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Home Carla Danani Didattica 2025/2026 Filosofia dell'abitare

Filosofia dell'abitare

  • A.A. 2025/2026
  • CFU 6, 6(m)
  • Ore 30, 30(m)
  • Classe di laurea L-5 R, L-5(m), L-5 R(m)
Carla Danani / Professoressa di ruolo - I fascia (PHIL-03/A)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

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Obiettivi del corso

Il corso ha l'obiettivo di offrire conoscenze approfondite, in prospettiva fenomenologico-ermeneutica, in merito alla costitutiva dimensione di "allocazione trascendentale" propria dell'essere umano e di sviluppare la capacità di applicare criticamente e consapevolmente le categorie e i paradigmi acquisiti. L'approccio anche interdisciplinare intende rafforzare sia la capacità di integrare elementi conoscitivi provenienti da saperi differenti sia un'attitudine di attenzione critica alla complessità dell'abitare umano sulla Terra.

Programma del corso

Il corso tratta dell'"allocazione trascendentale" dell’essere umano in prospettiva fenomenologico-ermeneutica, prendendo in considerazione, in primo luogo, alcuni testi fondamentali (M. Heidegger, 'Costruire Abitare Pensare'; M. Merleau-Ponty, 'Fenomenologia della percezione'; E. Levinas, 'Totalità e infinito'; J. Patocka, 'Lo spazio e la sua problematicità'). Una seconda parte ne approfondisce il nesso con la temporalità (con riferimenti a P. Ricoeur e E. Casey). Infine un terzo modulo, trattato in forma interdisciplinare e in modalità di co-teaching con il corso di Psicologia dello Sviluppo tenuto dalla professoressa Paola Nicolini, esercita in modo applicativo quanto appreso, considerando in modo analitico e approfondito significatività e performatività di un luogo specifico, a partire da alcune tipologie di luogo a diversa scala.

(N.B. chi frequenta l'insegnamento 'Filosofia dell'Abitare' non è tenuto/a a frequentare anche l'insegnamento 'Psicologia dello Sviluppo')

Testi (A)dottati, (C)onsigliati

Adotatti

M. Heidegger, 'Costruire Abitare Pensare', in 'Saggi e discorsi', tr. it. Mursia Milano 1976, pp. 96-108;

M. Merleau-Ponty, 'Fenomenologia della percezione', Parte Prima. – III. La spazialità del corpo proprio e la motilità; Parte Seconda. – II. Lo spazio, tr. it. Bompiani, Milano 2003;

E. Levinas, 'Totalità e infinito', D. La dimora, tr. it. Jaca Book, Milano 1998, pp. 155-177;

J. Patocka, 'Lo spazio e la sua problematicità', tr. it. Mimesis, Sesto San Giovanni 2014;

P. Ricoeur, 'Passato, Memoria, Storia, Oblio', in Ricordare, dimenticare, perdonare, tr. it. Il Mulino, Bologna 2004;

E. Casey, 'Public Memory in Place and Time', in Kendall R Phillips, Framing Public Memory, The University of Alabama Press 2004, pp. 17-44.


Consigliati

C. Danani, Abitanti, di passaggio. Riflessioni filosofiche sull'abitare umano, Aracne, Roma 2013

K. Schlögel, Leggere il tempo nello spazio. Saggi di storia e geopolitica, trad. it. Milano, Bruno Mondadori, 2009

H. Lefebvre, La produzione dello spazio, 2 voll., trad. it. di M. Galletti, Milano, Moizzi, 1976-78

H.F. Mallgrave, L'emparia degli spazi, trad. it. Cortina, Milano 2015




Altre informazioni / materiali aggiuntivi

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Metodi didattici
  • Le lezioni si svolgono sia in forma espositiva frontale sia in forma dialogica e seminariale, analizzando differenti prospettive teoriche e sollecitando riflessioni critiche. Sono privilegiati l'approccio analitico, l'attitudine argomentativa ed il confronto riflessivo anche interdisciplinare. Il modulo applicativo potrà essere svolto in piccoli gruppi e prevedere una relazione finale, in prospettiva interdisciplinare.


Modalità di valutazione
  • La prova è orale ed inoltre è previsto un lavoro scritto (di circa 10.000 caratteri) di riflessione sulla parte "applicativa", svola durante il modulo in co-teaching (chi partecipa al modulo in co-teaching stende una riflessione di gruppo, chi non partecipa redige il testo individualmente). La prova complessivamente intende accertare conoscenze e competenze. La prova si intende superata se sono state acquisite: 1) la conoscenza dei concetti e dei principali nodi argomentativi dei paradigmi teorici presentati (50%), 2) la capacità di esporre in modo pertinente e chiaro (30%), 3) la capacità di rielaborazione (20%).


Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

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Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

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