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Home Giglioni Guido Maria Didattica 2024/2025 Storia delle tradizioni filosofiche

Storia delle tradizioni filosofiche

  • A.A. 2024/2025
  • CFU 6, 6(m)
  • Ore 30, 30(m)
  • Classe di laurea L-5, L-5(m)
Guido Maria Giglioni / Professore di ruolo - II fascia (PHIL-05/A)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

NON si richiede alcuna conoscenza di lingue diverse dall'italiano. NON si richiede una conoscenza della storia della filosofia occidentale. Si richiede solo una certa disponibilità a voler situare le idee nei loro specifici contesti storici, intellettuali, economici, sociali e culturali. La frequenza del corso non è obbligatoria (visto che non lo può essere per legge). Tuttavia, il buon senso e una ragionevole fiducia nell'uso del libero arbitrio sembrano indicare che, qualora la studentessa o lo studente fosse nella condizione di poter frequentare le lezioni, detta frequenza pare generare un cospicuo vantaggio intellettuale e forse addirittura un arricchimento d'esperienza (sociale e culturale).

Obiettivi del corso

Studentesse e studenti acquisiranno una buona conoscenza del “De ridiculis" di Vincenzo Maggi e della sua importanza per il dibattito riguardante la riscoperta rinascimentale della “Poetica” di Aristotele e, più in generale, la questione del comico; svilupperanno la capacità di argomentare dei punti discussi in classe; si familiarizzeranno con l'esercizio di articolare in forma scritta una particolare tesi o un particolare argomento. L'impianto del corso ha lo scopo di sollecitare nelle studentesse e negli studenti un approccio genuinamente interdisciplinare, in modo che i grandi temi affrontati dalla filosofia, scienza e tecnologia vengano letti e interpretati attraverso una pluralità di strumenti concettuali, letterari e visivi.



Programma del corso

Come ridere in tempi tragici: il "De ridiculis" di Vincenzo Maggi

La riscoperta della "Poetica" di Aristotele tra Quattrocento e Cinquento è uno degli episodi più significativi del Rinascimento filosofico. Il corso si concentrerà sulla lettura attenta del trattato "De ridiculis" [Cosa ci fa ridere] pubblicato da Vincenzo Maggi (1498-1564) nel 1550. Maggi, professore di filosofia alle Università di Padova e Ferrara, elaborò un'originale teoria del comico sviluppando delle idee a cui Aristotele aveva accennato nella "Poetica" e aggiungendo importanti contributi da Cicerone, Orazio e, in tempi a lui più vicini, Gioviano Pontano e Baldassarre Castiglione. Il corso si interrogherà soprattutto sulla definizione che Maggi fornisce del "ridiculum" come "peccatum et turpitudo ac deformitas quaedam sine dolore", ovvero un certo tipo di difetto, indecenza e bruttezza che non presuppone alcuna senzazione di dolore fisico e morale. Si vedrà per questo come la questione del "ridiculum" attraversi per Maggi i campi della retorica, anatomia, estetica e filosofia morale.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati

Sarà cura dell'insegnante preparare al termine del corso una dispensa in formato PDF con tutti i materiali da portare all'esame. Il programma d'esame È LO STESSO sia che studentesse e studenti frequentino sia che non frequentino. Nei corsi di "Storia delle tradizioni filosofiche", tutte le studentesse e tutti gli studenti sono considerati dei lavoratori. È quindi del tutto ridondante inviare al docente email in cui il mittente si presenta come “studente lavoratore” o “studentessa lavoratrice”.



Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Non ci sono altre informazioni.

Metodi didattici
  • Il corso prevede una lettura accurata e contestualizzata del trattato "De ridiculis" di Vincenzo Maggi. Ogni lezione avrà una parte dedicata a domande e discussioni, dalle quali ci si augura possa emergere la fisionomia caratteristica della classe, e quindi gli specifici interessi che vanno coltivati di anno in anno. Nei corsi di Storia delle tradizioni filosofiche, insegnanti, studentesse e studenti condivideranno conoscenze e pensiero critico, e soprattutto si eserciteranno a fare ricerca di settimana in settimana. L'elaborazione del saggio scritto verrà incoraggiata durante il corso, attraverso incontri individuali tra l'insegnante e le studentesse e gli studenti, e attraverso discussioni di eventuali abbozzi preliminari del testo da consegnare almeno 10 giorni prima dell'esame finale.


Modalità di valutazione
  • La valutazione terrà conto di: 1) un saggio scritto di circa 4.000 parole su uno dei vari temi emersi durante le lezioni, da consegnare via email all'insegnante almeno dieci giorni prima della data dell'esame finale; ogni tentativo di plagio, compreso l’uso di ChatGPT 4.0 e altri tipi di sciatti chatbot e assistenti virtuali, comporterà l'annullamento della prova; 2) esame finale orale, in cui verranno anche discussi i risultati del saggio scritto.


    Per la scrittura del saggio, studenti e studentesse sono incoraggiate ad individuare un possibile tema di ricerca che abbia un qualche nesso con il programma del corso o con idee emerse durante le lezioni e le discussioni in classe. La gamma di questioni che possono essere esaminate nel saggio scritto è ampia. Alcuni esempi: il concetto di comico; il riso; la commedia; la “Poetica” di Aristotele; Aristotele nel Rinascimento; Vincenzo Maggi.

     

Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Il corso è in italiano, ma ogni conoscenza di latino e inglese è bene accetta.


Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano

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