Etica fondamentale - Mod. 1 - etica della persona
- A.A. 2024/2025
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-78
Conoscenza di base della storia della filosofia e dei principali nodi tematici della filosofia morale.
Al termine del corso le studentesse e gli studenti possiedono conoscenze approfondite relative alle relazioni di riconoscimento alla costruzione dell'identità personale; sono capaci di valutare criticamente risorse e limiti del paradigma del riconoscimento nella prospettiva dell'etica della persona; sanno rintracciare il legame fra riconoscimento e narrazione; sanno valutare le criticità e i rischi di una costruzione narrativa dell'identità e delle forme di riconoscimento interpersonale che si danno per via narrativa; sanno soppesare e valutare il male morale e la sofferenza che le dinamiche di misconoscimento possono infliggere alla persona, e allo stesso tempo sono consapevoli dei rischi di un riconoscimento senza fine; sanno comprendere in profondità le dinamiche relazionali in cui il riconoscimento è sganciato da qualsiasi riferimento morale e riconoscere le tentazioni narcisistiche legate a una narrazione di sé che non lascia spazio all'essere narrati; sanno ricondurre questa specifica area problematica a categorie essenziali dell'etica fondamentale, come la relazione tra io e noi, la tessitura sociale e comunitaria del sé, la portata emancipatoria o conservativa delle stesse dinamiche di riconoscimento; sanno infine collocare la questione in diversi contesti di applicazione.
L'etica del riconoscimento e le sue forme
Cosa significa riconoscersi? Perché questo gesto è considerato un bene morale? Quando, viceversa, soffriamo per un misconoscimento subito, promesso, minacciato? Cosa c'è in gioco nelle relazioni riconoscitive tra persone e nell'identificazione di se stessi?
A partire da questi interrogativi, il corso esamina il paradigma etico del riconoscimento fin dalla sua codificazione, ripercorrendo i fenomeni del misconoscimento interpersonale, analizzandone le ricadute etico-pratiche e legandolo alle forme del racconto di sé che costituiscono una via d'accesso di primaria importanza per identificare il "chi" dell'azione.
Il corso si sviluppa in tre moduli:
Nel primo modulo si esamina il significato del riconoscimento a partire dalla meditazione di Paul Ricoeur, esplorandone la natura anfibolica, a metà strada fra attestazione e valorizzazione, fra dimensione epistemologica ed etica. La questione del riconoscimento intra-e interpersonale e il suo peso per la vita etica saranno analizzati in modo critico e problematico, per farne emergere risorse e limiti e indagare le ragioni che lo rendono rilevante per la costruzione del sé.
Nel secondo modulo si approfondisce la questione del riconoscimento dal punto di vista dell'etica personale attraverso la lettura di alcuni scritti di Axel Honneth in cui è evidente il legame fra fiducia in se stessi, esperienze di riconoscimento, costituzione dialogico-relazionale del sé. Anche in questo modulo emergeranno elementi critici e problematici che permetteranno di valutare le dinamiche riconoscitive in rapporto al bene e al male.
Nel terzo modulo si approfondisce il legame fra riconoscimento e narrazione, tenendo sullo sfondo l'idea dell'identità narrativa elaborata da Ricoeur, e tematizzando il legame fra versante attivo del narrare se stessi e versante passivo dell'essere narrati da altri. Il riconoscimento trova nella dimensione narrativa una via privilegiata per darsi: si riconosce una storia, una provenienza, la possibilità di un futuro sensato. La pervasività della narrazione, le sue caratteristiche riconosciute come valide nel cammino verso l'identificazione di se stessi saranno problematizzate e analizzate criticamente, anche attraverso un breve confronto con alcune prospettive contemporanee sul tema, per capire se il potere di "sintesi dell'eterogeneo" proprio della narrazione corrisponda necessariamente a una sua capacità "riparativa".
Tra il secondo e il terzo modulo sarà svolto un approfondimento interdisciplinare e "applicativo", attraverso una parte di 8 ore, dal titolo “Riconoscimento e riparazione. Prospettive di rigenerazione”, svolta in co-teaching con le prof.sse Carla Danani (mod. Etica Pubblica), Paola Nicolini (corso Metodi e tecniche di analisi dello sviluppo umano) e Lina Caraceni (laboratorio Tecniche di Mediazione Penale).
(N.B.: Il modulo Etica della Persona viene svolto in continuità con il modulo Etica Pubblica; non è richiesta la frequenza in parallelo del corso di Metodi e tecniche di analisi dello sviluppo umano, e neppure del laboratorio di Tecniche della Mediazione Penale).
TESTI ADOTTATI (A):
Adriana Cavarero, Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione, Feltrinelli, Milano 2009; isbn: 9788807470110.
Axel Honneth, Invisibilità, in Id., La libertà negli altri, il Mulino, Bologna 2017, pp. 122-140; isbn: 9788815270818.
Axel Honneth, L'io nel noi, in Id., La libertà negli altri, il Mulino, Bologna 2017, pp. 162-181; isbn: 9788815270818.
Axel Honneth, Riconoscimento e disprezzo. Sui fondamenti di un'etica post-tradizionale, Rubbettino, Soveria Mannelli 1993, pp. 50; isbn: 9788872841310.
Paul Ricoeur, Percorsi del riconoscimento. Tre studi, Raffaello Cortina, Milano 2005, pp. 27-167 (corrispondenti al primo e al secondo studio); isbn: 9788870789805.
TESTI CONSIGLIATI (C):
Stefania Achella, Francesca Forlè, Roberto Mordacci (a cura di), Recognition of Life. Theoretical, Ethical and Political Perspectives, numero monografico di Itinerari, XL, 2021; isbn: 9788857587950.
Vinicio Busacchi, The Recognition Principle: A Philosophical Perspective between Psychology, Sociology and Politics, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle Upon Tyne 2015; isbn: 9781443872768.
Axel Honneth, Capitalismo e riconoscimento, FU Press, Firenze 2010; isbn: 9788864530710.
Axel Honneth, "Riconoscimento e obbligo morale", in Filosofia e questioni pubbliche, vol. IV, n. 1, pp. 5-18.
Hilde Lindemann Nelson (a cura di), Damaged Identities, Narrative Repair, Cornell University Press, Ithaca 2001; isbn: 9780801436659.
Paul Ricoeur, La memoria, la storia, l'oblio, Raffaello Cortina, Milano 2003; isbn: 9788870788105.
Paul Ricoeur, "La vita: un racconto in cerca di narratore", in Id., Attorno alla psicoanalisi, Jaca Book, Milano 2020, pp. 231-244; isbn: 9788816415430.
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
Non ci sono distinzioni tra frequentanti e non frequentanti rispetto al programma del corso e al carico di studio.
Durante lo svolgimento del corso potranno essere forniti materiali didattici supplementari che saranno resi disponibili a tutti gli studenti.
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I metodi didattici adottati sono i seguenti: lezione frontale dialogata, per permettere a studentesse e studenti di consolidare le questioni essenziali per comprendere il paradigma del riconoscimento e posizionarsi criticamente rispetto a esso e per valutare le risorse della narrazione in un'ottica autoimplicativa; possibilità di approfondimenti e restituzione in aula, per rafforzare negli studenti la capacità di parlare in pubblico; alternanza fra lezioni teoriche ed esempi di casi concreti, volta a potenziare negli studenti la capacità di analisi e valutazione delle situazioni eticamente problematiche, collocandosi in una prospettiva che tenga conto dell'universale e del concreto; interventi di esperti anche nella modalità del co-teaching, per favorire la capacità di esaminare un problema o una questione da una pluralità di punti di vista, allenandosi in tal modo all'interdisciplinarità come metodo.
La prova è orale, ma prevede la previa stesura - e invio alla docente - di un breve testo scritto (minimo 7.000, massimo 10.000 caratteri) in cui lo studente/la studentessa riflette su quanto appreso durante lo
studio, applicandolo al tema del modulo in co-teaching (è richiesta la stesura di un unico testo a valere per il corso di Etica Fondamentale nel suo complesso).
La prova è volta ad accertare:
- quantità e qualità delle conoscenze (30%);
- capacità di analisi, organizzazione e argomentazione logica, anche in prospettiva multidisciplinare (30%);
- competenze di sintesi critica, manifestate anche negli approfondimenti seminariali e nei gruppi di discussione (20%);
- chiarezza e rigore espositivo (20%).
Inglese, francese, tedesco.
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