Storia della letteratura latina
- A.A. 2023/2024
- CFU 9
- Ore 45
- Classe di laurea L-10
Conoscenza di base della lingua latina e di storia romana. Si segnale che, per chi volesse rafforzare le proprie conoscenze grammaticali o dovesse studiare il latino dal principio, sono a disposizione tre Laboratori linguistici su tre livelli (per principianti, di sintassi e per progrediti), di cui si raccomanda la frequenza, nonché il Laboratorio "Colloquium Latinum" (accreditati con 3 CFU).
Il corso ha l'obiettivo di fornire, nella prima parte (generale), la conoscenza dell'evoluzione storica della letteratura latina dalle origini all'età imperiale attraverso lo studio di autori, opere e generi letterari, con attenzione ai rapporti intertestuali e alle problematiche letterarie. Saranno sviluppate le abilità critiche con la lettura di saggi, e quelle analitiche e linguistiche attraverso la traduzione diretta di testi latini approfonditi nella seconda parte (monografica) del corso, notevoli per contenuto, poetica e stile nel loro tempo, e divenuti fonti e modelli per quelli successivi.
Nel corso di "Storia della letteratura latina" si tracceranno i lineamenti storici della letteratura latina, trattando autori, opere e generi letterari nelle varie epoche: forme preletterarie, età arcaica, di Cesare, augustea, imperiale (fino ad Apuleio). L'esposizione storico-letteraria sarà integrata dall'analisi di saggi critici (vedi "Altre informazioni"). Seguirà la lettura con traduzione e commento di due opere latine (con selezione di passi) legate dal tema "Natura e agricoltura nella poesia latina" e dal comune genere letterario (poesia didascalica): Lucrezio, "De rerum natura" (libri I e V) e Virgilio, "Georgiche" (libri II e IV).
(A); Tito Lucrezio Caro; La natura delle cose; introd. di G.B. Conte; trad. di L. Canali; testo e commento di I. Dionigi; BUR Milano, 2018, pp. 68-85, 424-531; 978-88-17-16954-7
(A) Virgilio; Georgiche; introd. di G.B. Conte; a cura di A. Barchiesi; Mondadori Milano; 1980 (o ristampe), pp. 2-31, 100-135; 978-88-047 11414
(C) Cavarzere A. - De Vivo A. - Mastandrea P.; Letteratura latina. Una sintesi storica; Nuova edizione; Carocci Roma; 2021; 978-88-430-7668-0
(C) Garbarino G. - Pasquariello L.; Veluti flos. Cultura e letteratura latina, testi, temi, lessico; Volume unico; Paravia Milano-Torino; 2012 (o ristampe); 8839531459.
Per lo studio della letteratura latina può essere utilizzato, in alternativa ai due testi consigliati (C), anche un altro buon manuale di liceo.
Per i saggi (da scegliere tra quelli indicati) vedi "Altre informazioni".
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
Il programma comprende la lettura di due saggi critici a scelta tra i seguenti (reperibili in biblioteche, in JSTOR, online, o forniti dalla docente):
- Mariotti S., "Letteratura arcaica e alessandrinismo", in "Scritti di filologia classica", Roma 2000, pp. 5-20
- La Penna A., "Verso l'impero mediterraneo I", in: "Prima lezione di letteratura latina", Laterza, Roma-Bari 2003, pp. 3-22
- La Penna A., "Verso l'impero mediterraneo II", in: "Prima lezione di letteratura latina", Laterza, Roma-Bari 2003, pp. 23-60
- Boldrer F., "Litterae: dall'alfabeto alla letteratura latina (significati, etimi ed exempla in Plauto e Cicerone)", in G. Baratta (cur.), "L'ABC di un impero: iniziare a scrivere a Roma"; Scienze e Lettere, Roma 2019; pp. 29-42
- Perutelli A., "Il testo come maestro", in "Lo spazio letterario di Roma antica", vol. I; Roma 1989, pp. 277-310
- Conte G.B., "Insegnamenti per un lettore sublime", introduzione a: Tito Lucrezio Caro, La natura delle cose, trad. di L. Canali, testo e commento di I. Dionigi; BUR Milano, 1994, pp. 7-47 (vedi "Libri di Testo")
- Mastandrea P., "Il filosofo, il poeta e il filosofo-poeta nel primo libro di Lucrezio"; in "Incontri di filologia classica" 14 (2014-2015), Università degli Studi di Trieste, pp. 23-30
- Conte G.B., "Virgilio e il genere didascalico", introduzione a: Virgilio, Georgiche, a cura di A. Barchiesi, BUR Milano 1980, pp. VII-XXXI (vd. "Libri di testo")
- De Angelis A., "La coltivazione delle piante da frutto: un'occasione di rilettura dei testi agronomici latini", "Quaderni Urbinati di Cultura Classica" 55.1,1997, pp. 71-88 (vd. jstor)
- Kolendo J., "Il contadino"; in: A. Giardina, "L'uomo romano", Laterza Roma-Bari, 1966, pp. 217-231
- Boldrer, F., "I due horti di Virgilio e il senex Corycius (georg. 4,116-148): struttura, fonti romane e humanitas (Catone, Varrone, Cicerone)", in "Rivista di filologia e di istruzione classica" 146, 2018, pp. 396-431.
Ulteriori suggerimenti bibliografici saranno indicati a lezione e nella pagina online dell'insegnamento.
NB. Gli studenti e le studentesse in possesso della Certificazione della Lingua Latina (livelli B1 o B2) sono pregati/e di segnalarlo alla docente, in quanto avranno una riduzione del programma (B1: riduzione del testo di Lucrezio; B2 riduzione sia di Lucrezio che di Virgilio).
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Sono previste lezioni frontali con esposizione, nella prima parte del corso (generale), di conoscenze letterarie in prospettiva sia diacronica che sincronica. Nella seconda parte (monografica) saranno trattati due autori (Lucrezio e Virgilio) in relazione al tema "Natura e agricoltura nella poesia latina", con traduzione di passi, commento e confronto con saggi critici. Saranno apprezzati eventuali interventi e approfondimenti scientifici di studenti e studentesse. Verranno fornite nozioni per la lettura metrica (esametro) con esemplificazione a lezione. Saranno utilizzati testi e strumenti multimediali (powerpoint, ricerche in rete). E' previsto inoltre l'intervento di una esperta (Università di Lione) che parlerà di agricoltura nel mondo antico.
La valutazione è orale e si articola in tre parti: 1. parte generale: esposizione di argomenti di storia della letteratura latina (autori, opere, generi letterari) [40% del voto]; 2. illustrazione di saggi critici (a scelta) [10% del voto]; 3. lettura e traduzione di passi tratti dai testi previsti nel programma (Lucrezio e Virgilio) con domande grammaticali e sullo stile (figure retoriche) [50% del voto]. Per i testi poetici è richiesta la lettura metrica.
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