Letteratura e scienza antiquaria in eta' medievale e umanistica
- A.A. 2024/2025
- CFU 6
- Ore 30
- Classe di laurea LM-2 R
Interesse per la disciplina e per gli argomenti del corso; attitudine allo studio; conoscenza del latino a livello elementare; buona volontà.
COMPETENZE
1) Acquisizione di una metodologia di base per lo studio, la comprensione e l'analisi critica dei testi medievali e umanistici, con l'ausilio dei sussidi necessari per affrontare le problematiche ad essi connesse (repertori, bibliografie, lessici e dizionari, risorse informatiche e digitali, nuove tecnologie);
2) Consolidamento delle competenze relative al rapporto fra letteratura e cultura materiale in età medievale e umanistica
ABILITA'/Conoscenze
1) Capacità di riconoscere aspetti essenziali del rapporto fra letteratura e scienza antiquaria, nella sua peculiare connotazione filologica, letteraria, storica, linguistica e culturale, soprattutto attraverso la lettura diretta dei testi.
2) Capacità di comprendere e discutere testi di autori fondamentali nella storia della letteratura e della cultura europea.
«Memoria, fantasia, creatività: Ciriaco d'Ancona umanista, viaggiatore, antiquario»
Il corso è dedicato all’analisi di fonti letterarie e profili autoriali della tradizione mediolatina e umanistica (secc. VI-XVI med.), inerenti il genere specifico della cultura materiale (archeologica, architettonica, artistica, numismatica, epigrafica, storico-documentaria), legata sia alla riscoperta dell’antichità classica e italica, sia al recupero delle tracce concrete delle civiltà passate, sia alla riproposizione di modelli antichi nei processi di rinnovamento promossi grazie agli interessi antiquari maturati a più riprese negli ambienti intellettuali di riferimento, che dettero vita – in particolare a partire dalla fine del XIII secolo - ad una vera e propria scienza antiquaria, all’interno della quale spiccarono figure di riferimento a livello internazionale (ancora oggi anche in termini di interessi scientifici) quali Lovato de’ Lovati, Ciriaco d’Ancona, Felice Feliciano, Antonio Marcanova, Andrea Alciato. Tale ambito di studio e questa precipua tradizione, oltre ad essere rilevanti ricerche in ambito filologico e letterario, risultano un presupposto indispensabile, sul piano metodologico e contenutistico, per ogni tipo di ricerca relativa al patrimonio culturale. In particolare, l'approfondimento monografico riguarderà quest'anno la figura di Ciriaco d'Ancona, del quale saranno analizzate testimonianze letterarie, iconografiche, documentarie e filologiche, fornite in dispensa.
Il corso prevede attività seminariali integrative legate al programma Umanesimo adriatico (http://philelfiana.unimc.it/linee-di-ricerca/umanesimo-adriatico/) e alle attività di ricerca connesse con la cattedra di Filologia Umanistica (philelfiana.unimc.it), a volte anche in forma di didattica condivisa (co-teaching) e attività laboratoriali presso sedi di conservazione del territorio rilevanti ai fini della disciplina. Al termine sarà fornito uno schema sintetico degli argomenti affrontati.
1. (A) R. WEISS, La scoperta dell'antichità classica nel Rinascimento, Padova, Antenore, 2000, pp. 4-81 (ISBN 978-88-8455-063-7).
2. (A) Due saggi a scelta da selezionare, a seconda dei propri interessi, fra i seguenti (possono essere recuperati in biblioteca):
- Mary Bergstein, Donatello's «Gattamelata» and Its Humanist Audience, “Renaissance Quarterly”, 55 (2002), pp. 833-868.
- Stefano G. Casu, Attinenze albertiane nelle frequentazioni antiquarie di Ciriaco d'Ancona, in Alberti e la cultura del Quattrocento. Atti del Convegno internazionale del Comitato Nazionale VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti. Firenze, pp. 16-17-18. dicembre 2004 cur. Roberto Cardini - Mariangela Regoliosi, Firenze, Polistampa 2007 (Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti. Strumenti 5) pp. 467-494.
- Sandro De Maria - Simone Rambaldi Leon Battista Alberti archeologo in Alberti e la cultura del Quattrocento. Atti del Convegno internazionale del Comitato Nazionale VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti. Firenze, 16-17-18 dicembre 2004 cur. Roberto Cardini - Mariangela Regoliosi, Firenze, Polistampa 2007 (Edizione nazionale delle opere di Leon Battista Alberti. Strumenti 5) pp. 123-171.
- Silvia Fiaschi Inediti di e su Ciriaco d'Ancona in un codice di Siviglia (Colombino 7.1.13), "Medioevo e Rinascimento", 22 (2011). pp. 307-67.
- L'antiquario. Felice Feliciano Veronese tra epigrafia antica, letteratura e arti del libro, a cura di Leonardo Quaquarelli, Agostino Contò, Padova, Antenore, 1995 (ISBN 978-88-8455-079-8) all'interno del volume può essere scelto un saggiodi proprio interesse.
- Stefno Zamponi, Le metamorfosi dell’antico: la tradizione antiquaria veneta, in S. Zamponi, Le ragioni della scrittura Piccoli scritti di paleografia, a cura di Teresa De Robertis e Nicoletta Giovè Marchioli, Roma, Viella, 2021, pp. 153-172 (ISBN 9788833137360)
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
- 1. Data la natura seminariale del corso, la frequenza è fortemente raccomandata.
- 2. La bibliografia indicata nel programma non deve essere necessariamente acquistata, anche perché alcuni materiali possono risultare fuori commercio; tutti i titoli indicati sono disponibili nelle biblioteche dell'Ateneo, la cui fruizione è fortemente raccomandata, anche a scopo propedeutico, per l'acquisizione di una pratica indispensabile nel campo delle discipline umanistiche.
- 3. La docente si riserva di apportare, durante le lezioni e in accordo con gli studenti, leggere modifiche alla bibliografia indicata, anche in relazione ad eventuali interessi sollecitati dalla classe.
- 4.Gli studenti provenienti dall'estero sono i benvenuti: aspetti specifici del programma (in termini di argomenti e di strumenti bibliografici) possono eventualmente essere adeguati alla loro lingua d'origine, alla loro formazione pregressa, ai loro interessi di ricerca.
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L'azione didattica sfrutterà quanto più possibile potenzialità e risorse delle infrastrutture tecnologiche che l'Ateneo metterà a disposizione, adeguandosi alla loro progressiva implementazione. Si baserà su metodi partecipativi e inclusivi, coinvolgendo quanto più possibile in maniera attiva le studentesse e gli studenti nel processo formativo, anche in applicazione degli obiettivi del Piano strategico del Dipartimento per la didattica. In particolare essa si realizzerà attraverso:
- Lezioni frontali dialogate
- Didattica condivisa (co-teaching)
- Esercitazioni e discussioni di gruppo
- Lettura diretta e analisi di testi
- Analisi di documenti cartografici e mappe concettuali
- Banche dati, risorse informatiche e collezioni digitali per la letteratura e la cultura mediolatina
- Materiali audio e video
- Approfondimenti seminariali
- Test di autovalutazione in itinere
- Partecipazione attiva da parte degli studenti (relazioni)
- Produzione di materiali multimediali per l'apprendimento attivo.
La prova di valutazione si svolgerà in forma orale, e prevede almeno tre domande (aperte o chiuse) sugli argomenti trattati. Alla determinazione del giudizio concorrono i seguenti indicatori:
- Coerenza della risposta;
- Correttezza e completezza delle informazioni;
- Correttezza della traduzione e del commento (per la parte latina);
- Capacità di orientamento nel tempo e nello spazio;
- Organizzazione logica dell'argomentazione;
- Chiarezza espositiva;
- Possesso di un lessico specifico.
Saranno valorizzati gli approcci critici alla disciplina e alle tematiche trattate.
Per gli studenti che frequentano il corso per l'esame di Filologia e letteratura medievale e umanistica (LM-14/15), poiché i due moduli in cui la disciplina si articola si svolgeranno nei due semestri, è consento di scegliere liberamente se sostenere l'esame complessivo da 12 CFU in una sola volta a partire da maggio 2025, oppure se sostenere prima una prova intermedia relativa al modulo di Filologia Umanistica (I semestre); la relazione scritta va presentata una sola volta, relativamente ai temi del primo o del secondo modulo.
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