Scienza politica
- A.A. 2025/2026
- CFU 10, 8, 8(m)
- Ore 50, 40, 40(m)
- Classe di laurea L-36, L-36 R(m)
Nessun prerequisito, tuttavia è consigliata la conoscenza di base della storia contemporanea italiana dal secondo dopoguerra ad oggi.
Il corso mira a fornire agli studenti le conoscenze metodologiche, teoriche ed empiriche di base della scienza politica.
Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di collocare gli attuali fenomeni politici in un contesto interpretativo analiticamente solido.
Tra le principali abilità che gli studenti saranno in grado di acquisire alla fine del corso vi sono:
1) (Conoscenza e capacità di comprensione): l'apprendimento del linguaggio e dei metodi della scienza politica, ovvero la capacità di organizzare e riformulare le conoscenze provenienti da diverse fonti;
2) (Conoscenza e capacità di comprensione applicate) la capacità di cercare fonti di informazioni e dati statistici affidabili, discriminando tra fonti ufficiali e non ufficiali, nonché la capacità di applicare a situazioni reali quanto appreso individuando gli ambiti di competenze che meglio consentono di affrontarla;
3) (Autonomia di giudizio) la capacità di sviluppare un ragionamento critico soprattutto rispetto alle dinamiche relative ai problemi delle democrazie locali.
4) (Abilità comunicative): trasmettere informazioni e idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e formalmente corretto, esprimendole in termini adeguati rispetto agli interlocutori specialisti o non specialisti del settore.
5) (Capacità di apprendere in modo autonomo) sapere riconoscere le proprie lacune e identificare strategie efficaci volte all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze soprattutto grazie alle discussioni fatte in classe.
Il corso di Scienza Politica prevede 2 programmi uno da 8 CFU e uno da 10 CFU.
Il programma da 8 CFU si articola dal punto 1 al punto 7.
Il programma da 10 CFU si articola dal punto 1 al punto 9.
1) Il concetto di politica, la storia della disciplina e la sua specificità rispetto ad altri ambiti del sapere, soffermandosi in particolare sul metodo, sulle strategie di ricerca e sui principali approcci.
2) Il processo storico di formazione dello Stato e delle sfide a cui sono sottoposti gli attuali stati-nazione.
3) Le differenze tra regimi politici democratici e non democratici.
4) I processi che influenzano la politica come, la comunicazione politica, la partecipazione politica, le elezioni e i sistemi elettorali e i principali soggetti che la caratterizzano: i movimenti sociali, i partiti politici e i gruppi di interesse.
5) La struttura dei regimi costituzionali analizzando in particolare il ruolo di assemblee e governi. Le principali forme di governo: presidenzialismo, semipresidenzialismo e parlamentarismo e la loro varianza.
6) La politica locale, le relazioni centro-periferia, le differenze tra stati federali e unitari.
7) I processi politico-amministrativi partendo dall'analisi classica weberiana della burocrazia e al suo sviluppo nel corso dell'evoluzione dello stato moderno fino alle tendenze più recenti della deregolamentazione e della privatizzazione.
8) Le politiche pubbliche, le fasi delle politiche pubbliche e gli attori delle politiche pubbliche.
Programma da 8 CFU:
(A) Cotta M., Della Porta D., Morlino M. Scienza Politica Il Mulino, Bologna, 2008. capp. 1-14. ISBN: 9788815125620.
I seguenti articoli o saggi disponibili nella pagina del corso:
(A) 1. Gianfranco Baldini & Brunetta Baldi (2013). Decentralization in Italy and the Troubles of Federalization, Regional & Federal Studies,DOI: 10.1080/13597566.2013.827116.
(A) 2. Sergio Fabbrini (2001) Features and Implications of Semi-Parliamentarism: The Direct Election of Italian Mayors, South European Society & Politics, 6:2, 47-70.
(A) 3. Selena Grimaldi & Michelangelo Vercesi (2018) Political careers in multi-level systems: Regional chief executives in Italy, 1970–2015, Regional & Federal Studies, 28:2, 125-149.
(A) 4. Luigi Bobbio (2003). Le relazioni intergovernative, in (ed.ID) I governi locali nelle democrazie contemporanee, Bari, Laterza, pp.132-167.
(A) 5. M Keating, 1997. "The Invention of Regions: Political Restructuring and Territorial Government in Western Europe," Environment and Planning C, , vol. 15(4), pages 383-398.
(A) 6. Silvia Bolgherini, Selena Grimaldi & Aldo Paparo (2021) National and local effects in the Italian regional elections (2018-2020). Beyond second-order election expectations?, Contemporary Italian Politics, 13:4, 441-461,
(A) 7. Grimaldi, S. e Bolgherini S. (2022). “Italy: Hard-to-decipher local elections and voting”, in A. Gendzwill, U. Kjaer, K. Steyvers (edt.) The Routledge Handbook of Local Elections and Voting in Europe, London: Routdlege, pp.233-245.
(A) 8.Silvia Bolgherini, Andrea Lippi (2021). Oblique-change matters: ‘bradyseismic’ institutional change in local government, Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica (2021), 51, 117–135.
(A) 9.Silvia Bolgherini, Mattia Casula, Mariano Marotta (2018), Il dilemma del riordino Unioni e fusioni dei comuni italiani, Bologna, Il Mulino (capp.1 e 2).
(A) 10. Giulio Citroni, Andrea Lippi, Stefania Profeti (2013). Politica e politiche delle società partecipate. Le aziende dei comuni come unità di analisi della democrazia locale, Rivista italiana di scienza politica 43 (1): 29-55.
Programma da 10 CFU:
(A) Cotta M., Della Porta D., Morlino M. Scienza Politica Il Mulino, Bologna, 2008. ISBN: 9788815125620.
I seguenti articoli disponibili nella pagina del corso:
(A) 1. Gianfranco Baldini & Brunetta Baldi (2013). Decentralization in Italy and the Troubles of Federalization, Regional & Federal Studies,DOI: 10.1080/13597566.2013.827116.
(A) 2. Sergio Fabbrini (2001) Features and Implications of Semi-Parliamentarism: The Direct Election of Italian Mayors, South European Society & Politics, 6:2, 47-70.
(A) 3. Selena Grimaldi & Michelangelo Vercesi (2018) Political careers in multi-level systems: Regional chief executives in Italy, 1970–2015, Regional & Federal Studies, 28:2, 125-149.
(A) 4. Luigi Bobbio (2003). Le relazioni intergovernative, in (ed.ID) I governi locali nelle democrazie contemporanee, Bari, Laterza, pp.132-167.
(A) 5. M Keating, 1997. "The Invention of Regions: Political Restructuring and Territorial Government in Western Europe," Environment and Planning C, , vol. 15(4), pages 383-398.
(A) 6. Silvia Bolgherini, Selena Grimaldi & Aldo Paparo (2021) National and local effects in the Italian regional elections (2018-2020). Beyond second-order election expectations?, Contemporary Italian Politics, 13:4, 441-461,
(A) 7. Grimaldi, S. e Bolgherini S. (2022). “Italy: Hard-to-decipher local elections and voting”, in A. Gendzwill, U. Kjaer, K. Steyvers (edt.) The Routledge Handbook of Local Elections and Voting in Europe, London: Routdlege, pp.233-245.
(A) 8.Silvia Bolgherini, Andrea Lippi (2021). Oblique-change matters: ‘bradyseismic’ institutional change in local government, Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica (2021), 51, 117–135.
(A) 9.Silvia Bolgherini, Mattia Casula, Mariano Marotta (2018), Il dilemma del riordino Unioni e fusioni dei comuni italiani, Bologna, Il Mulino (capp.1 e 2).
(A) 10. Giulio Citroni, Andrea Lippi, Stefania Profeti (2013). Politica e politiche delle società partecipate. Le aziende dei comuni come unità di analisi della democrazia locale, Rivista italiana di scienza politica 43 (1): 29-55.
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Il corso si basa sia su lezioni frontali volte a inquadrare i concetti, i metodi e le principali teorie della scienza politica, sia su un percorso di partecipazione attiva degli studenti dedicato al tema delle istituzioni locali e del governo locale.
In particolare, saranno organizzate tre sessioni in cui gli studenti discuteranno in classe i papers selezionati dalla docente su tre ambiti specifici: 1) le istituzioni subnazionali, regionalismo e federalismo e i politici locali; 2) i meccanismi elettorali a livello subnazionale con un specifico focus sull'Italia, 3) il problema del riordino degli enti locali e le questioni relative ai servizi pubblici locali.
Di conseguenza, alla didattica frontale si alterneranno diverse modalità di partecipazione attiva: come i lavori di gruppo, i dibattiti in aula e l'intervento di esperti.
La modalità di verifica dell’apprendimento prevede:
Una valutazione scritta in itinere in italiano (opzionale) relativa alla parte del corso dedicata alle istituzioni locali e al governo locale.
Un esame scritto finale con domande a risposta aperta breve in lingua italiana.
Programma da 8 CFU
Parte generale:
3 domande aperte sul manuale di scienza politica adottato (capp.1-14).
Parte speciale:
1 domanda aperta sulle letture discusse in classe relative alle istituzioni locali e al governo locale.
Programma da 10 CFU
Parte generale:
4 domande aperte sul manuale di scienza politica adottato.
Parte speciale:
1 domanda aperta sulle letture discusse in classe relative alle istituzioni locali e al governo locale.
Gli studenti che si avvalgono della prova in itinere e quando questa sia sufficiente (18/30) non sono tenuti a sostenere la parte speciale nell'esame finale. La valutazione in itinere farà media con la valutazione dell'esame finale.
Criteri di valutazione delle risposte:
Conoscenza e capacità di comprensione (da 1/30 a 6/30):
- Apprendimento dei rudimenti della Scienza politica riferita ai diversi temi e approcci allo studio dei fenomeni politici.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (da 1/30 a 6/30):
- Capacità di istituire nessi logici in autonomia tra i diversi concetti e temi della scienza politica e situazioni reali.
Autonomia di giudizio (da 1/30 a 6/30):
- Capacità di prendere posizione circa i contenuti concettuali del programma e sviluppo di un senso critico autonomo, soprattutto in relazione ai problemi della democrazia locale.
Abilità comunicative (da 1/30 a 6/30):
- Capacità di comunicare correttamente il proprio pensiero e
correttezza nell’articolazione del linguaggio e possesso del lessico basilare della Scienza Politica.
Capacità di apprendere (da 1/30 a 6/30):
- Capacità di apprendere i temi della materia e di ristrutturare le informazioni a seconda dei problemi che si propongono.
Lingua inglese (per la lettura di alcuni articoli o saggi)
Italiano