Il Corso di Filosofia della Voce, che ora si tiene per la prima volta, è indirizzato principalmente agli studenti che desiderino ascoltare le lezioni in praesentia. Dal momento che esso non è insegnamento fondamentale o caratterizzante, si scoraggia l'iscrizione al solo fine di sostenerne l'esame di profitto. Filosofia della Voce è un Corso che si vorrebbe svolgere nella forma di una serie di lezioni omiletiche, ovvero come un ripetuto interrogarsi attraverso lo stare insieme del parlante e degli uditori, dai quali ci si aspetta anche che realizzino via via la forma plurale di una comunità filosofica -- benché questa comunità sia, di necessità, transitoria e, a volte, si dia più come una ideale forma della discussione che come una esperienza costantemente messa in atto. Il segmento di quest'anno è dedicato in modo esplicito alla filosofia di tradizione non analitica, che coglie nella dualità di phoné e lògos una marca essenziale del meccanismo antropogenetico: da Aristotele a Porfirio e da Gregorio di Nissa a Massimo il Confessore, fino ad autori contemporanei come Benveniste, Levinas, Agamben, Piana, Virno e Cimatti. L'apprendimento potrebbe trar vantaggio da una conoscenza, anche minima, della linguistica moderna e della filosofia del linguaggio (Frege, Wittgenstein, Goodman, etc.).
La lezione inaugurale si svolgerà il 13 febbraio, alle ore 16:00 nell'Aula viola 3 del Palazzo Diomede Pantaleoni (vicino Scienze della Comunicazione), primo piano. Non è consentito registrare le lezioni neppure in forma audio, pena l'esclusione. Tutti i materiali necessari o semplicemente utili saranno semplicemente forniti dal docente / dai docenti e dal tutor. Le lezioni proseguiranno nei giorni di lunedì e giovedì, dalle 16:00 alle 18:00 nello stesso luogo, salvo diversa indicazione. Gli studenti saranno ricevuti nei giorni di lezione, o subito prima o al termine di ciascuna lezione. Solo in casi eccezionali si accorderà un programma di sole letture, considerata la natura del Corso. mlm
03 febbraio 2017