Storia della legislazione sociale
- A.A. 2025/2026
- CFU 5
- Ore 25
- Classe di laurea LM-87 R
Necessaria una essenziale conoscenza della storia italiana ed europea del XIX secolo.
Il corso ha l'obiettivo di approfondire il rapporto tra legislazione sociale e il lavoro femminile nel processo di espansione dell'intervento pubblico nella tutela delle condizioni di lavoro e nelle prime forme di assistenza statale dal XIX secolo.
Le conoscenze acquisite riguarderanno la capacità di comprensione delle rappresentazioni istituzionali e sociali delle situazioni di bisogno e il loro modificarsi nel tempo, in particolare per le donne.
Il corso intende ricostruire l'origine, la natura e la funzione del fenomeno della legislazione sociale nell'Italia liberale della prima industrializzazione, nella politica del regime fascista e nell'approdo repubblicano fino agli anni 70 del Novecento, anche attraverso spunti comparativi.
In particolare, il corso ricostruirà l'influenza e l'impatto della prima legislazione sociale sul lavoro femminile.
Alla fine dell'800, anche in Italia le donne entrarono nel lavoro industriale extradomestico in massa, mentre le prime pioniere cercavano di accedere alle professioni tipicamente maschili (avvocate, mediche, scienziate …). Le donne guadagnarono uno spazio prima sociale e poi pubblico tra tutele legislative minimali e strumentali e discriminazioni di legge vere e proprie.
Il contesto del Codice civile 1865 offriva infatti centralità e garanzie solo al maschio proprietario: non al lavoratore salariato, non alle lavoratrici.
Molto cambia ma nulla cambia con il Regime fascista e il Codice civile del 1942. Superata l'ideologia individualista liberale, il modello di famiglia si mantiene gerarchico e diseguale. Le donne, sempre più discriminate dalle leggi speciali nell'ambito lavorativo, sono spinte di nuovo tra le pareti domestiche o negli stretti confini dei lavori di cura o di basso prestigio.
La legislazione sociale, italiana e non, racconta molto della condizione giuridica e sociale delle donne tra Otto e Novecento. Tale condizione sarà presentata attraverso gli esempi di mestieri e professioni a cui le donne hanno avuto accesso o da cui sono state escluse, per capire gli esiti di disuguaglianza visibili ancora oggi.
Per studenti frequentanti:
Appunti dalle lezioni
Testo n. 1: (A) Zanella Silvia, Il futuro del lavoro è femmina. Come lavoreremo domani, Bompiani, 2020, tutto
Per studenti non frequentanti
Testo n. 1. (A) Paolo Passanti (a cura di), Lavoro e cittadinanza femminile: Anna Kuliscioff e la prima legge sul lavoro delle donne, Milano, Franco Angeli, 2016, p. 1-155.
Testo n. 2: (C) Zanella Silvia, Il futuro del lavoro è femmina. Come lavoreremo domani, Bompiani, 2020, tutto
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- • Approccio storico e di ricostruzione critica dei fenomeni
- Lezione frontale
- slides di sintesi
- materiali audio-video
- Analisi di leggi sociali
- Seminari interdisciplinari
· La prova di esame è orale. La lingua è l’Italiano. Essa si articolerà in una serie di domande che accerteranno:
- la conoscenza dei concetti e delle categorie generali presentati nel programma
- la conoscenza tecnica delle leggi storiche presentate
- la proprietà di linguaggio tecnico
I criteri adottati per la graduazione dei voti sono:
a) Conoscenza e capacità di comprensione dei testi: 60%
b) Autonomia di giudizio e di pensiero critico: 20%
c) Proprietà di linguaggio e chiarezza espositiva: 20%
Italiano