Politiche dell'unione europea in ambito sociale
- A.A. 2025/2026
- CFU 5
- Ore 25
- Classe di laurea LM-87 R
E' utile per lo studente avere una conoscenza di base di diritto pubblico ed una conoscenza elementare di diritto privato.
Il corso si propone di offrire un'analisi di base delle delle istituzioni dell'Unione europea e delle fonti normative europee in materia di politica sociale. Tale analisi viene condotta anche attraverso lo studio di casi giurisprudenziali. Lo studente, una volta superato l'esame, sarà in grado di leggere e analizzare le fonti normative europee, nonché di ricercare, comprendere e applicare la giurisprudenza della Corte di giustizia nell'ambito di procedimenti interni ovvero di attività stragiudiziali.
Lo studente dovrà avere acquisito autonome capacità di comprensione delle disposizioni normative europee e dovrà essere in grado di esplicare la propria opinione in forma orale o in testi scritti.
Lo studente sarà così in grado di includere una formazione che gli consentirà di esercitare alcune attività professionali (ad esempio: assistente sociale) in uno spazio globalizzato ovvero di svolgere compiti analoghi nell'ambito di soggetti privati ed enti internazionali.
Il corso si propone di fornire una descrizione di base delle principali istituzioni dell'Unione e delle fonti normative dell'Unione europea, nonché della normativa in materia di politica sociale.
Particolare attenzione verrà dedicata all'analisi del sistema di libera circolazione delle persone e alle norme di diritto europeo del lavoro.
1) Villani U., Istituzioni di diritto dell'Unione europea, Cacucci, ult. ed., limitatamente ai capitoli V e VII (A)
2) Zanobetti A., Diritto internazionale del lavoro, Giuffrè, 2a ed., 2021, cap. V (pp. 227-314) (A)
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Lezioni frontali. Le prime lezioni sono dedicate all'analisi delle principali istituzioni e delle fonti normative europee . La seconda parte del corso verte sulla descrizione del sistema di libera circolazione delle persone della politica sociale europea: in questo caso, la disamina implicherà anche l'analisi di fonti normative specifiche ovvero di casi giurisprudenziali.
L'esame si svolgerà in modalità orale. L'esame si articolerà in due/quattro domande di contenuto aperto. Per superare l'esame lo studente dovrà dimostrare di avere letto e analizzato il testo normativo (eventualmente anche chiarendo con esempi); esprimersi con proprietà di linguaggio; dimostrare di possedere capacità logico-deduttive. Abitualmente costituisce un incremento della valutazione finale la capacità di applicare le conoscenze acquisite.
In questo contesto la valutazione sarà normalmente composta come segue.
a) conoscenza e capacità di comprensione dei testi: il 30% sul totale della valutazione complessiva);
b) capacità di operare collegamenti: 30% sul totale della valutazione complessiva;
c) autonomia di giudizio e di pensiero critico: 30% sul totale della valutazione complessiva;
e) capacità di applicare le conoscenze acquisite: il 10% sul totale della valutazione complessiva.
Si avvisano gli studenti che i valori indicati rappresentano un utile parametro orientativo per il docente per il calcolo del voto finale, ma che gli stessi hanno un carattere indicativo e non vincolante.
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