Pedagogia dell'arte e del patrimonio
- A.A. 2017/2018
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-89
nessuno
Lo studente che completerà questo corso sarà in grado di comprendere l'estetica di John
Dewey, contestualizzandola nell'ambito del suo pensiero, inclusa la matrice hegeliana che lo
pervade.
Sarà in grado di utilizzare le categorie estetiche deweyane nell'analisi delle opere d'arte e
e di estrapolarne implicazioni sul versante educativo.
Il corso intende offrire una lettura approfondita della concezione deweyana
dell'estetica, centrata sul concetto di "esperienza".
Uno dei tratti più sorprendenti dell'approccio di Dewey all'arte è che, pur mettendo in
luce la "continuità" dell'esperienza estetica con l'esperienza biologica e naturale, è
anti-riduzionistico, ovvero egli non intende spiegare ciò che di "elevato"
vi è nell'arte riducendola a qualcosa di "elementare" o meramente "materiale".
Dewey intende superare il dualismo fra corporeo e spirituale e fra fattuale e valoriale
proponendo un pensiero "organicista", la cui eredità hegeliana è stata profondamente
rivisitata in direzione di una dinamica dell' "esperienza". Un'esperienza, quando è
veramente tale, riesce a integrare gli aspetti soggettivi (emotivi, sensoriali, cognitivi,
motori ecc.) e quelli oggettivi in un "intero".
Con specifico riferimento all'arte, ogni esperienza, quando non la mera esecuzione di
routine o schemi mentali, modifica tanto il soggetto quanto la realtà, facendoli entrano
in nuovi rapporti organici. Questi nuovi rapporti costituiscono una progressiva
stratificazione di valori che viene "cumulata" nell'opera d'arte.
Ne deriva una concezione dell'arte come un intero, come esperienza di armonia, capace
di mediare fra sentimenti e realtà, fra soggetto e oggetto, dove il soggetto è inteso come
una parte della realtà capace di fungere da fattore di miglioramento della realtà stessa.
Durante il corso verrà proposta anche una interpretazione di Dewey sul versante
dell'epistemologia della complessità e verranno proposti approfondimenti con artisti e
letterati.
- 1. (A) J. DEWEY Arte come esperienza Aesthetica Edizioni (o La Nuova Italia), Palermo, 2007 » Pagine/Capitoli: capp. 1-9 (pp. 1-214)
- 2. (A) J. Dewey Esperienza e natura Mursia, Milano, 1990 » Pagine/Capitoli: cap. 9: "Esperienza, natura e arte" (pp. 255-281)
- 3. (A) R. M. Calcaterra Idee concrete. Percorsi nella filosofia di John Dewey Marietti, Genova-Milano, 2011 » Pagine/Capitoli: pp. 1-126
Slide delle lezioni, disponibili nella pagina personale del docente.
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Durante le lezioni verrà approfondito il pensiero estetico di Dewey, ponendo attenzione a
contestualizzarlo e a individuarne matrici storiche e l'attualità.
Durante le lezioni verrà privilegiato una didattica interattiva e partecipata, con lettura di
testi da commentare in aula dagli studenti con il supporto del docente.
- Metodi di verifica: la prova finale è orale; non è prevista la prova intermedia.
Criteri di verifica: verrà appurata la conoscenza dei principali concetti trattati durante il
corso. Si terrà conto del livello di approfondimento dei temi oggetto di studio e del loro
inquadramento in una visione d'insieme, della chiarezza espositiva, dell'uso del
linguaggio specifico della disciplina e della capacità di analisi. In particolare, si valuterà
se i concetti siano stati adeguatamente "maturati" e "interiorizzati" al fine di utilizzarli
come base per ragionamenti più ampi e per applicarli a situazioni concrete.
Durante l'esame verrà approfondita la capacità di riferirsi a situazioni concrete e casi
facenti capo all'esperienza (professionale o di tirocinio) o riferendosi a casi ed
esercitazioni menzionati durante le lezioni.