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Home Mauro Saracco Didattica 2025/2026 Conservazione preventiva dei beni culturali

Conservazione preventiva dei beni culturali

  • A.A. 2025/2026
  • CFU 3
  • Ore 15
  • Classe di laurea SAB-5203
Mauro Saracco / Professore di ruolo - II fascia (CEAR-11/B)
Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo
Prerequisiti

Nozioni di base di Teoria del Restauro e capacità di lettura di elaborati grafici di tipo architettonico ( piante, alzati, particolari ecc.)

Obiettivi del corso

Il corso intende fornire una sintesi metodologica dei processi atti a definire programmi di conservazione preventiva dei beni culturali.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (DESCRITTORI DI DUBLINO)

Al termine del corso e superato l’esame lo studente sarà in grado di :



  • valutare l'articolazione di un piano di conservazione programmata di un bene architettonico
  • applicare standard procedurali per la conservazione preventiva di beni mobili
  • valutare la coerenza e la completezza delle misure preventive e protettive messe in atto negli ambienti museali e/o bibliotecari per la salvaguardia del patrimonio storico artistico mobile.

Conoscenza e capacità di comprensione

Lo studente deve dimostrare di conoscere:



  • le metodologie connesse alla redazione di un piano di conservazione programmata, l'articolazione del piano (documenti che lo costituiscono) e le finalità
  • le problematiche connesse ai processi di degrado dei materiali nonché quelle relative alla loro conservazione
  • le procedure per la definizione di attività di prevenzione e protezione del patrimonio culturale musealizzato.

Lo studente sarà in grado di applicare tali conoscenze per l'analisi delle condizioni di fatto del patrimonio storico culturale mobile ed immobile.

Abilità comunicative

Lo studente deve essere in grado di illustrare le problematiche connesse ai temi delle conservazione attraverso un lessico adeguato e tecnicamente esatto

Capacità di apprendimento

Lo studente deve acquisire una adeguata capacità di apprendimento che gli consenta di ampliare le proprie conoscenze attraverso la consultazione di fonti bibliografiche diversificate, la consultazione di norme tecniche e testi legislativi. Al termine del percorso lo studente deve essere in grado di poter eventualmente proseguire gli studi attraverso programmi formativi di terzo livello (Scuola di Specializzazione, Master, Dottorato) nonché di aggiornarsi periodicamente con autonomia.

Programma del corso

Prima parte

  • La conservazione preventiva e la conservazione programmata: definizioni.
  • La Conservazione programmata del patrimonio storico - architettonico: il caso Lombardia.
  • Il piano di conservazione programmata dei beni architettonici: finalità ed impostazioni metodologiche.
  • Il piano di conservazione programmata dei beni architettonici: articolazione e contenuti (manuale tecnico, programma di conservazione, manuale d'uso).

Terza Parte

  • La conservazione preventiva dei beni storico-artistici, librari ed archivistici: principi e metodologie.
  • I fattori di degrado materico negli ambienti museali.
  • Il microclima: parametri e standards di riferimento.
  • Il controllo ed il monitoraggio dei parametri ambientali: metodologie e strumenti.
  • Procedure e tecniche di mitigazione del rischio.

Testi (A)dottati, (C)onsigliati

(A); S. Della Torre (a cura di); La conservazione programmata del patrimonio storico architettonico. Linee guida per il piano di manutenzione e consuntivo scientifico; Guerini & Associati; Milano; 2002.

(A);Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Emilia Romagna; Oggetti nel tempo. Principi e tecniche di conservazione preventiva; Clueb; Bologna; 2007



Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Materiali didattici integrativi saranno disponibili nel sito web del docente al termine dello svolgimento del corso.

Metodi didattici
    • Lezioni frontali dialogate
    • Analisi di studi di caso
    • Visione di slides e video
Modalità di valutazione
  • Verifica orale sulle tre parti del programma: saranno valutate:

    • la completezza e la correttezza delle informazioni,
    • l'impiego di un lessico corretto per la trattazione di argomenti tecnici
    • la capacità di correlare le informazioni di tipo metodologico e di tipo tecnico illustrate durante il corso unitamente alla capacità dello studente di applicarle riferendosi a casi specifici.
Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

Inglese

Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano

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