Filosofia del testo
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Filosofia e teoria del testo Classe: LM-78
- A.A. 2021/2022
- CFU 6, 6(m)
- Ore 30, 30(m)
- Classe di laurea LM-14,15, LM-78(m), LM-84(m)
Noi tutti abbiamo a che fare con qualche testo tutti i giorni e per molto tempo al giorno; la consuetudine col testo è per lo studente e per lo studioso una dimensione pervasiva. C'è chi ha coi testi un rapporto costante e consapevole; e chi, invece, si muove nella rete testuale in modo solo istintivo. Riconoscere un testo significa prendere una posizione rispetto ad esso. I testi pongono domande, danno risposte, interpellano. Una filosofia del testo può muovere solo da esercizi che rendano consapevoli le operazioni che si possono compiere in presenza del testo, davanti al testo.
Ogni cultura umana può essere immaginata come una infinita raccolta di testi, o, in alternativa, come un meccanismo capace di generare infiniti testi. Ogni cultura umana affida ai testi la propria storia e la propria identità. V'è propriamente storia umana solo là dove il testo può radunare attorno a sé una comunità di lettori/performatori. Come le comunità, così anche i testi possono muoversi nello spazio: viaggiano, vengono tradotti, riscritti; ma i testi si muovono anche nel tempo: vengono trascritti, ricopiati, preservati, modificati ovvero semplicemente dimenticati.
I testi non sono i libri. Essi hanno a che fare con i libri, che spesso li "portano dentro", ma non si sovrappongono a questi. Come persone, i testi circolano, ma a volte è difficile rintracciare i loro antenati o seguirli nei loro cammini. I testi sono dappertutto, anche dove non ti aspetteresti di trovarli. Per questo, anche le scienze faticano a definirli in modo unitario.
Programma 2022
Dalle scienze del testo alle arti del testo.
Il Testo non è il Libro; il libro è un oggetto, il testo no. Proponendo questa linea di indagine, la filosofia del testo accetta di mettere in discussione alcuni presupposti delle cosiddette scienze del testo. Non si tratta di rinunciare a quel che sappiamo da esse, ma di procedere oltre il già noto, per indagare la dimensione dell'evento, l'accadere del testo e il rapporto tra gli accadimenti testuali e i vissuti del lettore/performatore. Il programma è perciò suddiviso in due parti. Per un verso, si tratterà di descrivere quegli ambiti (come la filologia, la semiotica, la linguistica testuale) nei quali il testo occupa già un suo posto, o quale oggetto di studio, ovvero quale strumento dello studioso. Per altro verso, si tratterà di rivendicare alla filosofia (del linguaggio?) uno spazio e un ruolo che vorremmo capaci di illuminare il dispositivo testuale quale operatore (a) che genera forme di vita, (b) che apre l'esistenza singolare alle esistenze (di altre creature, di altri mondi o di sé come Altro da sé) e (c) che manifesta il possibile, appunto, come possibile.
- 1. (A) Marcello La Matina L'accadere del suono Mimesis, Milano, 2020 » Pagine/Capitoli: tre capitoli a scelta
- 2. (C) Andrea Ponso Cantico dei cantici il Saggiatore, Milano, 2018 » Pagine/Capitoli: intero
- 3. (C) François Rastier Arti e scienze del testo Mimesis, Milano, 2015 » Pagine/Capitoli: pagine a scelta
- 4. (A) Marcello La Matina Il problema del significante. Carocci, Roma, 2021 » Pagine/Capitoli: da concordare
Si impiegheranno le risorse DAD.
Si farà uso del pianoforte e di dischi.
Il programma è per 6 CFU, se le ore di lezione sono 30. Modifiche motivate possibili.
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Didattica 2022
L'indagine che prende a tema il "testo" aspira a coinvolgere, più che gli oggetti di indagine (libri, dipinti, balletti, concerti, esposizioni), soprattutto le operazioni che rendono il testo qualcosa di "presente per il lettore" - e possono aprire il lettore a quel futuro che il testo può annunciare. Vorrei che lo studio filosofico del testo assomigliasse a quelle pratiche o "esercizi filosofici" che si compivano nell'età ellenistica: esercitare l'attenzione, aspettare che il testo si manifesti oltre il suo "portatore", attendere alla chiamata che il testo formula per ognuno.
- Valutazione 2022
L'esame è una cerimonia linguistica codi?cata nella quale, secondo tradizione, l'esaminatore opera una "perquisizione" intellettuale con domande dirette o indirette, al ?ne di quanti?care il livello di conoscenze posseduto dal discente. Dio sa quanto questo tipo di esame sia criticabile. Tuttavia, occorre prendere atto che la maggior parte degli studenti preferisce questa modalità ad altre, forse meno invadenti, forme di interazione pilotata. Sicché, l'esame sarà svolto con domande e risposte volte ad accertare il grado e la qualità delle competenze sviluppate attraverso la lezione e le letture consigliate. Lo studente, "ça va sans dire", potrà richiedere forme alternative (presentare una relazione, elaborare creativamente gli appunti presi a lezione, etc.). In casi eccezionali, si potrà pensare a una valutazione in forma scritta, basata su risposte aperte. GLI STUDENTI FREQUENTANTI ESPORRANNO TEMI TRATTI DAL CORSO DELLE LEZIONI.
Francese, Inglese, Greco antico
Inglese, Francese, Neogreco