PROVA FINALE PSICOPEDAGOGIA
Gli studenti che intendono svolgere la tesi in psicopedagogia sono tenuti a frequentare degli incontri di supervisione del tirocinio (3 cfu, accreditabili come attività a scelta per gli studenti del vecchio ordinamento [fino al 2023-24]; obbligatorio per gli studenti del nuovo ordinamento dal [2024-25]).
Si veda a tale proposito: https://docenti.unimc.it/stefano.polenta/courses/2024/30942
La capienza massima della supervisione è di 25 studenti. Possono partecipare preferenzialmente studenti che stanno svolgendo o hanno già svolto il tirocini. Gli studenti interessati sono invitati a inviare una mail a stefano.polenta@unimc.it.
Gli incontri si svolgeranno nel secondo semestre in orario da convenire con la segreteria (ma indicativamente nel tardo pomeriggio per consentire la più ampia frequenza). Gli incontri intendono offrire agli studenti uno spazio di riflessione sull’esperienza del tirocinio/lavorativa che consenta di rielaborare la loro esperienza, di condividere le loro osservazioni, le domande rimaste aperte, i dubbi, le valutazioni sul proprio operato e quelle relative alle educatrici con cui sono entrati in relazione, ecc. realizzando concretamente quella circolarità fra teoria e prassi che caratterizza le scienze dell’educazione.
Ciascun studente sarà invitato a portare la propria esperienza in un clima di ascolto e di collaborazione. Gli incontri saranno fortemente interattivi.
Durante gli incontri gli studenti potranno contestualmente elaborare la prova finale, che consisterà in delle “riflessioni critiche sulle attività di tirocinio o su altre attività svolte nel corso degli studi”. La prova finale prevede, innanzitutto, una descrizione della Struttura presso il quale è stato effettuato il tirocinio (statuto, obiettivi, personale e ruoli), il tipo di accoglienza e di supporto riservato, il clima percepito, la qualità eprcepita delle relazioni fra tutti i soggetti coinvolti, il ruolo assegnato, le osservazioni sugli “utenti”, le riflessioni critiche su quanto osservato e sul proprio modo di operare, agganci con elementi teorici, considerazioni generali e conclusive. Si consiglia vivamente di tenere un diario in cui appuntare, alla fine della giornata di tirocinio/lavoro, quanto è successo, in maniera molto libera, mettendo quindi in atto un’osservazione a “basso grado di strutturazione”, rilevando atmosfere, sensazioni, avvicinandosi “al segreto della vita mentale” in quanto portatrice di “un significato religioso, filosofico, esistenziale” e non semplicemente come a un “meccanismo” (Dina Vallino). Gli agganci alla teoria e i “ragionamenti” potranno venire in un secondo momento, ma è importante sin dall’inizio abituarsi a osservare con mente molto aperta per evitare di “saturare il campo”.
29 agosto 2024