Psicopedagogia (MZ)
- A.A. 2017/2018
- CFU 8
- Ore 48
- Classe di laurea L-19
E' opportuno aver seguito/sostenuto gli insegnamenti di psicologia e pedagogia del I e II
anno come previsti nel curricolo.
Lo studente che frequenta con successo questo corso sarà in grado di acquisire una solida
competenza teorica e pratica sull'attività educativa nei
contesti formativi: dall'asilo nido alle comunità. Capacità inventive,
comunicative e relazionali, verranno raggiunte
attraverso la padronanza della disciplina, riferita al suo congegno (apparato concettuale ed
empirico, storico e critico). Sarà inoltre in grado di acquisire una mentalità operativa e
progettuale come richiede la disciplina pedagogica.
Nessuna distinzione per fasce, tra studenti frequentanti e non frequentanti. Il programma
di studio metterà in evidenza teorie e modelli del processo educativo congiuntamente alla
costruzione storica della pedagogia come scienza dell'educazione.
Con riferimento ai testi di Dewey, "Le fonti di una scienza dell'educazione" e di Laporta,
"Avviamento alla pedagogia", verrà contestualizzato l'apporto che alcune teorie
dell'apprendimento, declinate in senso psicopedagogico (Vygotsky, Bowlby, Bandura,
Winnicott),
possono fornire all'educatore. La psicologia e la psicoanalisi, infatti, in quanto "fonti" delle
scienze
dell'educazione, può dare maggiore forza intellettuale alle osservazioni, ai giudizi e alla
progettazione degli educatori, ma non indica di per sé delle mete educative, che possono
scaturire solo dall'autonoma attività mentale degli educatori
1. Che cos'è la pedagogia. Introduzione
2. Il concetto di esperienza e i livelli di esperienza
3. L'esperienza educativa
4. La relazione educativa
5. L'importanza della comunicazione nella relazione
6. L'intenzionalità educativa e il principio di educabilità.
7. L'educazione come apprendimento.
8. La disponibilità ad apprendere: il contributo delle altre scienze.
9. Il "primato" della pedagogia sull'educazione della persona.
10. Educazione, istruzione, formazione.
11. Le professionalità educative.
12. La figura dell'educatore: professionalità ed etica.
13. L'educatore negli asili nido.
14. L'educatore nelle comunità.
15. I contesti in cui egli opera.
16. Attività educative
17. Proposte
18. Il fascino della narrazione come attività educativa/formativa.
19. Le fiabe.
- 1. (A) Dewey John Le fonti di una scienza dell'educazione La Nuova Italia, Firenze, 1999
- 2. (C) Laporta Raffaele Avviamento alla pedagogia Carocci, Roma, 2001
- 3. (A) Santerini M., Triani P. Pedagogia sociale per educatori EduCatt , Milano, 2007 » Pagine/Capitoli: pp. 5-52; pp. 125-205
- 4. (C) Bolognesi I., Di Rienzo A., Lorenzini S., Pileri A. Di cultura in culture. Esperienze e percorsi interculturali nei nidi d'infanzia Franco Angeli, Milano, 2016
- 5. (A) Tumino R., La dimensione relazionale della fiaba nella formazione dell'homo migrans Carocci, Roma, 2017 » Pagine/Capitoli: in corso di stampa
- 6. (C) Restelli B., Giocare con tatto. Per una educazione plurisensoriale secondo il Metodo Bruno Munari. Franco Angeli, Milano, 2002
Nessuna distinzione tra frequentanti e non frequentanti. Nel corso delle lezioni si prenderà visone dei seguenti documenti e films per l'analisi del discorso e dell'attività educativa: Key Robinson: cambiare i paradigmi dell'educazione (youtube); Joshua Weigel: Il circo della farfalla (youtube); Jan Sverák: Kolya, 1996, film (in dvd); Anna dei miracoli, 1962, film, www.youtube.com/watch?v=AohgBO3ZthoChristophe; Barratier, I ragazzi del coro, 2004, film (dvd); Richard LaGravenes, Freedom Writers, 2007, film (dvd); Philippe Falardeau, Monsieur Lazhar, 2011, film (dvd).
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Lezione dialogata, partecipata e frontale con interventi programmati degli studenti sotto la
supervisione del docente. Impiego di risorse on-line. Utilizzo di film e/o di clips
cinematografiche e documentari per la visione e l'analisi di casi da commentare in aula. La
lezione prevede momenti formativi diversi: teorico, riflessivo, progettuale. La
strumentazione didattica: dispense, uso di
supporti multimediali; materiale audio-video.
- La prova finale è orale e prevede l'analisi critica in maniera esaustiva di uno o più
eventi/autori; l'analisi delle interconnessioni tra temperie culturale e eventi storici; la
determinazione di analogie, differenze, interconnessioni, influenze tra eventi ed esperienze
educative. Tanto nell'elaborato scritto quanto nella prova orale si terrà conto del livello di
approfondimento dei temi oggetto di studio, della chiarezza espositiva, dell'uso del
linguaggio specifico della disciplina e della capacità di analisi. Fondamentale l'avvenuta
"maturazione" tramite una riflessione critica sugli stessi e un loro inquadramento in una
visione d'insieme.
italiano
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