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Home Marcello La Matina Didattica 2023/2024 Semiotica e filosofia del linguaggio

Semiotica e filosofia del linguaggio

  • Semiotica e filosofia del linguaggio Classe: L-11
  • Semiotica e filosofia del linguaggio Classe: L-12
  • A.A. 2023/2024
  • CFU 9, 6(m)
  • Ore 45, 30(m)
  • Classe di laurea L-10, L-11(m), L-12(m)
Marcello La Matina / Professore di ruolo - II fascia (PHIL-04/B)
Dipartimento di Studi Umanistici - Lingue, Mediazione, Storia, Lettere, Filosofia
Prerequisiti

Il linguaggio della semiotica si è formato in buona parte utilizzando termini e concetti della linguistica, delle scienze umane. Ma non v’è termine o concetto che la semiotica non abbia poi ridefinito. Sicché, lo studente interessato oggi alla semiotica può partire dal già noto, per spingersi verso prospettive sicuramente coinvolgenti e appassionanti. Il principale ingrediente è la curiosità intellettuale, il desiderio di partecipare ad una avventura conoscitiva, la cui posta è la costruzione stessa del mondo. Il mondo, insegna la semiotica, non è un dato inamovibile dell’esperienza, ma il risultato dell’incontro fra i sensi e il senso.


Pertanto, si richiede una minima conoscenza del metalinguaggio della linguistica moderna e contemporanea. Si richiede anche una disponibilità a imparare concetti e metodi dell'analisi strutturale e alcuni termini della lingua greca antica.

Obiettivi del corso

Che cosa fa sì che il mondo ci appaia dotato di senso? E come possiamo parlare del senso di qualcosa, di una storia, di una vita? E cosa riusciamo a dire del senso? A queste domande vorrebbe dare risposta la semiotica; il cui oggetto di studio non è – come comunemente creduto – il segno, ma la significazione, ossia l’aver senso (di una storia, di certi luoghi, di alcune relazioni). Del senso, però, si può parlare solo articolandolo, ovvero mettendolo “in condizione di significare”. Io vorrei proporre gli strumenti essenziali di questo affascinante percorso alla ricerca del senso. Imparare a cogliere nel mondo le differenze, gli scarti fra le cose; imparare ad articolare queste differenze a diversi livelli di profondità; acquisire dimestichezza con il “percorso generativo del senso”; questo significa acquisire una conoscenza capace di orientare una lettura rigorosa e creativa.

Programma del corso

Suscettibilità e linguaggio. Proposte per un umanismo non violento 

 

Il terzo millennio è iniziato con l’abbattimento delle Torri gemelle; con un evento, perciò, in sé architettonico, tanto precisa ne fu la scansione e ben studiato il progetto. Architettare il crollo non richiede meno scienza che il costruire. Il colpo, quel volo di aerei che parve un volo rapace di falconi, fu architettato come una fortezza volante, perché già nel suo disegno architettonico apparisse visibile un sapiente impetuoso messaggio di violenza: un ossimoro, a dirla tutta. Da allora, il reale e il simbolico sono sempre più finemente caratterizzati nella violenza contemporanea, anche in quella di cui normalmente non verremmo a conoscenza. In tal senso, l’escalation di violenza cui assistiamo anche in questi anni recenti potrebbe non significare una maggiore quantità o una maggiore portata degli atti violenti, ma una maggiore pervasività della violenza, una capacità di replicazione e di manifestazione che possiamo presumere siano propri di una ‘società delle immagini’, nel senso che Guy Debord dava a questa espressione. Secondo quest’ultimo, già l’origine dello spettacolo è connessa alla «perdita di unità del mondo»; talché, se è vero che lo spettacolo della violenza riesca ad unire il mondo, è ancor più vero che «lo spettacolo riunisce il separato, ma lo riunisce in quanto separato». Inoltre, questa violenza illustrata è un fenomeno che appare oggi sempre più alienante; e ciò è anche dovuto al fatto che le relazioni sociali globali sono mediate da una quantità e da una qualità (nel senso di definizione o trama ‘pixelare’) prima mai vista di immagini: più lo spettatore della violenza contempla, dice Debord, e meno vivrà e comprenderà la propria esistenza e il proprio desiderio.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati


Letture consigliate


Marcello La Matina

L’essere inesemplare. Per un umanismo non violento, “Scenari” n. 17, 2/2022 pp. 91-107 


Marcello La Matina, Andrea Ponso (a cura di)

Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili

Macerata, Eum 2023

ISBN 978-88-6056-853-3


Marcello La Matina

Cronosensitività. Una teoria per lo studio filosofico dei linguaggi

Roma, Carocci 2004

ISBN 88-430-2762-0

Scelta di capitoli


Sergio Vitale

L’arco, il telaio e la tempesta

Macerata, Giometti & Antonello 2023

ISBN 978-88-98820-60-3


Guia Soncini

L’era della suscettibilità

Milano Feltrinelli 2022

ISBN 978-88-2971-4575


Algirdas J. Greimas, Alessandro Zinna, a cura di,

Del Senso

Roma Luca Sossella editore 2017

ISBN 978-88-973-5643-1


Jacques Fontanille,

Rifare il sociale, ripensare la sociosemiotica, a cura di G Marrone

Roma, Luca Sossella editore 2023

ISBN 979-12-5998-040-3



Matteo Bedetti, Vincenzo Fano, a cura di,

Le scienze e l'antropocene

Roma Meltemi 2023

ISBN 978-88-5519-913-1


Gianfranco Marrone

Prima lezione di semiotica

Bari Laterza 2019

ISBN 9788858130704


Francesco Marsciani, Alessandro Zinna

Elementi di semiotica generativa

Bologna Esculapio

ISBN 9788893852760


Antonio Milano, Marcello La Matina, a cura di,

The Milman Parry Blues

Bologna Diogene Multimedia 2023

ISBN 978-88-9363-259-1


N. B. -- Il numero di pagine complessivo rispecchia il valore di corrispondenza con i CFU erogabili e viene concordato con ciascuno studente.


Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Lo studente ha la possibilità di non frequentare le lezioni; in tal caso, egli dovrà concordare con il docente -- entro la fine della seconda settimana di lezione -- un programma alternativo.

Metodi didattici
  • La lezione non sarà una esposizione di concetti da mandare a memoria. Compito della lezione sarà risvegliare l’interesse e la curiosità verso i fenomeni che sono alla base della articolazione del senso: riscritture, remakes, traduzioni, trasposizioni, esemplificazioni. Si tratterà di smontare i nostri giocattoli abituali, di vederli in una luce nuova; ovvero si tratterà di interrogare certi abiti domestici, per far sì che lascino intravvedere aspetti esotici, per noi inconsueti. La lezione è dialogata, come nella originaria tradizione universitaria. 

Modalità di valutazione
  • L'esame è una cerimonia linguistica codi?cata nella quale, secondo tradizione, l'esaminatore opera una "perquisizione" intellettuale con domande dirette o indirette, al ?ne di quanti?care il livello di conoscenze posseduto dal discente. Dio sa quanto questo tipo di esame sia criticabile. Tuttavia, occorre prendere atto che la maggior parte degli studenti preferisce questa modalità ad altre, forse meno invadenti, forme di interazione pilotata. Sicché, l'esame sarà svolto con domande e risposte volte ad accertare il grado e la qualità delle competenze sviluppate attraverso la lezione e le letture consigliate. Lo studente, “ça va sans dire”, potrà richiedere forme alternative (presentare una relazione, elaborare creativamente gli appunti presi a lezione, etc.). In casi eccezionali, si potrà pensare a una valutazione in forma scritta, basata su risposte aperte. GLI STUDENTI FREQUENTANTI ESPORRANNO TEMI TRATTI DAL CORSO DELLE LEZIONI. Per gli studenti che decidono di non avvalersi delle lezioni, si tratterà di SCEGLIERE insieme al Docente qualcuna fra le letture consigliate.

Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Italiano

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano

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