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Home Silvia Pierosara Didattica 2021/2022 Teorie della giustizia

Teorie della giustizia

  • A.A. 2021/2022
  • CFU 6
  • Ore 30
  • Classe di laurea LM-78
Silvia Pierosara / Professoressa di ruolo - II fascia (PHIL-03/A)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

Conoscenza completa della storia della filosofia e possesso delle nozioni fondamentali della filosofia morale nel suo suo sviluppo teorico e storico. Capacità di analisi del testo filosofico e di collegamento tra testi, concetti e problemi.

Obiettivi del corso

Il corso indaga lo statuto, le condizioni di realizzabilità e i limiti di una teoria della giustizia come giustificazione, soffermandosi in particolare sulla proposta di Rainer Forst.
Al termine del percorso lo studente:
- conosce il significato, la rilevanza e le ricadute etiche, sociali e politiche di un'interpretazione della giustizia come giustificazione;
- conosce, coglie e comprende le implicazioni etico-politiche di una definizione di società come insieme di pratiche giustificative; sa collegare tale definizione all'idea di democrazia a essa sottesa; sa ricostruirne le radici storico-concettuali, con particolare riferimento all'asse kantiano e habermasiano;
- sa esprimere e comunicare valutazioni autonome circa le implicazioni etico-politiche della concezione della giustizia come giustificazione, confrontandola criticamente con altre proposte contemporanee e soppesandone le ricadute nelle relazioni private e pubbliche che prendono forma entro l'orizzonte della democrazia.

Programma del corso

Giustizia come giustificazione: la prospettiva teorico-critica di Rainer Forst

Il corso intende analizzare l'idea di giustizia come giustificazione che intende porre l'esercizio del potere al riparo dall'arbitrio e dal dominio. Questa proposta, elaborata da Rainer Forst sulla scia della riflessione habermasiana, rintraccia nella giustizia un fenomeno relazionale che, prima ancora di concretizzarsi in pratiche e istituzioni, risponde a una logica non soltanto comunicativa, ma più precisamente giustificativa. Il percorso si articola in tre moduli, ciascuno della durata di dieci ore.

1) Nel primo modulo si chiarisce in via preliminare una serie di concetti, tra i quali: società come insieme di pratiche giustificative; ordine normativo; potere noumenale. Si ricostruisce la prospettiva della giustizia come giustificazione delineata da Forst, se ne sottolineano le implicazioni morali e la si contestualizza rispetto alle teorie della giustizia discorsiva e formale di derivazione kantiana, evidenziando elementi di continuità e discontinuità.
Il primo modulo è strutturato secondo la seguente scansione:
a) giustizia come bene o giustizia come relazione;
b) giustizia come giustificazione riflessiva;
c) giustificazione e diritti umani.

2) Nel secondo modulo si approfondisce la relazione fra teoria critica e giustizia come giustificazione attraverso l'idea di "dignità degli ordini di giustificazione". Sono inoltre esplicitati gli assunti etico-antropologici sottesi alla proposta di Forst, che possono essere fatti risalire al concetto di dignità e che gli permettono di confrontarsi con alcune teorie critiche della giustizia contemporanee.
Il secondo modulo è strutturato sulla base della seguente scansione:
a) come fondare la critica: la dignità degli ordini di giustificazione;
b) né redistribuzione, né riconoscimento;
c) teoria e pratica dell'emancipazione.

3) Nel terzo modulo, dopo aver consolidato la comprensione della proposta teorica di Rainer Forst, si propone una valutazione critica a partire dalle obiezioni che l'autore fronteggia nell'ultima parte del volume adottato nel corso. Si propone inoltre un approfondimento a partire da alcune teorie della giustizia divergenti, anche in relazione agli elementi più marcatamente formalistici e astratti della teoria di Forst. Tale approfondimento permetterà di cogliere il nesso fra teorie della giustizia e democrazia nello spazio e nel tempo anche attraverso la collaborazione con esperti. Il modulo prevede alcune lezioni in modalità co-teaching con le docenti Carla Danani, sul significato e i diversi orizzonti della giustizia spaziale anche in rapporto alle memorie collettive, e Donatella Pagliacci, su alcune prospettive femminili relative al plesso giustizia e democrazia. Tali attività di co-teaching avranno la durata di due ore ciascuna.
Il terzo modulo è strutturato in base alla seguente scansione:
a) l'ingiustizia della giustizia
b) il cognitivismo della proposta di Forst e lo sguardo da nessun luogo
c) giustizia e democrazia.



Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) R. Forst Critica dei rapporti di giustificazione Trauben, Torino, 2013
  • 2.  (A) R. Forst "Moralità, potere e giustizia globale" Filosofia e questioni pubbliche, 2, 2004 » Pagine/Capitoli: 21-32
  • 3.  (A) R. Forst "Tolleranza e democrazia" Filosofia e questioni pubbliche, 2, 2005 » Pagine/Capitoli: 35-49
  • 4.  (C) R. Forst "I limiti della tolleranza" Teoria politica, 17, 2001 » Pagine/Capitoli: 3-16
  • 5.  (C) L. McNay "The limits of justification: Critique, disclosure, and reflexivity" European Journal of Political Theory, 19/1, 2020 » Pagine/Capitoli: 26-46
  • 6.  (C) E. Herlin-Karnell, M. Klatt (eds) Constitutionalism justified: Rainer Forst in discourse Oxford University Press, New York, 2019
  • 7.  (C) A. Allen, E. Mendieta (eds) Justification and Emancipation: The Critical Theory of Rainer Forst Penn State University Press, University Park, 2019
  • 8.  (C) M. Bianchin Ragioni, potere, dominio. Rainer Forst e la teoria critica del potere "Quaderni di teoria sociale", 20(1-2), 2020 » Pagine/Capitoli: 109-126
  • 9.  (C) C. Danani (a cura di) Democrazia e verità Morcelliana, Brescia, 2019
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Non ci sono differenziazioni tra frequentanti e non frequentanti rispetto ai testi in programma.
Ulteriori eventuali materiali supplementari e risorse didattiche (dispense, presentazioni) utilizzati durante lo svolgimento del corso saranno messi a disposizione di tutti gli studenti tramite i canali istituzionali.

Metodi didattici
  • Nel corso saranno utilizzate le seguenti metodologie didattiche:
    - Lezione frontale dialogata volta a ricostruire le relazioni di ordine teorico e pratico tra giustizia come giustificazione, uguaglianza e libertà dal domino, nell'ottica della coerenza tra contenuti e metodi del corso;
    - Approfondimento seminariale e gruppi di discussione, volti a consolidare la capacità di dialogo e di lavoro in gruppo;
    - Possibilità di produrre di testi scritti e relazioni da parte degli studenti, per rafforzare competenze comunicative e relazionali.
    - Per il terzo modulo, oltre alle metodologie sopra elencate, si prevede anche l'utilizzo della modalità didattica di co-teaching, come indicato nel dettaglio del programma.
    Saranno utilizzati supporti didattici diversificati, tra i quali: presentazioni; materiali audiovisivi; ulteriori testi di approfondimento per la lettura e la discussione.
Modalità di valutazione
  • La prova è orale ed è volta ad accertare:
    - per il 20%: quantità e qualità delle conoscenze;
    - per il 20%: capacità di analisi, organizzazione e argomentazione logica;
    - per il 20%: competenze comunicative e abilità relazionali;
    - per il 20%: chiarezza e rigore espositivo nell'esposizione scritta e/o orale;
    - per il 20%: capacità di valutazione critica e autonomia di giudizio.

Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Francese, inglese