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Home Marcello La Matina Didattica 2020/2021 Semiotica e filosofia del linguaggio

Semiotica e filosofia del linguaggio

  • Semiotica e filosofia del linguaggio Classe: L-11
  • A.A. 2020/2021
  • CFU 9, 6(m)
  • Ore 45, 30(m)
  • Classe di laurea L-10, L-11(m)
Marcello La Matina / Professore di ruolo - II fascia (PHIL-04/B)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

Il linguaggio della semiotica si è formato in buona parte utilizzando termini e concetti della linguistica, delle scienze umane. Ma non v'è termine o concetto che la semiotica non abbia poi ridefinito. Sicché, lo studente interessato oggi alla semiotica può partire dal già noto, per spingersi verso prospettive sicuramente coinvolgenti e appassionanti. Il principale ingrediente è la curiosità intellettuale, il desiderio di partecipare ad una avventura conoscitiva, la cui posta è la costruzione stessa del mondo. Il mondo, insegna la semiotica, non è un dato inamovibile dell'esperienza, ma il risultato dell'incontro fra i sensi e il senso.

Obiettivi del corso

Che cosa fa sì che il mondo ci appaia dotato di senso? E come possiamo parlare del senso di qualcosa, di una storia, di una vita? E cosa riusciamo a dire del senso? A queste domande vorrebbe dare risposta la semiotica; il cui oggetto di studio non è - come comunemente creduto - il segno, ma la significazione, ossia l'aver senso (di una storia, di certi luoghi, di alcune relazioni). Del senso, però, si può parlare solo articolandolo, ovvero mettendolo "in condizione di significare". Io vorrei proporre gli strumenti essenziali di questo affascinante percorso alla ricerca del senso. Imparare a cogliere nel mondo le differenze, gli scarti fra le cose; imparare ad articolare queste differenze a diversi livelli di profondità; acquisire dimestichezza con il "percorso generativo del senso"; questo significa acquisire una conoscenza capace di orientare una lettura rigorosa e creativa.

Programma del corso

Nel Corso 2019/2020 ho proposto una ricerca dal titolo «Cultura di massa in Italia: (1954-2001) da Umberto Eco a Gianfranco Marrone». Il programma di questo anno si propone di ripercorrere, in modo rigoroso e spero divertente, la nostra storia recente alla ricerca dei caratteri che la società italiana ha assunto (o perduto) come conseguenza di fenomeni quali la serialità (in musica come nel fumetto), la diffusione della paraletteratura, l'invenzione dei linguaggi televisivi, la trasformazione della scuola dell'obbligo, l'accesso popolare all'istruzione, fino all'attuale decostruzione della cultura scolastica. La parte generale comprenderà due temi: la nozione di "cultura di massa" (e le nozioni prossime ad essa) e lo studio delle strutture narrative e discorsive. Il primo tema sarà sviluppato rileggendo alcuni scritti di Umberto Eco a cavallo tra sociologia e semiologia. Il secondo ci vedrà impegnati nello studio della "semiotica generativa" di Algirdas J. Greimas e nello sviluppo di essa sotto le specie di una "sociosemiotica". La parte monografica comprenderà i linguaggi del fumetto, la canzone d'autore in Italia, la televisione. Infine, vorrei osservare alcuni mutamenti nel linguaggio del cosiddetto "sciame digitale" dei nostri tempi.

Nota:

Il Corso così com'è consente allo studente di conseguire 9 CFU. Per lo studente frequentante il programma di studio equivale al contenuto delle lezioni (tutte le lezioni). Chi frequenta sarà così diligente da raccogliere i propri appunti di studio e compararli insieme a qualche collega di corso, al fine di correggere eventuali errori e integrare eventuali lacune. Il docente può, a discrezione, aggiungere a questo carico di studio anche un breve testo integrativo.

Ogni studente che non si avvalga della frequenza può richiedere (entro 15 giorni dall'inizio del Corso e del Semestre in cui il Corso è impartito) un programma alternativo. I testi indicati in questa pagina sono da intendersi come consigli o come prescrizioni SOLTANTO per lo studente non frequentante, che è chiamato a scegliere dall'elenco alcuni titoli sotto la guida del docente.

Gli studenti di Corsi di laurea diversi da Lettere possono frequentare le lezioni, sostenere l'esame e conseguire tutti i CFU previsti dall'insegnamento. Nel caso in cui i CFU previsti per Lettere siano di numero differente da quelli erogati dal Corso di appartenenza (poniamo, Lingue), può essere presentata richiesta per la convalida dell'intero importo di CFU, dimostrando di avere effettivamente seguito il Corso e mostrando le risultanze dell'esame -- dove il docente scrive sempre i CFU erogabili.

Al momento non è possibile sostenere l'esame per più di 9 CFU.

Gli studenti di altri Dipartimenti sono ammessi alla frequenza, ma possono sostenere un esame di profitto solo con il benestare dei rispettivi Dipartimenti. Il Docente, su richiesta certifica su carta intestata l'avvenuta frequenza e, se autorizzato, concede l'esame di profitto.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati
  • 1.  (A) Gianfranco Marrone Prima lezione di semiotica Laterza, Bari, 2016 » Pagine/Capitoli: per intero
  • 2.  (A) Marcello La Matina «Martys. Alcune note preliminari per una semiotica del martirio», in Lexia. Rivista di semiotica, 31-32 (2018), pp. 57-80 Aracne, Roma, 2018 » Pagine/Capitoli: pagine 57-80
  • 3.  (A) Marcello La Matina Cronosensitività Carocci, Roma, 2016 » Pagine/Capitoli: da concordare per una estensione non superiore a 200 pagine. Poiché il libro è idealmente divisibile in tre sezioni (capp. 1-5, capp. 6-10 e capp. 11-15), il programma di studio si concentrerà su una di esse a scelta.
Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Programmi da 3 CFU: due dei testi indicati (un articolo e una monografia)

Programmi da 6 CFU (come il programma indicato sopra per i frequentanti)

Metodi didattici
  • La lezione non sarà una esposizione di concetti da mandare a memoria. Compito della lezione sarà risvegliare l'interesse e la curiosità verso i fenomeni che sono alla base della articolazione del senso: riscritture, remakes, traduzioni, trasposizioni, esemplificazioni. Si tratterà di smontare i nostri giocattoli abituali, di vederli in una luce nuova; ovvero si tratterà di interrogare certi abiti domestici, per far sì che lascino intravvedere aspetti esotici, per noi inconsueti. La lezione è dialogata, come nella originaria tradizione universitaria.
Modalità di valutazione
  • L'esame è una cerimonia linguistica codificata nella quale, secondo tradizione, l'esaminatore opera una "perquisizione" intellettuale con domande dirette o indirette, al fine di quantificare il livello di conoscenze posseduto dal discente. Dio sa quanto questo tipo di esame sia criticabile. Tuttavia, occorre prendere atto che la maggior parte degli studenti preferisce questa modalità ad altre, forse meno invadenti, forme di interazione pilotata. Sicché, l'esame sarà svolto con domande e risposte volte ad accertare il grado e la qualità delle competenze sviluppate attraverso la lezione e le letture consigliate. Lo studente, "ça va sans dire", potrà richiedere forme alternative (presentare una relazione, elaborare creativamente gli appunti presi a lezione, etc.). In casi eccezionali, si potrà pensare a una valutazione in forma scritta, basata su risposte aperte. Saranno particolarmente apprezzate nella valutazione, scritta e orale.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Inglese, francese, greco

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Inglese, francese.