Etica fondamentale - Mod. 1 - etica della persona
- A.A. 2025/2026
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-78 R
Conoscenza di base della filosofia morale e delle principali correnti etico-filosofiche contemporanee.
Al termine del corso le studentesse e gli studenti possiedono conoscenze approfondite relative al concetto di vulnerabilità e alle sue implicazioni ontologiche ed etiche; sono capaci di valutare criticamente risorse e limiti delle principali declinazioni della vulnerabilità in epoca contemporanea; sanno rintracciare il legame fra vulnerabilità e pratiche narrative; sanno valutare le criticità e i rischi delle modalità di ricostruzione narrativa dell'identità personale e delle sue relazioni; sanno soppesare e valutare il male morale e la sofferenza che le dinamiche di sovraesposizione possono infliggere alla persona, e allo stesso tempo sono consapevoli delle potenzialità della vulnerabilità come apertura all'altro, nell'ottica della cura del bene e della solidarietà interumana; sanno infine collocare e riconoscere dinamiche concrete riconducibili alla vulnerabilità e abitarle con consapevolezza critica.
Etica e vulnerabilità. Narrare la ferita
Cosa significa riconoscersi vulnerabili? Qual è la sporgenza morale di una condizione ontologica interdipendente e vulnerabile? La vulnerabilità è sempre un limite? Quali sono le nuove ferite personali che reclamano cura? Come si può scendere a patti con essa? Le risorse del narrare, il suo tratto rifigurante e lenitivo sono sufficienti a portare la ferita senza lasciarsene inghiottire?
A partire da questi interrogativi, il corso esamina il paradigma etico della vulnerabilità ricostruendo la sua derivazione ontologica, le sue implicazioni etiche e la sua portata normativa, fino a interrogarsi sull'utilità del narrare e del narrarsi come via d'accesso alla ricostruzione di sé.
Il corso si sviluppa in tre moduli:
Nel primo modulo si esamina il significato della vulnerabilità da un punto di vista dell'etica personale, indagando il suo legame con la finitezza, l'interdipendenza e la precarietà, attraverso il ripensamento della soggettività umana in chiave relazionale.
Nel secondo modulo si approfondisce la questione della vulnerabilità in rapporto alle esperienze in cui essa diventa un'occasione di ferita oppure, viceversa, di incontro, cura e solidarietà interumana. In questo modulo, l'analisi di casi di studio ed esperienze contemporanee sarà particolarmente utile per mappare le nuove vulnerabilità e riconoscere in esse non solo un'occasione del male, ma anche del bene.
Nel terzo modulo si approfondisce il legame fra vulnerabilità e narrazione, tenendo sullo sfondo l'idea dell'identità narrativa, e tematizzando il legame fra versante attivo del narrare se stessi e versante passivo dell'essere narrati da altri. La pervasività della narrazione, le sue caratteristiche riconosciute come valide nel cammino verso l'identificazione di sé saranno problematizzate e analizzate criticamente, anche attraverso un breve confronto con alcune prospettive contemporanee sul tema, per capire se narrare e narrarsi possano essere strumenti e pratiche appropriati per convivere con le ferite, esito possibile, ma non scontato, della vulnerabilità.
Tra il secondo e il terzo modulo sarà svolto un approfondimento interdisciplinare e "applicativo", sul tema della "Giustizia riparativa e narrazione" in collaborazione con le prof.sse Lina Caraceni (docente titolare del Laboratorio di tecniche di mediazione penale), Carla Danani (docente titolare di Etica fondamentale) e Paola Nicolini (docente titolare di Metodi e tecniche dello sviluppo umano), per comprendere se e come il danno e la ferita subiti o inferti possano essere curati, se non guariti, entro modelli alternativi di giustizia che tengono conto della narratività umana come risorsa.
(N.B.: Il modulo Etica della Persona viene svolto in continuità con il modulo Etica Pubblica; non è richiesta la frequenza in parallelo del corso di Metodi e tecniche di analisi dello sviluppo umano, e neppure del laboratorio di Tecniche della Mediazione Penale. Per chi non può frequentare il modulo in co-teaching sono previsti testi di supporto).
Testi adottati (A):
J. Butler, Critica della violenza etica, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 182 (per intero).
J. Butler, Vulnerabilità radicale. Dialogo con Maura Gancitano, Tlon, Roma 2021, pp. 20 (epub).
M.G. Bernardini, B. Casalini, O. Giolo, L. Re (a cura di), Vulnerabilità. Etica, politica, diritto, limitatamente all'introduzione di L. Re (pp. 7-26) e i saggi di B. Casalini (pp. 27-48), A. Pinto (pp. 49-83), E. Kittay (pp. 201-210), E. Ferrarese (pp. 271-294). Si specifica che il testo è disponibile in versione Open Access.
C. Danani, Oltre la possibilità di ricevere danno. La vulnerabilità come via per un'ontologia relazionale, in F. Marin (a cura di),"Vulnerabilità: da ferita a risorsa", numero speciale di "Etica per le professioni", 2 (2024), pp. 11-19.
S. Laugier, La vulnerabilità delle forme di vita. Un nuovo inizio per l'etica, in L. Alici, F. Miano (a cura di), L'etica nel futuro, Orthotes, Napoli-Salerno 2020, pp. 13-30 (reperibile online).
Testi consigliati (C):
C. Danani, Oltre la possibilità di ricevere danno. La vulnerabilità come via per un'ontologia relazionale, in F. Marin (a cura di),"Vulnerabilità: da ferita a risorsa", numero speciale di "Etica per le professioni", 2 (2024), pp. 11-19.
C. Malabou, I nuovi feriti. Da Freud alla neurologia. Pensare i traumi contemporanei, Poiesis, Alberobello 2025.
S. Dadà, Etica della vulnerabilità, Morcelliana, Brescia 2023.
J. Butler, Z. Gambetti, L. Sabsay, Vulnerability in Resistance, Duke University Press, Durham (US) 2018.
E. Ferrarese, Vulnerability and Critical Theory, Brill, Leiden 2018.
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
Non ci sono distinzioni tra frequentanti e non frequentanti rispetto al carico di studio e ai testi adottati o consigliati.
Durante le lezioni potranno essere forniti materiali supplementari che saranno messi a disposizione di tutti gli studenti tramite il canale Teams dell'insegnamento.
Chi non può frequentare il modulo in co-teaching è tenuto/a a preparare i seguenti testi in sostituzione: A. Da Re, Giustizia riparativa e relazionale, in "ParadoXa, anno XI, 4, 2017, pp. 79-90 P. Patrizi, Giustizia e pratiche riparative. Per una nuova giustizia di comunità, in Diritto@Storia, 15, 2017, pp. 5-29. I testi saranno resi disponibili nello stesso canale Teams dell'insegnamento.
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I metodi didattici adottati sono i seguenti: lezione frontale dialogata, per permettere a studentesse e studenti di consolidare conoscenze e comprensione di nodi etici emergenti e posizionarsi criticamente rispetto a essi; possibilità di approfondimenti e restituzione in aula, per rafforzare negli studenti la capacità di parlare in pubblico; alternanza fra lezioni teoriche ed esempi di casi concreti, volta a potenziare negli studenti la capacità di analisi e valutazione delle situazioni eticamente problematiche, collocandosi in una prospettiva che tenga conto dell'universale e del concreto; interventi di esperti anche nella modalità del co-teaching, per favorire la capacità di esaminare un problema o una questione da una pluralità di punti di vista, allenandosi in tal modo all'interdisciplinarità come metodo.
La prova è orale, ma prevede la previa stesura - e invio alla docente - di un breve testo scritto (minimo 7.000, massimo 10.000 caratteri) in cui lo studente/la studentessa riflette su quanto appreso durante lo studio, tenendo conto anche dei temi affrontati nel co-teaching (è richiesta la stesura di un unico testo a valere per il corso di Etica Fondamentale nel suo complesso).
La prova è volta ad accertare:
- quantità e qualità delle conoscenze (30%);
- capacità di analisi, organizzazione e argomentazione logica, anche in prospettiva multidisciplinare (30%);
- competenze di sintesi critica, manifestate anche negli approfondimenti seminariali e nei gruppi di discussione (20%);
- chiarezza e rigore espositivo (20%).
Inglese, francese, tedesco.
Italiano