Storia della filosofia morale
- A.A. 2021/2022
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea L-5
Conoscenze di base dei fondamenti di Storia della Filosofia, di Filosofia teoretica e di Filosofia morale.
Al termine del corso lo studente conosce e comprende nel loro sviluppo le implicazioni etiche di una tra le più note concezioni dell'identità umana, connotata in senso pratico e legata al concetto di proprietà di sé; ne sa ricostruire e riconoscere le radici anche a livello testuale e bibliografico, ne coglie gli orizzonti problematici e li utilizza per valutarne le ricadute anche nel tempo presente. Sa analizzare, sintetizzare e contestualizzare le argomentazioni dei testi in programma e le sa interpretare riconducendole a nodi filosofici che riguardano la dimensione etico-pratica e sociale dell'esistenza umana. Sa comunicare la concezione dell'identità umana in Locke e ne esplicita le ricadute etiche nella storia della filosofia morale, mostrando abilità di argomentazione, correlazione, comparazione. Si posiziona criticamente rispetto a tale concezione di identità umana, rafforzando così l'autonomia di giudizio. Lo studente esercita infine la sua capacità di apprendimento.
Proprietà di sé e individualismo morale: John Locke e oltre
Il corso è strutturato in tre moduli.
1) Nel primo, della durata di dieci ore, si ricostruisce il pensiero morale di Locke a partire dalla sua definizione di soggetto, che tiene conto delle riflessioni sull'identità come coscienza e memoria e di quelle sulla proprietà di sé connessa all'idea di persona come agente morale responsabile. Si valuta in questa fase la serie di implicazioni morali di tale definizione di identità, pratica e diacronica, e legata alla presenza a se stessi.
Il percorso del primo modulo è organizzato in base al seguente indice:
a) ricognizione delle principali questioni etico-antropologiche istruite da Locke in relazione alla sua concezione di soggetto;
b) lettura e analisi di alcuni capitoli del Libro II del Saggio sull'intelletto umano, in ordine alla tematizzazione dell'identità umana nel suo rapporto con l'agire, con il tempo e con i concetti di bene e male;
c) illustrazione del concetto di identità pratica e diacronica, della definizione di persona come agente responsabile delle proprie azioni e analisi critica delle implicazioni etiche di questa concezione;
d) ricostruzione del concetto di libertà in relazione al bene morale e alla natura umana.
2) Nel secondo modulo, della durata di dieci ore, si problematizza la questione dell'individualismo possessivo e proprietario in rapporto alla proprietà della propria persona tematizzata negli scritti lockiani. In primo luogo, si misura la portata etica dell'individualismo, si distingue tra individualismo possessivo, proprietario e morale ponendo in relazione tali concettualità con l'idea di libertà che emerge dal pensiero lockiano.
Il percorso del secondo modulo è organizzato in base al seguente indice:
a) analisi del Secondo trattato sul governo con particolare riferimento al concetto di proprietà della propria persona;
b) collegamento fra l'idea di soggetto tematizzata nel Secondo trattato e quella incontrata nel Saggio sull'intelletto umano;
c) valutazione critica e problematizzante delle implicazioni etiche della definizione di identità umana in relazione ai concetti di individualismo proprietario, possessivo e morale e alla questione della libertà.
3) Nel terzo modulo, della durata di dieci ore, si valutano ulteriormente le ricadute etiche del concetto di proprietà di sé e se ne ricostruisce brevemente la storia degli effetti. In primo luogo, i due versanti della soggettività umana come coscienza di sé e come proprietà della propria persona vengono contestualizzati nel pensiero morale lockiano; in secondo luogo, si analizza la questione della proprietà di sé in relazione allo sviluppo dell'idea di autonomia; in terzo luogo, si ricostruiscono alcune interpretazioni dell'individualismo morale lockiano.
Il percorso del terzo modulo è organizzato in base al seguente indice:
a) esplicitazione del legame tra la declinazione possessiva e proprietaria della persona in Locke e la sua proposta etica e morale, orientata alla prudenza, alla mediocritas e all'auto-interesse in relazione alle passioni e ai vincoli;
b) analisi della relazione tra la concezione della persona come proprietaria di se stessa e l'idea di autonomia in essa implicata;
c) breve ricostruzione di alcune interpretazioni dell'individualismo lockiano in relazione allo sviluppo di questioni etiche quali: la proprietà di sé fra disponibilità e consenso; il rapporto fra passioni e interessi; autonomia, libertà e relazioni umane.
- 1. (A) J. Locke Saggio sull'intelletto umano Utet, Torino, 1971 » Pagine/Capitoli: 279-335 (L. II, cap. XXI); 387-423 (L. II, capp. XXVII-XXVIII)
- 2. (A) J. Locke Due trattati sul governo Plus, Pisa , 2007 » Pagine/Capitoli: 188-334 (Secondo trattato)
- 3. (C) G. Di Biase La morale di Locke. Fra prudenza e mediocritas Carocci, Roma, 2012
- 4. (C) C.B. Macpherson Libertà e proprietà alle origini del pensiero borghese: la teoria dell'individualismo possessivo da Hobbes a Locke ISEDI, Milano, 1973
- 5. (C) E. Balibar "Le renversement de l'individualisme possessif", in H. Guineret, A. Milanese (a cura di), La proprieté: le propre, l'appropriation Ellipses, Paris, 2004 » Pagine/Capitoli: 9-32
- 6. (C) C. Sina Introduzione a Locke Laterza, Roma-Bari, 1982
- 7. (C) E. Santoro Autonomia individuale, libertà e diritti. Una critica dell'antropologia liberale ETS, Pisa, 1999
- 8. (A) S. Pierosara Autonomia in relazione. Attraverso l'etica contemporanea Mimesis, Milano, 2021 » Pagine/Capitoli: 13-41
- 9. (A) G.M. Chiodi, R. Gatti (a cura di) La filosofia politica di John Locke FrancoAngeli, Milano , 2005 » Pagine/Capitoli: 11-62; 95-101; 113-121.
Non ci sono distinzioni di programma tra studenti frequentanti e non frequentanti.
Tutti gli eventuali materiali supplementari e le risorse didattiche (presentazioni, dispense) utilizzati durante il corso saranno resi disponibili agli studenti, secondo modalità che verranno comunicate mediante i canali istituzionali.
- I tre moduli in cui si articola il corso utilizzano prevalentemente la lezione frontale dialogata. Oltre a tale metodologia, si prevede: per il primo modulo un'attività di tipo laboratoriale relativa all'analisi e la sintesi delle argomentazioni presenti nei testi in programma; al termine del secondo modulo un'esercitazione volta a rafforzare la capacità di apprendimento; per il terzo modulo un'esercitazione in piccoli e medi gruppi volta a consolidare le abilità comunicative e l'autonomia di giudizio, utile a tracciare un bilancio del percorso svolto.
- La prova è orale ed è volta ad accertare:
- per il 30%: quantità e qualità delle conoscenze;
- per il 30%: capacità di analisi, sintesi, correlazione e comparazione;
- per il 20%: capacità comunicativa, chiarezza e rigore espositivo;
- per il 20%: capacità di valutazione critica e autonomia di giudizio.
Inglese, francese.
Nessuna