Antropologia filosofica
- A.A. 2021/2022
- CFU 8
- Ore 48
- Classe di laurea L-19
Conoscenza della lingua italiana; conoscenze di carattere generale; capacità di ascolto e dialogo.
Il corso si struttura in tre parti.
La prima consiste in un modulo introduttivo che fornisce agli studenti le conoscenze di base per lo studio dell'antropologia filosofica.
La seconda ripercorre lo sviluppo dell'antropologia filosofica attraverso una ricostruzione del pensiero dei suoi fondatori: questo percorso permette allo studente di coglierne i legami con le altre scienze umane, di conoscere, comparare, problematizzare e comunicare le diverse prospettive filosofiche sull'umano, sui suoi valori e sui suoi ideali, elementi fondamentali per accrescere la consapevolezza della responsabilità formativa ed etica nelle professioni educative.
La terza propone un approfondimento sul valore etico-antropologico del gioco. Al termine del modulo lo studente comprende il gioco come pratica costitutiva dell'umano, ne riconosce la portata critico-riflessiva e lo sa utilizzare autonomamente nei contesti educativi come forma di espressione, rappresentazione del sé e inclusione.
La domanda sull'uomo: la prospettiva dell'antropologia filosofica
Il corso si articola in tre parti.
La prima prevede un unico modulo di quattro ore, volto a fornire o a recuperare nozioni, linguaggio e concetti di base utili per lo studio dell'antropologia filosofica, attraverso lezioni dialogate e laboratori.
La seconda, di trenta ore, prevede due moduli di quindici ore ciascuno. Nei due moduli si ricostruiscono la nascita e l'ambito di ricerca dell'antropologia filosofica e il suo posizionamento all'interno dell'orizzonte della filosofia anche attraverso la lettura di alcuni brani scelti degli autori esaminati.
La terza, che si compone di un modulo unico di quattordici ore, si problematizza il nesso tra essere umano e gioco, facendo emergere le potenzialità espressive, relazionali, etiche e sociali di quest'ultimo e valutandone criticamente la possibilità di utilizzo nei contesti educativi che promuovono l'inclusione e riducono la marginalizzazione.
Prima parte - Modulo 1: Introduzione alla filosofia, ai problemi che si pone, al suo linguaggio e ai suoi concetti. Al termine del modulo lo studente conosce e comprende terminologia e concetti necessari per lo studio dell'antropologia filosofica.
Seconda parte - modulo 2:
Nel primo modulo della seconda parte si esaminano la nascita e lo statuto dell'antropologia filosofica e si ricostruisce il pensiero di Max Scheler anche attraverso la lettura di alcuni brani a partire dal seguente indice:
La questione dell'antropologia filosofica; origini dell'antropologia filosofica moderna; l'apertura al mondo e la posizione dell'uomo; i valori e la persona; la dualità tra spirito e vita; l'uomo come "asceta della vita";
Seconda parte - modulo 3:
Nel secondo modulo della seconda parte saranno analizzati il pensiero di Arnold Gehlen e Helmuth Plessner anche attraverso la lettura di alcuni testi e si traccerà un bilancio rispetto allo statuto dell'antropologia filosofica e alle possibili interconnessioni con le scienze umane a partire dal seguente indice:
Gehlen: l'uomo come essere mancante; la carenza e l'esonero; la questione della tecnica; la centralità dell'agire; Plessner: i gradi dell'organico; la posizionalità eccentrica; le leggi antropologiche fondamentali.
Il modulo si concluderà con una lezione della durata di due ore in modalità co-teaching. La lezione verterà sul concetto di distanza, ponte fra la seconda e la terza parte del programma, e sarà svolta dalla Professoressa Donatella Pagliacci, titolare degli insegnamenti di Filosofia morale alla LM-85, Antropologia filosofica alla L-5, Etica fondamentale (mod. 1 - Etica della persona), Etica della differenza sessuale, Etica della vita alla LM-78.
Terza parte - modulo 4:
Nel modulo unico della seconda parte si analizza la questione del gioco da un punto di vista teorico e pratico, sulla scorta di alcuni scritti di Eugen Fink. Il gioco sarà anzitutto definito come modo di essere nel mondo tipico dell'umano, e sarà riconosciuto come un fondamentale antropologico. Infatti, il gioco permette al sé di sperimentare nella libertà di contesti fittizi la capacità di agire ed essere in relazione, di comunicare e costruire un mondo comune e contribuisce alla formazione di una socialità positiva e solida. Il mondo creato dal gioco è un mondo al riparo dal giudizio, libero, in cui i soggetti protagonisti scelgono di entrare, mediante cui comprendono l'importanza delle regole necessarie alle pratiche comuni e sono messi nelle condizioni di esplorare la propria identità in relazione attraversando paure e fragilità, riconoscendo nella capacità di riflessione critica e nell'agire comune tratti costitutivi dell'umano. Il gioco sarà inoltre tematizzato come modalità di espressione e rappresentazione di sé in relazione agli altri, di distanziamento riflessivo, di espressione e di rappresentazione. Si approfondiranno infine gli aspetti legati all'utilizzo del gioco nei contesti socio-educativi volti all'inclusione.
- 1. (C) U. Fadini "Antropologia filosofica" in P. Rossi (a cura di), La filosofia Utet, Torino, 1995 » Pagine/Capitoli: 495-521
- 2. (A) M. T. Pansera La specificità dell'umano. Percorsi di antropologia filosofica Inschibboleth, Roma, 2019 » Pagine/Capitoli: 11-172; 194-206; 222-240; 254-262; 266-291; 313-337; 343-356.
- 3. (C) A. Aguti Natura umana. Un'indagine storico-concettuale Meudon, Portogruaro, 2010
- 4. (C) A. Honneth Problems of Ethical Pluralism. Arnold Gehlen's Anthropological Ethics Iris. European Journal of Philosophy and Public Debate, Firenze, 2009 » Pagine/Capitoli: 187-194
- 5. (C) E. Cassirer Saggio sull'uomo. Introduzione a una filosofia della cultura Mimesis, Milano, 2011 » Pagine/Capitoli: Capitolo 1
- 6. (A) E. Fink Oasi del gioco Raffaello Cortina, Milano, 2008 » Pagine/Capitoli: 3-78
- 7. (A) E. Fink Per gioco. Saggi di antropologia filosofica Morcelliana, Brescia, 2016 » Pagine/Capitoli: 45-110
- 8. (C) D. Pagliacci L'io nella distanza. Essere in relazione, oltre la prossimità Mimesis, Milano, 2019
Durante lo svolgimento del corso si potrà fornire ulteriore materiale che sarà messo a disposizione di tutti gli studenti. Non sono previste differenziazioni di programma tra frequentanti e non.
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Ogni modulo del corso prevede l'utilizzo di diverse metodologie in coerenza con gli obiettivi formativi e i risultati di apprendimento attesi.
La prima parte, che consiste nel modulo introduttivo, sarà svolta con le seguenti metodologie: lezione frontale; esercitazioni e laboratori.
La seconda parte, dedicata alla ricostruzione delle principali teorie antropologico-filosofiche, prevede: lezioni frontali; lavori di gruppo; presentazioni e relazioni a cura degli studenti e discussioni in aula; co-teaching; esercitazioni di riepilogo e consolidamento dei contenuti appresi.
La terza parte prevede: lezioni frontali; attività laboratoriali; lavori di gruppo; presentazioni e discussioni in aula; esercitazioni; incontri di carattere seminariale con esperti.
Il coinvolgimento diretto degli studenti è finalizzato al consolidamento delle abilità comunicative e al rafforzamento delle capacità di apprendimento.
- La valutazione avviene attraverso un esame orale in cui agli studenti si chiede di mostrare la conoscenza dell'intero programma, la comprensione dei contenuti, la capacità di problematizzare, valutare, confrontare le diverse teorie con autonomia di giudizio, riconoscere i nessi tra un'adeguata comprensione dell'umano e le pratiche educative volte all'inclusione, comunicare efficacemente i contenuti appresi elaborando progetti e soluzioni ai problemi che tali pratiche pongono.
L'esame sarà valutato sulla base dei seguenti indicatori:
a) conoscenza e comprensione dei contenuti (40%);
b) capacità di applicare e riconoscere la valenza dei contenuti appresi nei contesti formativi ed educativi (30%);
c) rielaborazione critica delle conoscenze e autonomia di giudizio (30%).