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Home Raffaele Tumino Didattica 2025/2026 Seminario: sguardi (post) coloniali sull'educazione

Seminario: sguardi (post) coloniali sull'educazione

  • A.A. 2025/2026
  • CFU 3, 3(m)
  • Ore 21, 21(m)
  • Classe di laurea L-5 R, L-5(m)
Raffaele Tumino / Professore di ruolo - II fascia (PAED-01/A)
Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo
Prerequisiti

È opportuno avere acquisito conoscenze sulla filosofia, la storia della filosofia, gli studi letterari, la storia e le scienze umane in età contemporanea.



Obiettivi del corso

Il corso si pone come obiettivo principale l’acquisizione di un approccio analitico, comparativo e transdisciplinare alla tema della formazione del singolo e della comunità. Inoltre, acquisire la capacità di progettare l'intervento educativo nei vari contesti dell'apprendimento formale e non formale.


Programma del corso

Programma e contenuti del corso.

Questo programma di 3 CFU è un invito collettivo a riaprire un campo di riflessione sui modi in cui è possibile pensare e praticare l’educazione in forme altre, dentro e fuori i contesti istituzionali, accogliendo la molteplicità, la varietà, la complessità e l’ambivalenza degli spazi e dei tempi che abitiamo. Un invito reso urgente dal fatto che il campo educativo sta assistendo, come lo spettatore compiaciuto di H. Blumenberg (Naufragio con spettatore: paradigma di una metafora dell'esistenza, 1987) al naufragio di pratiche, saperi, sperimentazioni che hanno provato a immaginare l’educazione a partire da orizzonti di significato alternativi a quelli che oggi dominano il discorso ufficiale, il cui perimetro è ristretto da letture economiciste che ci parlano di 'crescita', 'employability', 'competitività'. Davanti ai nuovi problemi della società multietnica è necessaria una pedagogia impegnata e decolonizzata (bell hooks, 2024) più attenta alle nuove dinamiche culturali e sociali, non limitata alla mera didattica, ma disposta a fare i conti prima di tutto con il colonialismo, la cui onda lunga influenza, ancora oggi, le relazioni tra i popoli e la vita scolastica. Per lo più semplificato, minimizzato, spesso rimosso, il passato coloniale è invece da svelare in tutta la sua crudezza e complessità: i cui effetti sono visibili nelle odissee dei migranti, nella negazione dell’autodeterminazione dei singoli, nella crescente emarginazione di popoli e culture rispetto al Nord. Ne va svolto un riesame storiografico (A. Del Boca, 2005), una rilettura più matura, scevra da pregiudizi e faziosità, critica e problematica, volta sia a consegnarne un’immagine più veritiera, sia a decostruirne cliché, stereotipi e mitografia; attenta, in particolare, al tema della formazione scolastica e universitaria. La pedagogia transculturale può assumere la cifra postcoloniale come chiave di lettura dei problemi della società multietnica.

Nel proporsi in questa veste, il programma illustrerà il suo percorso teorico, le finalità euristiche, ma pure l’identità epistemica, cioè la relazione con le altre discipline, dalle quali può avere più d’un beneficio teorico, specie se vi è contiguità tematica. Tra queste scienze vi è subito da indicare l’antropologia, ma non possono essere ignorati i contributi provenienti dalla letteratura comparativistica e dell’estetica postcoloniale che gettono una nuova luce sulle varie forme narrative postcoloniali. Essa si presenta caratterizzata da un continuo incrociarsi di conoscenze, dal mescolarsi delle lingue, dal superamento di barriere culturali e geografiche. La letteratura costituisce la migliore testimonianza dell'esistenza di una cultura percorsa da molteplici voci e visioni.

Il programma propone un originale percorso attraverso le opere di alcuni autori come S. Rushdie e T. Ben Jelloun, L. Vargas Llosa e D. Walcott, I. Scego e M. Ondaatje. Vengono affrontati i problemi del nazionalismo e del colonialismo, dell'indipendenza e della colonizzazione, senza trascurare le recenti proposte teoriche avanzate da studiosi come E. Said, K. Bhabha, E. Glissant. La lettura dei testi sarà accompagnata dalla visione di alcune opere cinematografiche che consentiranno di visualizzare le tematiche e i concetti.

Gli studenti potranno adottare due testi a scelta indicati nel programma


Testi (A)dottati, (C)onsigliati

Gli studenti potranno adottare due testi a scelta indicati nel programma

1.     bell hooks, Pedagogia impegnata e decoloniale. Morcellian-Scholé, Brecia, 2024, pp. 7-230.

2.     Silvia Albertazzi, Lo sguardo dell’altro. Le letterature postcoloniali, Roma, Carocci, 2000, pp. 200.

 

1.     Silvia Bassi, Andrea Sirotti (a cura di), Gli studi postcoloniali. Un’introduzione, Le lettere, Firenze, 2010, pp. 256.

2.     Mariateresa Muraca (a cura di), L’altra intercultura, Visioni e pratiche politico-pedagogiche da Abya Yala al mondo, Pensa Multi-Media Editore, 2022, pp. 170.


Altre informazioni / materiali aggiuntivi

Nessuna distinzione di CFU tra studenti frequentanti e non frequentanti. Nel corso delle lezioni si prenderà visione di alcune testimonianze cinematografiche. Verranno anche aggiunte dispense a cura del docente. Esercitazioni e ricerche in piccolo e medio gruppo; produzioni autonome (presentazione di argomenti e/o ricerche).


Metodi didattici
  • Lezione dialogata e partecipativa prevede momenti formativi diversi: teorico, riflessivo, progettuale. Inoltre sono previsti incontri di approfondimento transdisciplinari con altri docenti attraverso lezioni e/o in Co-Teaching. Un'altra modalità didattica sarà l’impiego di opere cinematografiche che verranno analizzate per far conoscere altre modalità nell’aver cura e nel fare comunità. 

Modalità di valutazione
  • 2. la prova orale prevede l'analisi critica in maniera esaustiva di uno o più eventi/autori; l'analisi delle interconnessioni tra temperie culturale e eventi storici; la determinazione di analogie, differenze, interconnessioni, influenze tra eventi ed esperienze educative. Tanto nell'elaborato scritto quanto nella prova orale si terrà conto del livello di approfondimento dei temi oggetto di studio, della chiarezza espositiva, dell'uso del linguaggio specifico della disciplina e della capacità di analisi.

     


Lingue, oltre all'italiano, che possono essere utilizzate per l'attività didattica

La lingua italiana sarà prevalente. L'inglese, almeno per il 20% del monte ore, da concordare con gli studenti, per un eventuale coinvolgimento di un docente internazionale in Co-Teaching. Inoltre, l'uso dell'inglese sarà limitato alla selezione di alcune pagine di testi classici


Lingue, oltre all'italiano, che si intende utilizzare per la valutazione

Italiano

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