Innovazione e mercati: teorie contemporanee
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Storia del pensiero economico Classe: L-36
- A.A. 2025/2026
- CFU 8, 8(m)
- Ore 60, 40(m)
- Classe di laurea L-36 R, L-36(m)
Conoscenze basilari di micro e macroeconomia
Il corso "Innovazione e Mercati: Teorie Contemporanee" si propone di esplorare le complesse interrelazioni tra il processo di innovazione e l'organizzazione dei mercati, attraverso una prospettiva profondamente radicata nella storia del pensiero economico. L'innovazione, intesa non solo in senso tecnologico ma anche organizzativo e sociale, è il motore fondamentale della crescita economica e della trasformazione sociale. I mercati, a loro volta, sono il contesto in cui l'innovazione emerge, si diffonde e produce i suoi effetti.
Il corso traccia l'evoluzione delle teorie economiche che hanno cercato di spiegare questi fenomeni Mette in luce come ogni scuola di pensiero abbia contribuito a una comprensione più sfumata e dinamica di questi fenomeni.
Al termine del corso, gli studenti avranno raggiunto i seguenti obiettivi formativi:
- comprendere le diverse concettualizzazioni di innovazione e mercato nelle varie scuole di pensiero economico;
- analizzare criticamente le teorie che spiegano la nascita, la diffusione e l'impatto dell'innovazione sui mercati;
- valutare il ruolo degli attori economici (imprenditori, imprese, istituzioni) nel processo innovativo e nel funzionamento dei mercati;
- applicare le diverse prospettive teoriche all'analisi di casi reali di innovazione e trasformazione dei mercati;
- sviluppare un pensiero critico sulla direzione futura dell'innovazione e le sue implicazioni economiche e sociali.
I contenuti sono sviluppati su innovazione e mercato in prospettiva storica. In particolare:
- Mercantilismo e la Nascita dell'Idea di Ricchezza Nazionale
- Fisiocrazia, la Terra come Fonte di Ricchezza
- Adam Smith e la Nascita dell'Economia Politica Classica
- David Ricardo, Thomas Malthus e i Limiti alla Crescita e Progresso Tecnologico
- Jean-Baptiste Say e la Legge degli Sbocchi
- Karl Marx, l'Innovazione e le Contradizioni del Capitalismo
- Rivoluzione Marginalista, Equilibrio e Innovazione come Shock Esterno
- Scuola Austriaca, Conoscenza, Imprenditorialità e Processo di Mercato
- Joseph Schumpeter, Imprenditore, Distruzione Creatrice e i Cicli Economici
- Teorie della Crescita Economica nel Dopoguerra, Solow e Crescita Endogena
- Nuova Economia Istituzionale ed Economia Evolutiva
- Innovazione Aperta e i Nuovi Modelli Organizzativi
- Economia Digitale e delle Piattaforme, Innovazione, Monopoli e Nuovi Mercati
- Innovazione, Sostenibilità, Transizione Ecologica e Green Economy
- Innovazione, Inclusione e Disuguaglianza
- Politiche per l'Innovazione
(A) Pavanelli G.; Valore, distribuzione, moneta. Un profilo di storia del pensiero economico; FrancoAngeli Milano; 2022; Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 6 (escludere paragrafo 6), 7 (escludere paragrafi 4, 5, 6), 8, 9 (escludere paragrafo 6), 10 (escludere paragrafi 3, 4), 11 (escludere paragrafi 5, 6), 14 (escludere paragrafo 5), 15 (escludere paragrafo 2), 16.
(C) letture consigliate dal docente il corso
Altre informazioni / materiali aggiuntivi
Saranno utilizzate fonti presenti nel database online http://www.hetwebsite.net/het/
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Lezioni frontali interattive, discussioni guidate, analisi di testi classici e contemporanei
Non è prevista una valutazione in itinere. La prova finale è effettuata in forma orale, in lingua italiana o inglese (a scelta dello/della studente/studentessa), con domande tese ad accertare la conoscenza del programma. In particolare, la prova orale verterà su almeno 3 aree tematiche (tradizioni di pensiero) individuabili dai contenuti del programma.
Per stabilire la valutazione finale si terrà conto di:
a) conoscenza e capacità di comprensione dei testi adottatoti (20% sul totale della valutazione complessiva);
b) capacità di esporre i contenuti dei testi adottati (40% sul totale della valutazione complessiva);
c) capacità di operare collegamenti fra diverse parti dei testi adottati (20% sul totale della valutazione complessiva);
d) autonomia di giudizio e di pensiero critico (20% sul totale della valutazione complessiva).
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