Psicopedagogia (MZ)
- A.A. 2018/2019
- CFU 8
- Ore 48
- Classe di laurea L-19
Conoscenze di carattere generale sulla storia della pedagogia e delle scienze psicologiche
Lo studente che frequenta questo corso sarà in grado di acquisire una solida competenza
teorica e pratica sull’educazione nei vari contesti formativi: dall'asilo nido alle comunità
infantili ed educative sociali. Capacità inventive, comunicative e relazionali, verranno
raggiunte attraverso la padronanza della disciplina, riferita al suo congegno: area di
indagine, struttura, logica, metodologia. Sarà inoltre in grado di acquisire una mentalità
operativa e progettuale come richiede la disciplina pedagogica.
Nessuna distinzione tra studenti frequentanti e non frequentanti. Il programma di studio
verte sulla conoscenza della pedagogia come scienza dell’educazione. L’area di indagine; i
soggetti (e le istituzioni) che ne fanno parte; l’impianto logico (i concetti) e metodologico
(la prassi), i mezzi educazionali, le finalità, costituiscono la parte propedeutica della
formazione dell’educatore. L’ipotesi prescelta dal programma di studio, che costituisce la
linea della ricerca, è che l’apprendimento dovrà caratterizzare l’azione educativa nei cari
contesti. L’elemento storico sarà visto come momento qualificante del programma per la
problematizzazione delle questioni che verranno affrontate, per cui si farà ricorso ad alcuni
autori “classici” del pensiero ma anche ad alcune testimonianze storiche che verranno
presentate nella forma della narrazione (anche cinematografia). L’interpretazione critica
della società complessa, i problemi educativi, i contributi di altre scienze dell’educazione
(antropologia, psicologia e sociologia) costituiscono le fonti del discorso pedagogico oltre
che del programma.
1. Distinzioni e chiarificazioni concettuali: educare, istruire, formare.
2. Primi ragguagli sulla pedagogia: il concetto di esperienza educativa.
3. I fondamenti della pedagogia: educatore, educando, relazione educativa,
comunicazione.
4. I concetti empirici delle scienze dell’educazione: trasmissione culturale e
apprendimento.
5. La disponibilità ad apprendere: l’intervento della pedagogia.
6. L’educabilità della persona.
7. L’educativo, il diseducativo, il formativo.
8. La formazione, l’educazione e l’istruzione.
9. Dal momento teoretico al momento pragmatico
10. Finalità e direzioni educative.
11. Il profilo dell’educatore nella storia.
12. La consapevolezza dell’educabilità.
13. Il profilo dell'educatore, oggi: professionalità ed etica.
14. L'educatore negli asili nido e nelle comunità infantili.
15. L'educatore sociale.
16. Attività educative e formative.
17. Giocare con tatto: per una educazione plurisensoriale.
18. Il fascino della narrazione: le fiabe.
- 1. (A) Kanizsa S., Tramma S. Introduzione alla pedagogia e al lavoro educativo Carocci, Roma, 2017 » Pagine/Capitoli: pp. 11-180
- 2. (A) Maccario Daniela (a cura di) L'educazione difficile Carocci, Roma, 2014 » Pagine/Capitoli: 11-155
- 3. (A) Restelli Beba Giocare con tatto. Per una educazione plurisensoriale secondo il Metodo Bruno Munari. Franco Angeli, Milano, 2002 » Pagine/Capitoli: pp. 19-202
- 4. (A) Tumino Raffaele La dimensione relazionale della fiaba nella formazione dell'homo migrans Carocci, Roma, 2018 » Pagine/Capitoli: in corso di stampa
- 5. (C) Zipes Jack (a cura di) Jacob e Wilhelm Grimm, Principessa Pel di Topo Donzelli, Roma, 2012 » Pagine/Capitoli: pp. 161
- 6. (C) Malavasi Pierluigi, Polenghi Simona, Rivoltella Cesare Cinema, pratiche formative, educazione Vita e Pensiero, Milano, 2005 » Pagine/Capitoli: pp. 180
Nessuna distinzione tra frequentanti e non frequentanti. Nel corso delle lezioni si prenderà visione dei seguenti documenti e film sia per l'analisi del discorso sia per promuovere l'attività educativa: Il circo della farfalla (youtube); Anna dei miracoli, 1962, film; Il ragazzo selvaggio, 1969; Kolya, 1996, film; I ragazzi del coro, 2004, film; Richard LaGravenes, Freedom Writers, 2007; Philippe Falardeau, Monsieur Lazhar, 2011, film (dvd).
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Lezione dialogata, partecipata e frontale con interventi programmati degli studenti sotto la
supervisione del docente. Utilizzo di film e/o di clips cinematografiche e documentari per la
visione e l'analisi di casi da commentare in aula. La lezione prevede momenti formativi
diversi: teorico, riflessivo, progettuale. La strumentazione didattica: dispense, uso di
supporti multimediali; materiale audio-video.
- La prova finale è orale ma prevede dapprima un elaborato da consegnare al docente (30 o
20 giorni prima della data di appello) su un argomento a scelta dello studente che
contenga l'analisi critica di uno o più eventi/autori; l'analisi delle interconnessioni tra
temperie culturale e eventi storici; la determinazione di analogie, differenze,
interconnessioni, influenze tra eventi ed esperienze educative. La valutazione
sull’elaborato verrà resa nota nel giorno dell’appello. L’esposizione dell’elaborato sarà il
punto di partenza dell’esame orale. Tanto nell'elaborato scritto quanto nella prova orale si
terrà conto del livello di approfondimento dei temi oggetto di studio, della chiarezza
espositiva, dell'uso del linguaggio specifico della disciplina e della capacità di analisi.
Fondamentale l'avvenuta "maturazione" tramite una riflessione critica sugli stessi e un loro
inquadramento in una visione d'insieme