Filosofia della voce
- A.A. 2021/2022
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea L-5
Benché questa disciplina non si assoggetti ad una propedeuticità data in partenza, non è male che lo studente abbia una idea, anche minima, delle teorie linguistiche moderne e conosca almeno i problemi dibattuti dalla antropologia contemporanea o dalla etnomusicologia. Non guasta una minima conoscenza di parole greche e di rituali musicali, antichi e moderni.
Come scrivevamo nel 2016, il neonato Corso di Filoso?a della Voce si propone di offrire una ri?essione sul rapporto tra phoné (voce, in greco) e logos (discorso, linguaggio). Più precisamente, esso cerca di trattare tutti gli aspetti dello studio del Signi?cante, non importa quale sia il linguaggio coinvolto, senza assumere impegni preliminari con il piano del signi?cato. Accanto a quegli obiettivi, oggi sentiamo di aggiungere una ri?essione sulla "scomparsa della voce", ovvero sul crescente numero di dispositivi che ci chiedono di rinunciare alla nostra voce, o ci obbligano ad averne una standard. Sono le facce di una stessa ideologia fonoclasta, il cui obiettivo ?nale è la riduzione della persona a pura istanza di un tipo.
Lo studente è richiesto di analizzare la presenza della Voce nel processo antropogenetico, ossia nel divenire umano dell'uomo. Si tratta di comporre la singolarità di ogni voce con le urgenze della pluralità (si pensi alla lirica corale in Grecia classica).
LA VOCE DELL'AMATA. LINGUAGGIO ED EROS NELLA POESIA E NELLE ARTI
Alla base del Corso, come dicemmo, sta la divaricazione greca tra l'aver voce e l'aver linguaggio. Differenza di non poco conto, dal momento che sono gli animali ad avere una voce ed è invece l'uomo ad essere de?nito come "il vivente capace di linguaggio". Ma cosa vuol dire questa differenziazione? Tutti i viventi hanno una voce; per?no le cose talora ne assumono una, in contesti ordinari o particolari. Avere una voce non è lo stesso che avere un linguaggio. C'è come una frattura tra la phoné delle comunità umane e il loro Logos, misura della loro razionalità. Ma cosa vuol dire per una creatura l'essere capace di Voce? E come questa capacità connaturata si coniuga con le convenzioni, con le costruzioni sociali che controllano ad ogni passo la pratica linguistica? In?ne, quali relazioni sono esplorabili tra la Voce articolata del linguaggio umano e la Voce modulata del suono musicale, la quale è sì umana, ma può anche provenire dalle Cose, da altri viventi, da fenomeni naturali e non naturali?.
Il programma di studio comprende tre parti:
(1) Teorie della Voce (con riferimento alla opposizione Natura Vs Cultura nella phoné dei Greci); prevedo un excursus attraverso le discipline e le arti che trattano della voce o come strumento o come dotazione naturale / culturale;
(2) Meta?sica della Voce (la Voce nella ?loso?a contemporanea); è il tentativo di coniugare la ri?essione fenomenologica con la ?loso?a della musica. La rilfessione di ?loso? come Giovanni Piana, Carlo Serra, Silvia Vizzardelli, e altri, viene ad af?ancarsi alla parola di Roland Barthes, di Gaston Bachelard o di Christos Yannaras.
(3) Archeologia del Signi?cante: questa parte racchiude le ri?essioni di chi scrive. La Voce è presentata come un segno indicale, precisamente come un index relationis. Questo contenuto verrà spiegato con riferimento alla relazione erotica tra la madre e il bimbo infante e con relazione alla poesia d'amore, spec. il poema noto come il Cantico dei Cantici.
CFU: 6
Non è possibile un accreditamento differente.
- 1. (C) Jacques Derrida La voce e il fenomeno Jaca Book, Milano, 1968 » Pagine/Capitoli: per intero
- 2. (C) Giorgio Agamben Che cos'è la filosofia? Quodlibet, Macerata-Roma, 2018 » Pagine/Capitoli: intero
- 3. (C) Marcello La Matina L'accadere del suono Mimesis, Milano, 2017
- 4. (C) Marcello La Matina Archäologie des Signifikanten. Musik und Philosophie im Gespräch Königshausen & Neumann, Würzburg, 2020 » Pagine/Capitoli: a scelta
piattaforme Teams, Streamyard, Zoom
Pianoforte
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Trattandosi di un insegnamento a scelta è quasi ovvio chiedere che vi si iscriva soltanto chi desidera frequentarne le lezioni (senza eccessive preoccupazioni di CFU). La lezione è svolta ora come conferenz asaggio, alla maniera di Plutarco, ora come incontro seminariale. Sono state esperite con successo declinazioni telematiche delle lezioni. Esse non vanno intese come un "sostituto" della lezione, ma come un insieme di alternative, un insieme di percorsi di altro genere e caratterizzati dall'impiego di linguaggi diversi: verbale, musicale, audiovisivo, etc.
Tuttavia, lo studente che non desiderasse avvalersi della lezione, può chiedere - NEI PRIMI 15 GIORNI DALL'INIZIO DEL CORSO - un programma alternativo, da concordarsi con il docente.
- L'esame viene svolto in modo conforme alle regole ?ssate dal Corso di laurea. Tuttavia, è lasciata facoltà allo studente di optare per un diverso metodo, che tenga conto degli indici di partecipazione alla vita della "comunità ?loso?ca" costituita nel semestre (interventi, papers, schede di libri, problem solving); inoltre, sono ammessi esami in forma di esposizione o di veri?ca anche scritta; l'esame mira ad accertare in modo graduabile se lo studente abbia o no stabilito una attitudine filosofica e disponga di una basilare conoscenza dei problemi fondamentali (dello stato dell'arte della disciplina) esposti nel Corso di lezioni.
francese, inglese, greco