Nessuno
Conoscere la specificità della medicina legale come disciplina medica nei suoi elementi peculiari di metodo e di applicazione. Conoscere le applicazioni delle conoscenze medico-legali nell'ambito del diritto penale, civile, assicurativo-sociale e della assistenza sociale. Saper organizzare una adeguata collaborazione tra il committente giurista ed il medico-legale, sia come consulente di parte che come consulente o perito dell'ufficio. Risultati attesi: essere capaci di identificare quando occorre al giurista la collaborazione del medico-legale, sapere scegliere il collaboratore, sapere formulare un quesito al collaboratore, sapere interpretarne le risposte.
1. La medicina legale come disciplina medica. La medicina giuridica e la medicina forense. 2. Il contributo della medicina legale nella formazione del giurista: la metodologia medico-legale 3. La medicina forense: la consulenza tecnica e la perizia. 4. La medicina legale nella applicazione del codice penale: 4.1. l'analisi della capacità del reo e dell'imputato; 4.2. la medicina legale nei delitti contro la vita e l'incolumità individuale: tanatologia, traumatologia ed asfissiologia; 4.3. la medicina legale nei delitti contro la persona: i delitti sessuali (aspetti generali); 4.4. la medicina legale nei delitti contro la famiglia: i maltrattamenti (aspetti generali); 4.5. la medicina legale nei delitti colposi: la colpa degli operatori sanitari e la loro responsabilità; 5. La medicina legale nella applicazione del codice civile: 5.1. la valutazione della capacità: l'interdizione, la inabilitazione, lo stato di incapacità naturale, l'amministrazione di sostegno; 5.2. la valutazione medico-legale del danno alla persona in responsabilità civile; 5.3. la medicina legale nel diritto di famiglia. 6. La medicina legale nella applicazione della normativa assicurativo- sociale: 6.1. infortunio sul lavoro, malattia professionale; 6.2. invalidità pensionabile; 7. La medicina legale nella assistenza sociale e nella tutela degli stati di bisogno: 7.1. l'invalidità civile; 7.2. lo stato di handicap. 8. La medicina legale nelle situazioni di confine: 8.1. le problematiche relative alla vita nascente e la tutela del prodotto del concepimento (interruzione volontaria della gravidanza e delitti contro la maternità); 8.2. le problematiche relative alla vita morente, la legge 219/2017, i trapianti d'organo e la eutanasia;
(C) Palmieri L., De Ferrari F., Manuale di Medicina Legale, Giuffrè, Milano, 2013 (cap.li 1, 6, 8, 9, 11, 12, 14, 19, 22, 24, 28, 30, 31, )
(C) Di Luca N.M., Feola T., Manuale di Medicina Legale, Minerva Medica, Torino, 2017 (cap.li 2, 3, 4, 5, 6, 7, 12)
(C) Gentilomo A., Barbieri C.M., Medicina Legale per giuristi, Giuffrè, Milano, 2021 (cap.li 1, 2, 7, 8, 9, 10, 12, 16, 18, 19, 20).
(C) Silingardi E., Medicina legale per i corsi di laurea a orientamento giuridico e triennali, Idelson, Napoli, 2019 (cap.li 2, 3, 4, 5, 7, 8, 12, 14, 15, 16, 18, 19, 25, 26, 27, 30, 31, 34, 35).
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
Copie dei supporti visivi utilizzati per le lezioni (diapositive). I testi consigliati sono indicati ciascuno in alternativa (uno dei consigliati è sufficiente).
- Lezioni frontali con esposizione degli aspetti teorici e di metodo degli argomenti, proposizione esemplificativa dei quesiti, utilizzando supporti multimediali (iconografia, PowerPoint). Quindi discussione e lezione dialogata su un caso concreto che richiami l'argomento trattato in maniera teorica, con intervento diretto degli studenti.
- La prova di esame sarà orale. Non è ammessa la consultazione di testi all'esame. Gli aspetti di carattere teorico saranno valutati sulla base di domande a risposta aperta; gli aspetti di carattere applicativo saranno valutati con domande a scelta aperta su casi concreti esemplificativi. Per superare l'esame il candidato deve saper esporre in modo logico e coerente gli argomenti del corso dando prova di aver maturato un adeguato livello di conoscenza della materia, di reale comprensione delle problematiche ad essa sottese nonché di autonomia di giudizio e di capacità critica. Per la graduazione dei voti saranno tenuti in considerazione, secondo il relativo peso, i seguenti parametri: a) conoscenza e capacità di comprensione dei testi (punteggio da 1/30 a 6/30); b) capacità di operare collegameni fra i testi (punteggio da 1/30 a 6/30; c) capacità di applicare le conoscenze (punteggio da 1/30 a 6/30); d) autonomia di giudizio e di pensiero critico (punteggio da 1/30 a 6/30); e) trasposizione delle conoscenze acquisite in termini di fruibilità professionale (punteggio da 1/30 a 6/30).
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