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Home Raffaele Tumino Didattica 2022/2023 Pedagogia transculturale

Pedagogia transculturale

  • A.A. 2022/2023
  • CFU 6
  • Ore 30
  • Classe di laurea L-5
Raffaele Tumino / Professore di ruolo - II fascia (PAED-01/A)
Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo
Prerequisiti

È opportuno avere conoscenze generali sulla storia della filosofia e delle scienze umane dell'età contemporanea.

Obiettivi del corso

Comprensione delle dinamiche che intercorrono nel rapporto tra processo di formazione, economia e società. Interpretazione di determinati problemi educativi da una prospettiva di consapevolezza delle molteplici strutture regolative della contemporaneità: fragilità, esclusione, compagini economiche, spazi di libertà. Valorizzazione della abilità comunicative e dell'autonomia di giudizio, attraverso l'approfondimento della riflessione teoretica e delle capacità critiche. Dovranno altresì dimostrare di essere in grado di saper svolgere percorsi personali di ricerca e di studio sia in ambito teorico che pratico-operativo. Si tratta di obiettivi che orientano alla comprensione della realtà dei processi inclusivi, al possibile approfondimento della ricerca nel settore, alla risoluzione di problemi connessi ai temi e alle questioni sviluppate, ma anche a problematiche interdisciplinari più ampie, maturando la capacità di integrare le conoscenze e di esprimere posizioni autonome e critiche

Programma del corso

Il programma di 6 CDF è comune per tutti gli studenti frequentanti e non frequentanti.
Il corso si propone di affrontare il tema delle migrazioni che rappresenta una grande sfida per le società moderne che negli ultimi decenni hanno assunto una forma prettamente multiculturale. L'uomo fin dall'antichità si muove e migra in terre diverse da quelle di origine, contaminandosi con i sistemi culturali che incontra, modificandosi e creandone di nuovi, nell'epoca moderna più che mai. Di fronte a queste trasformazioni, le ricerche delle scienze sociali e della pedagogia, devono tenere conto dell'evoluzione del nostro tessuto culturale al fine di mantenere significative le pratiche educative e di insegnamento. L'incontro con l'altro e la convivenza tra culture differenti sono sempre stati inquadrati all'interno di cornici teoriche, partendo dal Multiculturalismo sostituito poi nel tempo dall'Interculturalismo. Anche questo è destinato a lasciare il posto ad una nuova proposta: la Transculturalità, un concetto che offre il nuovo paradigma della formazione dell'identità plurima, costruita sul carattere dialogico delle sfere culturali e sulla concezione di un'interazione in cui niente è mai completamente altro. Transculturalità genera Convivialismo, un orizzonte capace di mettere a frutto il significato del vivere insieme, della relazione, della cooperazione, della cura per altri e per la natura, nella logica del dono, ricostruiti attraverso alcune tra le più rinomate interpretazioni contemporanee e intersecandosi con il programma didattico del professore Stefano Polenta.
Un altro focus del programma sarà centrato sulla scrittura transculturale femminile come tratto distintivo dei processi migratori con una particolare attenzione alle storie delle donne. Il racconto nasce dal disequilibrio inquietante che fa irruzione nella successione abituale delle cose. Una volta iscritte nel racconto, queste rotture trovano un nuovo ordine. La scrittura migrante offre una doppia chiave di lettura all'interpretazione pedagogica: da un lato, l'impegno individuale volto a conferire nuovo senso alla propria identità ferita (autocura); dall'altro, lo sforzo collettivo per riguadagnare la dignità negata al proprio gruppo (resistenza). Pertanto all'interno delle 30 ore del corso, 1 ora sarà svolta in modalità Co-Teaching con il prof. Stefano Polenta, del Dipartimento di Scienze della formazione e 1 ora dalla prof.ssa Paola Nicolini, del Dipartimento Studi Umanistici

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) Lidia Curti La voce dell'altra. Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale Meltemi, Milano, 2018
  • 2.  (A) Alan Goussot L'approccio transculturale nella relazione di aiuto. Il contributo di Georges Devereux tra psicoterapia ed educazione ARAS, Fano, 2014
  • 3.  (A) Stefania De Lucia (a cura di) Scritrici Nomadi. Passare i confini tra lingue e culture Sapienza Editrice Universitaria, Roma, 2017
  • 4.  (A) Celeste Ianniciello e Michaela Quadraro Memorie transculturali. Estetica contemporanea e critica postcoloniale Università Napoli l'Orientale, Napoli, 2015
  • 5.  (A) Raffaela Merlini, Daniela Fabiani (a cura di) Narrazioni della transcultura: fratture, nodi, ricomposizioni Franco Cesati, Ancona, 2016
  • 6.  (A) Davide Zoletto Pedagogia e studi culturali. La formazione tra critica postcoloniale e flussi culturali transnazionali. ETS, Pisa, 2012
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Nessuna distinzione di CFU tra studenti frequentanti e non frequentanti. Nel corso delle lezioni si prenderà visione di alcune testimonianze cinematografiche. Verranno anche aggiunte dispense a cura del docente. Esercitazioni e ricerche in piccolo e medio gruppo; visione di materiali audio-video; produzioni autonome (presentazione di argomenti e/o ricerche).Un'altra modalità didattica sarà la seguente: proporre un'esperienza di educazione incidentale come "uscita didattica". Una passeggiata in alcuni quartieri della città percepiti generalmente dall'opinione pubblica come "poco sicuri" o "degradati" per la forte presenza di comunità migranti. La particolarità di tale proposta? Il fatto che gli itinerari di visita e incontro siano ideati e accompagnati da migranti di prima e seconda generazione, residenti nei quartieri.

Metodi didattici
  • Il corso sarà organizzato come attività seminariali, vi saranno attività esperienziali di gruppo, letture, proiezioni di filmati. La lezione dialogata e partecipativa prevede momenti formativi diversi: teorico, riflessivo, progettuale. Inoltre sono previsti incontri di approfondimento transdisciplinari con altri docenti attraverso Seminari e/o in Co-Teaching. In particolare con il prof. Stefano Polenta. Un'altra modalità didattica sarà la seguente: proporre un'esperienza di educazione incidentale come "uscita didattica". Una passeggiata in alcuni quartieri della città percepiti generalmente dall'opinione pubblica come "poco sicuri" o "degradati" per la forte presenza di comunità migranti. La particolarità di tale proposta? Il fatto che gli itinerari di visita e incontro siano ideati e accompagnati da migranti di prima e seconda generazione, residenti nei quartieri.
Modalità di valutazione
  • La valutazione verrà effettuata nel seguente modo:
    1. un elaborato scritto che verrà consegnato al docente venti giorni prima della
    prova orale a cui verrà attribuito un punteggio di base. La prima prova sarà punto di inizio
    della discussione
    2. la prova orale prevede l'analisi critica in maniera esaustiva di uno o più eventi/autori; l'analisi delle interconnessioni tra temperie culturale e eventi storici; la determinazione di analogie, differenze, interconnessioni, influenze tra eventi ed esperienze educative. Tanto nell'elaborato scritto quanto nella prova orale si terrà conto del livello di approfondimento dei temi oggetto di studio, della chiarezza espositiva, dell'uso del linguaggio specifico della disciplina e della capacità di analisi.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

italiano

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano