando i concetti
fondamentali ed i vari approcci interpretativi sul lavoro. Le aree di approfondimento saranno
tre: AREA PEDAGOGICA (Filosofia dell'educazione e pedagogia del lavoro); AREA STORICO-
FILOSOFICA (Il lavoro nel pensiero filosofico; la dimensione epistemologica ed etica); AREA
ECONOMICA-PSICOLOGICA (I contesti organizzativi e l'ausilio della psicologia delle relazioni
umane). L'individuazione delle aree consentiranno di seguire l'evoluzione dei contesti
organizzativi e quello della formazione al lavoro e delle politiche adottate nella formazione
permanente nel contesto europeo.
I punti del programma saranno i seguenti:
il lavoro nell'antichità e nella rivoluzione industriale
il lavoro nella società complessa
l'economia e l'agire lavorativo
ripensare il rapporto tra lavoro e formazione
le trasformazioni delle organizzazioni che apprendono
le politiche del lavoro e della formazione
ripensare il binomio lavoro-formazione con un nuovo modello di welfare
l'importanza della formazione permanente e i recenti orientamenti
le buone pratiche educative: la dimensione estetica e la narrazione

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) A. Gramolati-G. Mari Il lavoro dopo il Novecento University Press, Firenze, 2016 » Pagine/Capitoli: Parte II e Parte III
  • 2.  (A) A. Sen La ricchezza della ragione. Denaro, valori, identità Il Mulino, Bologna, 2000 » Pagine/Capitoli: 5 capitoli a scelta
  • 3.  (A) G. P. Quaglino Autoformazione Raffaello Cortina, Milano, 2010
  • 4.  (C) N. D'Amico Storia della formazione professionale in Italia. Dall'uomo da lavoro al lavoro per l'uomo, Franco Angeli, Milano, 2015 » Pagine/Capitoli: Parte V, VI, VII
  • 5.  (C) R. Mancini Trasformare l'economia. Fonti culturali, modelli alternativi, prospettive politiche Franco Angeli, Milano, 2014 » Pagine/Capitoli: pp. 21-96; pp. 135-290
  • 6.  (A) L. Ballabio Ispirati dalla bellezza. Danza, musica, film e poesia nell'autoformazione personale e professionale Franco Angeli, Milano, 2008 » Pagine/Capitoli: pp. 15-114
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Nessuna distinzione tra studenti frequentanti e studenti non frequentanti. Dispense e impiego di risorse on-line. Utilizzo di film e/o di clips cinematografiche e documentari in stretta relazione alle tematiche affrontate durante le lezioni.

Metodi didattici
  • Lezione dialogata, partecipata e frontale con interventi programmati degli studenti sotto la
    supervisione del docente. La lezione prevede momenti formativi diversi: teorico, riflessivo,
    progettuale. Adozione di un punto di vista sincronico/diacronico; presentazione di un
    argomento monografico; dispense sulla pagina del docente. Impiego di risorse on-line.
    Utilizzo di film e/o di clips cinematografiche e documentari per la visione e l'analisi di casi da
    commentare in aula.
Modalità di valutazione
  • La prova finale verrà affrontata in questo modo:
    1. un elaborato scritto che verrà consegnato al docente trenta/venti giorni prima della prova
    orale a cui verrà attribuito un punteggio di base. L'elaborato dovrà essere una analisi critica
    su un argomento scelto dallo studente, ma affrontato durante le lezioni.
    2. la prova orale prevede l'analisi critica in maniera esaustiva di uno o più eventi/autori;
    l'analisi delle interconnessioni tra temperie culturale e eventi storici; la determinazione di
    analogie, differenze, interconnessioni, influenze tra eventi ed esperienze educative.
    Tanto nell'elaborato scritto quanto nella prova orale si terrà conto della capacità di analisi,
    della chiarezza espositiva, dell'uso del linguaggio specifico della disciplina, delle proposte
    che potranno essere avanzate.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

italiano

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

italiano

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  Materiali didattici
Avviso
I materiali didattici sono reperibili nella stanza Teams al link di seguito
Info
» NESSUNA STANZA TEAMS DISPONIBILE AL MOMENTO